Fotovoltaico in Italia e in Europa, le barriere burocratiche che ostacolano un maggiore sviluppo

di Redazione 2

Fotovoltaico in Italia e in Europa: cosa manca per dare slancio ad uno sviluppo maggiore del solare sul territorio dell’Unione? Quali i principali ostacoli? I nostri lettori, giustamente, ci fanno notare principalmente il fattore costi. Innegabile che siano da ostacolo sia per quanto riguarda la tecnologia degli impianti che per quanto concerne il costo finale dell’energia prodotta ma con il passare degli anni, e lo dimostra la riduzione dei costi che c’è stata negli ultimi tempi in concomitanza con il progredire della tecnologia solare-fotovoltaica, è un problema che si risolverà da sé. Un po’ come è avvenuto con i prezzi delle auto elettriche che già oggi sono infinitamente più accessibili rispetto a dieci anni fa. A frenare lo sviluppo c’è un macigno più pesante da sgombrare dal percorso verso le rinnovabili: le barriere burocratiche. Si occupa di questo nodo il progetto UE PV Legal che è uno dei più grandi mai finanziati dall’Unione per favorire lo sviluppo delle energie pulite negli Stati membri.

Le associazioni di settore, tra cui Assosolare per l’Italia, hanno stilato un decalogo dei principali ostacoli da rimuovere, sul fronte della burocrazia, per dare nuovo slancio al mercato della produzione di energia da fotovoltaicoMarie Latour, National Policy Advisor di EPIA, Associazione Europea dell’Industria Fotovoltaica, ci spiega che a volte trascorrono anni prima che un impianto fotovoltaico venga connesso alla rete:

Molti Paesi nel mondo riconoscono il potenziale dell’energia solare e stanno implementando strategie per lo sviluppo di questo mercato. Ma in diversi Paesi UE le procedure amministrative e i procedimenti autorizzativi richiedono ancora un significativo snellimento. Il risultato è che in alcuni casi lo sviluppo e la connessione in rete degli impianti fotovoltaici in Europa può richiedere anche diversi anni.

Nel decalogo “Key Recommendations”, PV Legal propone diverse strategie per snellire le procedure autorizzative, fissa degli standard tecnici per la connessione alla rete  e dà delle indicazioni chiare a Governi ed organi competenti per risolvere alcune tra le principali criticità che ancora ostacolano il decollo del fotovoltaico in Europa. Per fare alcuni esempi:

Definire tempistiche e deadlines precise e linee guida chiare per le autorità di pianificazione; coinvolgere gli organismi incaricati della definizione degli standard tecnici; rendere gli standard tecnici e le regole di connessione obbligatorie; ottimizzare le procedure di connessione alla rete e definire sanzioni per il non rispetto delle scadenze; affrontare seriamente le problematiche di capacità della rete, valutando costi, benefici e i potenziali interventi di estensione e sviluppo delle reti, tenendo in considerazione le peculiarità e i potenziali delle fonti rinnovabili e della generazione distribuita.

Thomas Chrometzka di BSW-Solar (l’associazione dell’industria fotovoltaica tedesca), coordinatore del progetto PV Legal, ci spiega che solo rimuovendo le barriere burocratiche il fotovoltaico potrà diventare una fonte di energia realmente competitiva ed essere sfruttata al pieno del suo potenziale:

Definendo i principali ostacoli burocratici che bloccano lo sviluppo del fotovoltaico e formulando raccomandazioni concrete per la loro rimozione, PV LEGAL fornisce un set completo di soluzioni per migliorare i quadri normativi e amministrativi.

[Fonte: PV Legal Reduction of bureaucratic barriers for successful PV deployment in the EU Key Recommendations]

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