Il tabacco potrebbe essere il biocarburante del futuro

di Redazione 3

pianta di tabacco

I ricercatori dei laboratori biotecnologici della Thomas Jefferson University hanno individuato un modo per aumentare l’olio nelle foglie di tabacco, il quale può essere il passo successivo nell’utilizzo degli impianti per i biocarburanti. Il loro lavoro è stato pubblicato sulla rivista Plant Biotechnology Journal.

Secondo Vyacheslav Andrianov, professore assistente del Cancer Biology al Jefferson Medical College della Thomas Jefferson University, il tabacco è in grado di generare biocarburante più efficiente di altre colture agricole. Tuttavia, la maggior parte dell’olio si trova in genere nei semi, in quanto essi sono composti di olio per circa il 40% del peso a secco.

Anche se l’olio dei semi è stato testato per l’utilizzo come combustibile per motori diesel, le piante di tabacco hanno una resa modesta come quantitativo di semi, con soli 600 kg per ettaro. Il dr. Andrianov e i suoi colleghi hanno cercato il modo di modificare, tramite ingegneria genetica, le piante di tabacco, in modo che le foglie producano molto più olio.

Il tabacco è molto attraente come biocarburante, perché l’idea è quella di utilizzare le piante che non sono utilizzate nella produzione alimentare. Abbiamo trovato il modo di modificare geneticamente le piante in modo che le loro foglie possano produrre più olio. In alcuni casi, le piante modificate producono 20 volte più olio del normale

ha spiegato il docente. La pianta del tabacco tipica ha foglie che contengono dall’1,7 al 4% di olio al peso a secco. Queste piante sono state progettate per l’iperespressione di uno dei due geni: il acyltransferase diacilglicerolo (DGAT) e il cotiledone foglia 2 (LEC2). La modificazione genetica del DGAT ha portato a circa il 5,8% di olio al peso a secco nelle foglie, che è circa due volte la quantità di olio prodotta normalmente. La modifica del gene LEC2 ha portato al 6,8% di produzione di olio.

Sulla base di questi dati, il tabacco rappresenta una interessante e promettente “pianta energetica”, e potrebbe anche servire da modello per l’utilizzo di altri prodotti altamente energetici a biomassa per la produzione di biocarburanti

ha concluso il dottor Andrianov. Chissà, magari in futuro si produrranno meno sigarette e più carburante.

Fonte: [Sciencedaily]

Commenti (3)

  1. Scusate l’intromissione ma ho l’impressione che la notizia sul “olio di tabacco” non sia poi così originale.

    Infatti, l’olio di tabacco a fini energetici … è stato già brevettato, aggiungendo anche con soddisfazione che proviene da una società italiana senza disturbare la “Jefferson University”.

    Di fatto esiste una piantagione sperimentale proprio di tabacco selezionato geneticamente dove si stanno ultimando i test di rendimento della pianta del tabacco. Attualmente in italia si ottengono 2 tonnellate di olio da un ettaro coltivato con la pianta selezionata geneticamente.

    Inoltre la società che ha brevettato l’utilizzo del olio di tabacco a fini energetici stà estendendo la fase di test in diverse aree geografiche data la particolare versatilità della pianta che cresce in terreni marginali (non dedicati all’agricoltura) con una richiesta minima di acqua 8 mm al mese.

    Colgo l’occsione per informare chiunque sia interessato alla coltivazione e produzione di tabacco per la produzione di olio vegetale come biocombustibile che sono stati eseguiti dei test su normali motori diesel con l’olio di tabacco grezzo filtrato con un filtro pressa con senza aver riscontrato alcun problema di funzionamento.

    concludo mettendomi a disposizione verso chiunque sia interessato ad approfondire il discorso su terreni di proprietà, orientato ad intraprendere un investimento comprensivo di diritti ad usare il brevetto e semi selezionati geneticamente (no food e no OGM).

    A discrezione del ammistratore di questo Blog lascio i miei contatti

    Gian Luca Volontà

    sito http://www.palmoileu.com
    email: [email protected]
    tel:340 260 1099
    skype: gl.volonta

  2. Egregi signori, mi collego al post del dr. Volontà per richiamare l’attenzione al sito http://www.sunchem.it che contiene tutte le info progettuale dell’iniziativa tabacco energetico nel mondo.
    Siamo infatti in fase pre-industriale in diverse parti come tunisia, egitto, marocco, ghana, costa d’avorio, senegal, sudan, brasile – e stiamo verificando l’industrializzazione in paesi come bulgaria, romania, francia, italia, etc.
    In particolare in italia abbiamo campi sperimentali a bologna, in toscana e nel nostro centro di ricerca e sviluppo e vicomoscano (cr).
    Per ogni informazione potete trovare riferimenti sul sito web.
    Saluti
    Sergio Tommasini
    Direttore
    Sunchem Srl

  3. salve vivo in tunisia da sedici nni sono un italiano , e sono interesato a questo argomento mi potete dire dove state sperimentando questa cultura di abacco da olio in tunisia ? e se siete interessati a sviluppare questo progetto in tunisia grazie

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