Non molto tempo fa, il lago d’Aral era il quarto lago d’acqua dolce più grande al mondo. Oggi, a circa 20 anni dalla rilevazione che gli aveva assegnato questa posizione in graduatoria, è composto solo per il 10% delle sue dimensioni precedenti di acqua. Il restante 90% è solo sabbia. In quello che il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon ha chiamato “uno dei disastri più scioccanti del pianeta”, il lago d’Aral si è letteralmente prosciugato.
Ma com’è possibile che una delle più massicce distese d’acqua al mondo sparisca? Uno dei responsabili principali fu la guerra fredda dell’epoca sovietica, e la poca attenzione alle risorse ambientali che si aveva in quel periodo in cui l’ambientalismo era l’ultimo dei problemi.
Un progetto destinato ad incrementare la produzione di cotone in una regione arida come l’Uzbekistan finì con il deviare i fiumi che alimentano il lago d’Aral lontani dal loro letto naturale. Senza i fiumi che alimentavano il lago, questo ha semplicemente e costantemente avviato un prosciugamento che è durato degli anni. E ora il 90% di tutto il lago d’Aral è andato.