Da domani piantati “Gli Alberi di Repubblica”

Dopo esserci occupati del progetto “Un milione di nuovi alberi” che ha preso il via in Sardegna, oggi parliamo di un’altra iniziativa tesa alla riqualificazione ambientale delle città italiane. Si tratta di “Gli alberi di Repubblica, il Quotidiano per l’Ambiente” lanciata il 20 luglio del 2007 dalla nota testata giornalistica. Per ogni articolo dedicato alla crisi ambientale pubblicato su Repubblica dall’inizio del progetto, il quotidiano si impegnerà a piantare un albero in una delle principali città italiane. Dopo 15 mesi e numerosi servizi, saranno 224 gli alberi tra lecci, oligni, oppi, aceri, ontani, frassini, peri, ciliegi che Repubblica pianterà nelle città di Bari, Bologna, Napoli e Parma.

Cosa va e cosa non convince nel ritorno al nucleare voluto da Scajola

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Ora è ufficiale, l’Italia finirà in un calderone nucleare. L’annuncio definitivo lo ha dato il Ministro Scajola, che dopo una timida anticipazione fornitaci un mese fa, ha trovato terreno fertile tra gli alleati, e ha messo in atto le procedure per fornire l’Italia di centrali nucleari.

Il principio che ha portato a questa scelta è molto semplice: perchè dover acquistare l’energia dall’estero quando ce la possiamo fabbricare da soli? Tra l’altro l’energia che acquistiamo proviene da quelle centrali nucleari francesi al confine col nostro paese. Quindi a questo punto meglio farcele in casa.

Scoperto l’albero più antico del mondo, ha 8000 anni

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Trovato in Svezia l’albero più antico del mondo. E’ un abete rosso e ha la veneranda età di 8.000 anni. Ne ha viste passare tante l’albero scandinavo, compresa l’ultima glaciazione della terra, avvenuta all’incirca mentre lui nasceva.

Scoperto da un gruppo di botanici dell’Università di Umea, in Svezia, questo esemplare unico al mondo è considerato un “miracolato”, dato che è sopravvissuto alla deforestazione selvaggia che avviene costantemente negli ultimi decenni in quelle terre. Sarà perchè la sua posizione è alquanto scomoda da raggiungere (si trova tra le rocce su di una montagna), oppure per pura casualità, fatto sta che l’analisi delle sue radici più vecchie con il carbonio 14 hanno dimostrato che questa conifera sempreverde è sopravvissuta per 8 millenni, e gode di ottima salute.