Raccolta differenziata record in Italia secondo l’Istat nel 2010

Duemiladieci anno d’oro per la raccolta differenziata. Nel Paese in cui l’emergenza rifiuti rispunta fuori un mese sì ed uno no, i dati dell’Istat arrivano giusto in tempo per tirarci su di morale e riconoscere gli sforzi che i Comuni fanno per smaltire l’immondizia nel modo più sostenibile possibile. E la fotografia scattata è impietosa: il tasso del riciclaggio nel Nord-Est è circa il doppio di quello del Sud, dove però si registrano delle eccellenze come Salerno, in cui il tasso di raccolta differenziata è del 71%.

Riciclaggio, in Italia il 70% delle bottiglie viene recuperato

Gli italiani si riscoprono ricicloni, anche più di quanto ci potessimo aspettare. Stando ai dati del CoReVe, il consorzio per il recupero del vetro operante all’interno del sistema Conai, il 70% delle bottiglie in Italia viene recuperato, con dei numeri da capogiro sul tasso di riciclaggio.

Nel 2009, ultimo anno solare di riferimento, sono state ritirate la bellezza di 1,6 milioni di tonnellate di bottiglie, registrando un +3,6% rispetto al 2008, e facendo risparmiare al nostro Paese 2 milioni di barili di petrolio. Per avere un’idea del risparmio che c’è stato, basta dire che il petrolio risparmiato con il riciclo delle bottiglie in Italia equivale a circa la metà di quello che è stato disperso dalla falla della piattaforma petrolifera della BP nel Golfo del Messico. Mica male!

La buona notizia: il riciclaggio in Italia raddoppia

riciclo-alluminio

Sebbene l’Italia resti ancora indietro rispetto a molti Paesi europei in quanto a tasso di riciclaggio, stiamo crescendo abbastanza in fretta non solo nei campi ormai “classici” come quello della plastica e del vetro, ma anche con le nuove tecniche di riciclaggio, come quelle dell’alluminio e soprattutto delle lampadine.

Proprio le lampadine sono il campo di riciclaggio più intenso dei prossimi anni, visto che con l’espandersi delle lampadine ad alta efficienza energetica, quelle vecchie ad incandescenza sono sempre meno usate. Ma intanto in qualche modo bisogna smaltirle. Complice anche l’ingresso di diverse soluzioni, compresi i Led che si stanno facendo conoscere anche dalle nostre parti, i dati di Ecolamp, un consorzio no-profit che si occupa di smaltimento delle lampadine, sono incoraggianti: nell’ultimo anno la quantità di vecchi bulbi ad incandescenza è raddoppiata: da 160 tonnellate del 2008 a 320 tonnellate nei soli primi 6 mesi del 2009, un risultato superiore alle previsioni.