Ancora sull’allarme uova alla diossina. Il caso su un’eventuale emergenza sanitaria in Europa tiene banco da giorni. La minaccia ricordiamo ha come focolaio di origine la Germania a causa dei mangimi animali prodotti utilizzando biodiesel, e si è estesa dunque, dopo la chiusura di oltre 4700 allevamenti in Bassa Sassonia, ai mangimi ed ai prodotti importanti dal mercato agroalimentare tedesco.
In Italia le autorità sanitarie e le associazioni di agricoltori, come la CIA, hanno rassicurato i consumatori sulla scrupolosità dei controlli sulle merci importate e ancor di più sulla sicurezza del made in Italy. Già nei giorni scorsi si era parlato di un’importazione di uova davvero minima nel nostro Paese, a fronte di un’esportazione che invece è massiccia. Idem per il pollo.
Oggi interviene la Coldiretti Veneto, analizzando la situazione nella Regione, che è una grande produttrice di uova destinate al mercato nazionale.
Diossina, torna l’allarme. La notizia della recente chiusura di ben 4700 allevamenti animali in Germania, la maggior parte dei quali localizzati nella Bassa Sassonia, ha scatenato il panico in tutta Europa, Italia inclusa. La contaminazione delle uova, in misura esorbitante visto che si tratta di quantitativi tossici fino a 77 volte superiori al livello consentito, sarebbe dovuta all’impiego nei mangimi di residui di biodiesel, un combustibile tossico se immesso nella catena di produzione alimentare.