Uova alla diossina: CIA, prodotti italiani sono sicuri

di Redazione 3

Per quel che riguarda l’allarme sulle uova alla diossina occorre evitare nel nostro Paese gli allarmismi. Questo perché i controlli in Italia funzionano e perché quindi anche per questo i prodotti italiani sono sicuri e si deve evitare che si generi un effetto psicosi tale da danneggiare il settore agricolo.

E’ questa, in estrema sintesi, la posizione della CIA, Confederazione Italiana Agricoltori, sui casi, in Germania, di uova con contaminazione da diossina che, tra l’altro, hanno portato alla chiusura di numerose fattorie. Al riguardo la CIA sottolinea come grazie all’etichettatura d’origine le autorità preposte possono rintracciare le uova importate e toglierle dal mercato italiano a fronte comunque di livelli di importazione di uova dalla Germania che sono molto ridotti.

La Confederazione Italiana Agricoltori al riguardo ha inoltre posto l’accento proprio sull’importanza dell’obbligo dell’etichettatura d’origine che garantisce sicurezza e tracciabilità quando il prodotto dal produttore arriva al consumatore nelle tavole attraverso la vendita al dettaglio. E quindi l’obbligo di indicazione della provenienza dei prodotti andrebbe esteso a tutti i prodotti agro-alimentari. Attualmente, oltre che per le uova, l’obbligo dell’indicazione d’origine in etichetta è obbligatorio, così come ricorda proprio la Confederazione Italiana Agricoltori, per l’olio extravergine di oliva, la carne bovina, la passata di pomodoro, il pollo, il latte fresco, il miele e l’orto-frutta fresca.

Come sopra accennato, secondo la CIA occorre assolutamente evitare un nuovo effetto psicosi così come avvenuto in passato per altri casi di prodotti agro-alimentari contaminati che non hanno riguardato il nostro Paese ma che comunque, in base alle stime fornite dalla Confederazione, hanno lasciato il segno sul made in Italy agro-alimentare con un danno pari a ben cinque miliardi di euro. La CIA, nel ribadire come i nostri prodotti, uova comprese, siano sicuri e di qualità, di conseguenza caldeggia che, anche in virtù di questi nuovi casi registrati stavolta in Germania, il Parlamento italiano si affretti ad approvare una Legge che introduca per tutti gli alimenti l’obbligo dell’etichettatura.

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