Terra dei Fuochi, arriva il patto e il nuovo piano d’azione contro gli incendi

di Redazione Commenta

terra dei fuochiTerra dei Fuochi, arriva il patto e il nuovo piano d’azione contro gli incendi di rifiuti: la prefettura di Napoli si allea con quella di Caserta, e gli interventi non saranno solo di contrasto diretto, ma anche volti a operare un maggior controllo dei luoghi da cui provengono i rifiuti bruciati.

Finalmente qualcosa si muove per la Terra dei Fuochi. La zona nel napoletano che deve il nome ai continui incendi di rifiuti che intossicano l’aria e avvelenano acqua e terreni, nel mirino di un nuovo piano delle forze dell’ordine. Oltre ai nuovi patti di collaborazione tra prefetture, come accennato ci si concentrerà su controllo e monitoraggio di tutti quei luoghi e quelle attività che forniscono la materia prima per gli incendi, come laboratori tessili, officine di vario genere e rivenditori di gomme.

La Regione Campania intanto ha stanziato 5 milioni di euro che saranno immediatamente utilizzabili per la lotta al degrado nella gomorriana Terra dei Fuochi. Controlli straordinari saranno effettuati anche sugli spostamenti di rifiuti comunali e non solo, al fine di individuare dove si formano cumuli di spazzatura. Anche l’arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, ha di recente speso parole di condanna per la questione degli incendi.

Chi commette questi delitti fa un peccato grave. […] Equivale ad attentare alla salute delle persone, delle mamme, dei bambini che stanno per nascere, alla salute di chi mangia perché questi prodotti sono frutto di veleni nascosti, è un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio.

Su quanto verrà fatto in merito alla lotta agli incendi e agli scarichi abusivi nella Terra dei Fuochi ci si potrà mantenere aggiornati attraverso il portale del nuovo patto d’azione, Prometeo. Speriamo vivamente che questo possa conformarsi come un primo, rilevante passo verso il contrasto di un fenomeno pericolosissimo e vergognoso, su cui le istituzioni hanno sorvolato troppo spesso e troppo a lungo.

Photo Credits | Thinkstock

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