Da domani piantati “Gli Alberi di Repubblica”

di Redazione Commenta

Dopo esserci occupati del progetto “Un milione di nuovi alberi” che ha preso il via in Sardegna, oggi parliamo di un’altra iniziativa tesa alla riqualificazione ambientale delle città italiane. Si tratta di “Gli alberi di Repubblica, il Quotidiano per l’Ambiente” lanciata il 20 luglio del 2007 dalla nota testata giornalistica. Per ogni articolo dedicato alla crisi ambientale pubblicato su Repubblica dall’inizio del progetto, il quotidiano si impegnerà a piantare un albero in una delle principali città italiane. Dopo 15 mesi e numerosi servizi, saranno 224 gli alberi tra lecci, oligni, oppi, aceri, ontani, frassini, peri, ciliegi che Repubblica pianterà nelle città di Bari, Bologna, Napoli e Parma.


Si partirà domani, martedi 18 novembre, a Napoli dove verranno piantati 34 lecci nel grande giardino della Villa comunale sul Lungomare Caracciolo. Gli alberi andranno a riqualificare il parco riempiendo alcuni spazi vuoti che avevano fatto perdere bellezza e valore alla zona. Il 21 novembre, nono anniversario della nascita della sede locale di Repubblica, l’iniziativa toccherà, invece, Bari dove verranno piantati 40 oligni. Le nuove piante saranno sistemate nell’area in cui sorgeva l’ecomostro Punta Perotti, un complesso immobiliare, edificato nel 1995 e abbattuto nell’aprile del 2006. Il progetto “Gli alberi di Repubblica” arriveranno, poi, a Parma il 26 novembre. Qui saranno piantati un centinaio di alberi di diversa specie in grado di adattarsi al clima padano. L’area scelta per la riqualificazione ambientale è il Parco urbano del Bizzozzero dove si affacciano l’Agenzia per l’Energia, due scuole, un centro anziani e la sede di Legambiente. Il progetto di Repubblica sarà incorporato in un più ampio programma di biocompensazione avviato nella città di Parma. A dicembre, infine, a Bologna, nel Parco dell’Europa Unita del quartiere Savena, saranno piantati 50 oppi.

Prende vita domani, quindi, l’alberello di Tullio Pericoli, il simbolo dell’iniziativa che ha accompagnato  in questi mesi gli articoli di Repubblica dedicati al tema ambientale.

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