Cresce l’attenzione verso la sostenibilità: le imprese si stanno impegnando sempre di più per trovare delle soluzioni green e per inquinare di meno. Di pari passo con la tematica ambientale, si parla di consumi, di bollette, di costi che talvolta sono insostenibili a causa delle oscillazioni di mercato.
È per questo che l’Ecobonus 2025 per le imprese non va sottovalutato: stiamo parlando di interventi che sono finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici esistenti. Introdotta dalla Legge di Bilancio del 2007, l’Ecobonus è stato confermato per il 2025, subendo tuttavia una revisione della percentuale di detrazione. Analizziamo quindi come funziona nel dettaglio.

Detrazioni fiscali Ecobonus 2025 per le imprese, quando si può richiedere
La riqualificazione di un edificio industriale è ormai un passaggio indispensabile per essere in linea con la politica attuale, che mette al centro la sostenibilità.
La prima cosa da sapere è che c’è stata una proroga Ecobonus 2025: è stato rinnovato fino al 31 dicembre del 2027 dalla Legge di Bilancio di quest’anno. Sono state introdotte, come anticipato, delle modifiche rispetto agli anni precedenti.
Chi può beneficiare di questa agevolazione? Sia le persone fisiche quanto le società di persone o di capitali, anche se devono rispettare alcune condizioni. Possono usarlo i privati, le imprese e i professionisti con reddito e tassazione IRES per svolgere lavori di efficientamento sugli immobili.
Il bonus si può richiedere per gli immobili strumentali, gli immobili merce e gli immobili patrimoniali.
Quali sono gli interventi che rientrano nell’Ecobonus
Gli interventi ammessi per gli edifici industriali e i capannoni sono quelli relativi all’isolamento termico, all’installazione di impianti fotovoltaici, all’ottimizzazione dei consumi energetici con l’introduzione di sistemi di illuminazione a basso consumo, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale e la sostituzione di serramenti e infissi.
Grazie all’Ecobonus capannoni è dunque possibile pianificare i lavori e gli interventi per riqualificare energeticamente la struttura lavorativa.
Come ottenere la detrazione dell’Ecobonus?
Abbiamo visto quali sono gli interventi previsti dalla circolare, ma come chiedere l’Ecobonus per capannoni industriali? Serve necessariamente l’asseverazione di un tecnico abilitato, o in alternativa la dichiarazione del direttore dei lavori.
Sì, ogni intervento deve rispettare determinati requisiti tecnici. In seguito, occorre una scheda informativa che prevede di spiegare la realizzazione degli interventi sugli immobili e infine l’attestato di prestazione energetica, ovvero APE, che va trasmesso all’ENEA entro 90 giorni dal termine dei lavori.
Tuttavia, è necessario sottolineare che l’APE non è obbligatoria per tutti gli interventi. Le imprese sono inoltre esentate dal cosiddetto pagamento con bonifico parlante rispetto ai privati.
Vademecum Ecobonus, cosa sapere
È chiaro che accedere al fondo Ecobonus significa fare un vero e proprio investimento in termini di efficienza energetica per la propria impresa. Oltre a sostenere il pianeta, stiamo parlando della possibilità di sfruttare i vantaggi fiscali e ridurre nel tempo i costi operativi.
Per saperne di più, in ogni caso, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione tutte le informazioni legate all’Ecobonus sul proprio sito: in questo modo è possibile aggiornarsi, soprattutto considerando che va richiesto seguendo una strategia.
Gli interventi possono essere pianificati con un’azienda esperta in soluzioni per ridurre i consumi, anche con lo scopo di massimizzare le detrazioni fiscali.