Non è semplice trovare l’equilibrio tra sovraffollamento turistico e tutela dell’ambiente. A Parigi, in Francia, il Museo del Louvre è rimasto temporaneamente chiuso per quattro ore il 16 giugno 2025 a causa di uno sciopero spontaneo del personale per protestare contro il sovraffollamento, la cronica carenza di personale e il peggioramento delle condizioni di lavoro causate dal sovraffollamento turistico.

Tra sovraffollamento turistico e la necessità di preservare l’ambiente
Originariamente il Louvre era stato progettato per accogliere 4 milioni di visitatori all’anno, ma l’anno scorso il museo ha accolto quasi 9 milioni di visitatori. Nonostante un limite giornaliero di 30.000 visitatori, il personale ha dichiarato alla CNN che l’esperienza è diventata una prova di resistenza incessante. Sottolineano la mancanza di aree di sosta ombreggiate, l’accesso limitato ai bagni e il caldo soffocante estivo, intensificato dall’effetto serra della piramide di vetro. Tutti fattori che rendono il controllo della folla una lotta quotidiana.
Ripensare il sovraffollamento
Come possono i principali centri turistici europei affrontare il problema del sovraffollamento senza sacrificare posti di lavoro, entrate fiscali e mettere a dura prova l’economia locale? Il WTTC chiede un approccio più equilibrato alla gestione del turismo nelle città affollate, ad esempio utilizzando dati in tempo reale per monitorare i flussi di visitatori e individuare tempestivamente i problemi.
Invece di limitarsi a ridurre il numero di visitatori, il WTTC raccomanda di riunire governi, aziende e residenti per elaborare piani comuni per il futuro che supportino sia la qualità della vita locale sia la crescita del turismo a lungo termine. Quando le persone si sentono incluse e vedono come il turismo aiuta la loro comunità, sono più propense a sostenerlo.
Clare Tobin, CEO di Wild Frontiers, un tour operator B-Corp specializzato in vacanze avventurose e viaggi responsabili, ha evidenziato un ulteriore modo per combattere il turismo di massa in un’intervista via email: “È importante anche incoraggiare i viaggiatori a visitare destinazioni alternative. Ci sono così tante città e paesi nei paesi più popolari d’Europa che sono ancora in gran parte inesplorati. Soggiornare in zone meno frequentate offre la migliore opportunità per immergersi nella cultura della destinazione e conoscere le comunità locali”.
Tobin ha citato Amsterdam come un ottimo esempio in cui l’ente turistico incoraggia i viaggiatori a esplorare la regione più ampia, evidenziando attrazioni ed esperienze fuori città e collaborando con le città vicine per sviluppare percorsi di trasporto. Insomma, il tema del sovraffollamento turistico va affrontato bene e subito qui in Europa, soprattutto in alcune città.