Carbone, le compagnie minerarie australiane vogliono abbandonarlo

di Redazione Commenta

Finché sono gli ambientalisti a chiedere di abbandonare il carbone, siamo ancora all’interno del “gioco delle parti”; ma quando ad annunciarlo è la più grande azienda carbonifera al mondo, la situazione cambia radicalmente.

L’amministratore delegato della più grande compagnia mineraria del pianeta, l’australiana BHP, ha recentemente dichiarato che la nazione deve allontanarsi dal carbone al fine di rimanere competitiva in futuro. Anche se i propositi sono strettamente economici, l’aspetto positivo per l’ambiente non va sottovalutato.

Ecco cosa ha scritto il Bloomberg Businessweek:

BHP Billiton Ltd., la più grande società mineraria al mondo, ha detto che l’Australia ha bisogno di allontanarsi dal carbone come fonte principale di energia per evitare la situazione di svantaggio competitivo quando il prezzo globale del carbone salirà. Con circa il 90% delle emissioni di carbonio del settore dell’energia elettrica proveniente dalle centrali a carbone, l’Australia avrà bisogno di guardare oltre il semplice carbone, verso l’intera gamma di soluzioni energetiche disponibili. In caso contrario, ci mette in una situazione di svantaggio competitivo in un futuro in cui il prezzo del carbone [sarà stabilito] a livello globale.

Queste le parole di Marius Kloppers, chief executive officer della società di Melbourne. Kloppers ha spiegato che la sua soluzione preferita nel quadro internazionale del clima sia una sanzione nazionale, come una sorta di imposta, sulle emissioni di carbonio. Ma lui sostiene che

le industrie che devono affrontare costi più alti per i loro prodotti dovranno beneficiare di sconti per evitare il trasferimento in un altro Paese in cui il prezzo del carbone non erode i margini di guadagno.

Egli sostiene che sia il consumatore a dover pagare un prezzo alto per le emissioni di carbonio, in modo che possa preferire altre tipologie di mercato. Questo servirebbe per scoraggiare i comportamenti inquinanti e incoraggiare gli investimenti in prodotti e tecnologie più pulite, anche se il mezzo per raggiungere tale scopo potrebbe non essere molto gradito al pubblico.

Fonte: [Treehugger]

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