Dal Giappone arriva il telefono fatto dal legno di scarto

telefono di legno

Il mondo sembrava essersi dimenticato della tecnologia dei telefonini verdi. Ma dopo un piccolo accenno alla batteria solare, ecco ritornare in voga i cellulari ecologici. Il produttore giapponese di tecnologia wireless NTT DoCoMo ha annunciato giovedì scorso di aver creato due prototipi di telefono costruiti con il legno in eccesso derivante da alberi abbattuti durante le operazioni di disboscamento volti a garantire la buona salute delle piantagioni.

I dispositivi sono stati costruiti attraverso la collaborazione tra due delle maggiori aziende mondiali di prodotti tecnologici come Sharp e Olympus, più tanti alberi, i quali fanno parte di un progetto più grande di riforestazione in Giappone. Il modello “sportivo” del prototipo del telefono portatile è fatto dal legno di cipresso, e va sotto il nome di Touch Wood. Nonostante la costruzione in legno, il corpo è resistente all’acqua, insetti e muffe, grazie alla tecnologia 3D di stampaggio a compressione sviluppato da Olympus.

Presentato in Kenya il primo cellulare solare africano

cellulare solare

Delle volte vien da chiedersi se effettivamente è l’Occidente ad essere più avanti rispetto ai Paesi del Terzo Mondo o il contrario. No perché se così fosse, non si spiega come mai nei Paesi in cui la tecnologia va avanti di giorno in giorno, i cellulari vengono ricaricati tramite presa elettrica, collegata ad una centrale che nella maggior parte dei casi è inquinante, mentre in Africa i cellulari si ricaricano con la luce solare.

La più grande società di telefonia mobile del Kenya, la Safaricom Ltd., ha appena lanciato il primo telefono ad energia solare del Paese. Il cellulare è dotato di un regolare caricatore e di un pannello solare che ricarica il telefono usando i raggi del sole. La vendita al dettaglio ha un prezzo di circa 35 dollari (circa 24 euro), e la produzione la si deve all’azienda cinese ZTE Corp. Safaricom prevede di effettuare una vendita iniziale di 100.000 telefoni.

E-waste: quando il riciclo vuol dire salvare il mondo

bambina tra rifiuti elettronici

Nel solo anno 2006 sono stati venduti 230 milioni di computer, un miliardo di telefoni cellulari, 45,5 milioni di televisori. Molti di questi prodotti sono oggi destinati allo smaltimento incontrollato, senza cambiamenti nelle politiche e nelle pratiche di consumo. I processi e le politiche che disciplinano il riutilizzo e il riciclaggio dei prodotti elettronici devono essere standardizzati in tutto il mondo per fermare e invertire il crescente problema dei rifiuti illegali e nocivi e le pratiche di trattamento degli stessi nei Paesi in via di sviluppo.

Rendendo le tecnologie di riciclaggio disponibili a livello mondiale, affiancate da una politica standard sugli approcci per il reimpiego ed il riciclaggio, potremmo estendere la vita di molti computer, telefoni cellulari, televisori e prodotti simili e consentire una più completa raccolta, a fine vita, dei metalli altamente preziosi (ed inquinanti) e gli altri componenti che essi contengono.

Le innovazioni di prodotto e la rapida sostituzione, come il passaggio dall’analogico alle nuove tecnologie digitali, stanno spingendo tutti i Paesi a trovare modi più efficaci per far fronte al loro “e-waste”

spiega Ruediger Kuehr dell’Università delle Nazioni Unite e segretario esecutivo dell’iniziativa privata denominata Risolvere il Problema dell’E-Waste (STEP). Con sede a Bonn, in Germania, lo STEP lavora con i responsabili politici, l’industria, le università e le altre parti interessate.

Inventato dispositivo a basso costo per rilevare agenti inquinanti tossici

prototipo rilevamento inquinamento

Un ricercatore chimico presso il National Institute of Standards and Technology (NIST) ha dimostrato un metodo relativamente semplice ed economico per rilevare e misurare i rischi sfuggenti come esplosivi nascosti e le tossine, pericolosi o invisibili come pesticidi negli alimenti distribuiti nel suolo dal vento e dalla pioggia. Il prototipo è più sensibile rispetto alle tecniche convenzionali nel rilevare tracce di tali materiali, che sono polari come le molecole di acqua, dopo aver distinto le terminazioni elettricamente positive e negative che non evaporano immediatamente.

Come descritto in un nuovo documento, il ricercatore del NIST Tom Bruno ha rafforzato la tecnica chiamata “headspace analysis”, che si basa sull’individuazione e l’analisi di tracce di composti chimici da un solido o liquido, che vengono rilasciati nell’atmosfera circostante. Il lavoro di Bruno migliora notevolmente l’efficienza della raccolta dei campioni, rendendo la tecnica adatta per rilevare basse concentrazioni di composti polari a bassa volatilità, come gli esplosivi. I risultati preliminari indicano che il metodo è abbastanza sensibile per misurare la quantità di materiali che costituiscono il bersaglio da un minimo di 0.0000002% di un campione.

Browser a risparmio energetico, qual è il migliore?

tabella browser

Una serie di nuovi test sui vari browser sta cercando di preservare la vita della batteria dei vostri portatili. Mentre siete collegati alla presa elettrica, potete anche non essere pignoli con il vostro browser. Ma se sei scollegati e avete la necessità di far durare la vostra batteria il più a lungo possibile, quale browser è la scelta migliore? Lo so che per abitudine di solito si usa sempre lo stesso, ma lo studio di AnandTech ci spiega qual è il più utile alle nostre esigenze.

Lo studio si è basato sui browser più diffusi applicati su tre diversi computer portatili, un gateway con un processore Intel con sistema operativo Vista, un gateway con un processore AMD con sistema operativo Vista, e un Asus Eee PC con XP. L’intento è di capire anche quale ci permette di risparmiare energia stando collegati alla presa della corrente.

Depurare le acque con l’energia solare, ci pensano gli Ufo

UFO Solar Water Filters fotoArrivano gli Ufo, non alieni invasori della Terra, bensì depuratori delle acque eco-energetici che provvederanno a ripulire i fiumi ed i canali utilizzando l’energia solare. Il nome di questi complessi apparecchi deriva dalla caratteristica forma che ricorda quella di una navicella spaziale. La denominazione completa dei nuovi ritrovati dell’eco-tecnologia è UFO Solar Water Filters.

A idearli è stata la Tokyo’s NTT Facilities. E i primi due depuratori solari sono già sbarcati in Giappone, nel corso di una manifestazione cittadina, l‘Osaka Aqua Metropolis 2009 Festival. Ma prima che gli Ufo siano in vendita bisognerà aspettare ancora qualche tempo. Per il momento, infatti, i due macchinari che sono stati installati nelle acque di due canali di Osaka in Giappone sono semplici prototipi.

Google investe nell’energia solare per abbattere i costi del 60%

bill weihl

Google sta sviluppando alcune nuove tecnologie solari, che ridurranno il costo da 18 centesimi a Kw-h a poco meno di 5. O almeno, questa è la speranza. Come tutti gli altri, Google è deluso dalla mancanza di innovazione nel settore delle rinnovabili, e così ha deciso semplicemente di fare da sé. Almeno questo è quello che il boss Bill Weihl ha spiegato oggi al Global Climate and Alternative Energy Summit organizzato dalla Reuters a San Francisco.

Alla fine il dato non è nemmeno troppo sorprendente. Google costruisce i propri server, in quanto quelli commerciali sono troppo costosi. La società dunque li può rendere più economici e permette al suo software “fatto in casa” di gestire le interruzioni.

Emissioni radiattive cellulari: una guida ci spiega come fare per ridurle

cellulare

Se vi dico cellulare verde, cosa vi viene in mente? Di solito le prime cose sono l’efficienza energetica, l’eliminazione delle tossine nella fabbricazione, la riciclabilità, e così via. Ma per quanto riguarda le emissioni di radiazioni? L’Environmental Working Group ha rilasciato un sito web che classifica oltre 1000 modelli di cellulari in base ai livelli di emissione.

Non è necessario avvolgere della carta stagnola intorno alla parte superiore del telefono, o altre soluzioni simili, ma basta dare un’occhiata ad alcuni numeri. Il gruppo afferma che:

Recenti studi hanno rilevato rischi significativamente più alti per i tumori del cervello e delle ghiandole salivari, tra persone che usano i cellulari da 10 anni o più. L’affermazione è provocatoria e inquietante, ma molta più ricerca è essenziale. Noi dell’Environmental Working Group stiamo ancora utilizzando i nostri telefoni cellulari, ma crediamo anche che fino a quando gli scienziati sapranno molto di più sulle loro radiazioni, diventerebbe corretto per i consumatori acquistare cellulari con le più basse emissioni.

Il riscaldamento globale è eccessivo? La geoingegneria fa scattare il piano B

scudo solareLa grande istituzione scientifica della Royal Society ha pubblicato una revisione completa delle possibilità dell’ingegneria climatica per invertire il riscaldamento globale. Il riesame renderà difficile per i Governi riuscire ad ignorare il problema. Si dice che mentre la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra “assolutamente” devono rimanere una priorità, ci sono una serie di possibilità che questa non sarà sufficiente per tenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2 ° C.

La mia ipotesi è che c’è una possibilità del 50% che si possa ottenere qualcosa con la riduzione delle emissioni

spiega John Shepherd dell’Università di Southampton nel Regno Unito, presidente del gruppo Royal Society e autore della relazione. Se l’umanità vuole evitare gli effetti peggiori del cambiamento climatico, deve essere pronta a distribuire in modo sicuro i metodi di geoingegneria come e quando necessario. Secondo Shepherd abbiamo già raggiunto un incremento di 1,6° C.

Egli è convinto che dovremmo sapere che nei prossimi due decenni, se gli sforzi non saranno sufficienti, non riusciremmo a ridurre le emissioni per evitare i 2 ° C di surriscaldamento. In caso contrario, la sua personale opinione è che dobbiamo essere preparati per un piano B.

Inventato metodo per eliminare gli odori industriali senza inquinare e con risparmio energetico

stia polli

Un ricercatore della North Carolina State University ha messo a punto una nuova tecnologia che elimina davvero i cattivi odori, ma senza inquinare. In realtà, potrebbe essere la chiave per eliminare non solo i cattivi odori, ma anche le sostanze inquinanti, ad esempio emesse dalle strutture industriali su larga scala. Il dr. Praveen Kolar, assistente professore di ingegneria biologica e agricola alla NC State, ha sviluppato un processo economico di trattamento che attenua notevolmente gli odori provenienti dalle operazioni di macellazione del pollame.

Gli impianti di solito utilizzano sottoprodotti di origine animale (ad esempio, pelle, ossa, piume) per trasformarli in prodotti utili, come il fertilizzante. Tuttavia, tutto questo processo produce odori estremamente forti e nocivi.

Petit Prince: il robottino per colonizzare Marte partendo dalle piante

petit prince

Colonizzare Marte per adesso è un po’ impossibile. L’ostacolo maggiore è la mancanza di ossigeno, oltre che agli immensi sbalzi termici e tantissimi altri aspetti che rendono il Pianeta Rosso molto diverso dal nostro. Eppure, almeno per quanto riguarda l’ossigeno, una soluzione potrebbe trovarsi: ricorrere alle piante. Ma come fare, visto che le condizioni di vita su Marte sono proibitive?

Ci proverà un gruppo di progettisti, preoccupati dal fatto che il nostro pianeta possa un giorno collassare sotto il peso del cambiamento climatico, la sovrappopolazione, una crisi idrica, un olocausto nucleare o qualsiasi altra causa che costringerebbe i reduci terrestri a prepararsi a fare le valigie e portare la vita su Marte.

Inventato inchiostro solare che ridurrà del 90% il costo degli impianti solari

inchiostro solare

Le celle solari potrebbero presto essere prodotte più a buon mercato con “inchiostri” a nanoparticelle che permettono di essere stampate come un giornale o un dipinto sulle facciate di edifici o sui tetti per assorbire la luce del sole producendo elettricità. Brian Korgel, ingegnere chimico dell’Università del Texas a Austin, spera di ridurre i costi fino ad un decimo del loro prezzo corrente sostituendo il processo di produzione standard per le celle solari (deposizione in fase di gas in una camera a vuoto, che richiede alte temperature ed è relativamente costosa).

Questo è in sostanza ciò che è necessario per rendere la tecnologia delle celle solari e fotovoltaiche ampiamente adottate. Il sole fornisce una risorsa pressoché illimitata di energia, ma la tecnologia esistente per la raccolta dell’energia solare è proibitiva e non può competere con i combustibili fossili

ha spiegato il ricercatore. Negli ultimi due anni, Korgel e il suo team hanno lavorato su questa soluzione a basso costo dei nanomateriali per il fotovoltaico. Korgel sta collaborando con i docenti Al Bard e Paul Barbara, entrambi del Dipartimento di Chimica e Biochimica, e il professor Ananth Dodabalapur dell’Electrical and Computer Engineering Department. Essi hanno di recente pubblicato la loro idea sul Journal of the American Chemical Society.

Inventato materiale per specchi e finestre che non ha bisogno di prodotti inquinanti per essere pulito

resistenza al petrolio

Rimuovere le macchie oleose da specchi, finestre o tessuti in genere richiede un po’ di olio di gomito, e un forte sapone o solvente, ingredienti che vanno ad inquinare ulteriormente l’ambiente. Un nuovo rivestimento sviluppato da Jeffrey Youngblood e colleghi alla Purdue University promette che le macchie di grasso potranno essere spazzate via con la semplice acqua.

Integrare il materiale presente nei prodotti per la pulizia, sigillanti o vernici potrebbe ridurre la necessità dei solventi dannosi e detergenti contenenti fosfato, secondo i ricercatori. Questi detergenti possono letteralmente uccidere la fauna acquatica, consentendo ad alghe e microbi di affollare le acque e soffocare gli altri animali che consumano l’ossigeno disciolto.

Germania: ideato metodo per allarmare la popolazione in caso di catastrofe naturale

germania

In passato, alcune sirene cittadine erano state installate in Germania per avvertire la popolazione delle alluvioni, dei grandi incendi o degli incidenti chimici. Oggi, tuttavia, non esiste più un tale sistema di allarme, in quanto la maggior parte delle sirene sono state smantellate dopo la fine della guerra fredda. I ricercatori del Fraunhofer Institute per l’analisi delle tendenze tecnologiche INT di Euskirchen desiderano che la popolazione fosse messa in guardia dai clacson delle auto.

Nella città di Batman, Gotham City, un gigantesco proiettore proietta il Bat-segnale in cielo, in caso di catastrofe per lanciare l’allarme alla popolazione ed avvisare che arriva il supereroe. In Germania, una fitta rete di sirene potrebbe essere utilizzata per le nuove catastrofi del ventunesimo secolo in maniera molto simile. Nel mese di gennaio, i ricercatori dell’INT hanno richiesto un brevetto per una tecnologia che permette ai clacson delle auto parcheggiate di essere attivati in caso di catastrofe. La tecnologia si basa sul sistema di emergenza eCall, che sarà presente sulle nuove auto a partire dal settembre 2010.