Depurare le acque con l’energia solare, ci pensano gli Ufo

di Redazione Commenta

UFO Solar Water Filters fotoArrivano gli Ufo, non alieni invasori della Terra, bensì depuratori delle acque eco-energetici che provvederanno a ripulire i fiumi ed i canali utilizzando l’energia solare. Il nome di questi complessi apparecchi deriva dalla caratteristica forma che ricorda quella di una navicella spaziale. La denominazione completa dei nuovi ritrovati dell’eco-tecnologia è UFO Solar Water Filters.

A idearli è stata la Tokyo’s NTT Facilities. E i primi due depuratori solari sono già sbarcati in Giappone, nel corso di una manifestazione cittadina, l‘Osaka Aqua Metropolis 2009 Festival. Ma prima che gli Ufo siano in vendita bisognerà aspettare ancora qualche tempo. Per il momento, infatti, i due macchinari che sono stati installati nelle acque di due canali di Osaka in Giappone sono semplici prototipi.

Il primo è stato posizionato nel Dontonburi canal dove resterà fino a ottobre, il secondo resterà invece ormeggiato fino a marzo prossimo nell’Osaka Castle moat. Ma veniamo alle caratteristiche tecniche degli UFO Solar Water Filters. In realtà, malgrado il nome, questi dischi spaziali non potrebbero mai atterrare sulla Terra: sono infatti pesantissimi. Esattamente 3,4 tonnellate ciascuno. Le dimensioni sono 5 metri di larghezza e 1,6 metri di altezza. I dischi possono arrivare a ripulire 9000 litri di acqua al giorno. Durante il giorno restano attivi per sei ore grazie all’energia loro fornita dai pannelli solari. L’acqua ripulita dal filtro viene spruzzata in aria e ricade sull’impianto solare, in modo da pulire costantemente le celle e da creare un getto fresco e piacevole. Anche di notte il loro aspetto ricorda le navicelle spaziali, dal momento che sono illuminati da LED che utilizzano una batteria da 1,3 kilowatt, ovviamente ricaricata anch’essa grazie all’energia del fotovoltaico.

Se gli Ufo faranno bene il lavoro, Tokyo ha già in mente di utilizzarli per la pulizia dei canali. E la tecnologia potrebbe essere utile ovunque ci fosse bisogno di ripulire i corsi d’acqua, senza dispendio di energia.

[Fonti: Treehugger; Ansa Eco-energia]

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