
Ci vorranno dei bunker per stoccare le scorie nucleari. E’ questa in sostanza la decisione della Commissione Europea che ha deciso sulle modalità di smaltimento dei rifiuti provenienti dalle centrali nucleari. Una modalità di smaltimento che, per quanto sarà stringente, renderà ancora meno economico utilizzare questa fonte energetica. Il provvedimento varato ieri pone i confini dell’azione in materia nucleare, facendo un po’ d’ordine nella giungla di scorciatoie ed altri escamotage trovati dai Paesi che detengono le scorie, compresa l’Italia che, ricordiamo, anche se non ha centrali nucleari attive, ancora non riesce a smaltire quelle di 30 anni fa.
A Fukushima la situazione, a quattro mesi dal terremoto e dallo tsunami, resta drammatica ed a dir poco critica. Il silenzio mediatico calato sull’incidente nucleare più grave avvenuto ai danni di una centrale atomica dopo Chernobyl non equivale purtroppo ad un superamento della crisi. Saranno necessari decenni prima che si arrivi al decommissionamento dell’impianto. Le cittadine intorno sono deserte, abbandonate in tutta fretta, lasciando la vita in sospeso, un cane ad aspettare un padrone che non tornerà, giocattoli preferiti radioattivi che non faranno più il sonno sereno di un bambino.
Le radiazioni nucleari influenzerebbero il sesso dei nascituri, determinando una maggiore percentuale di maschi. A dirlo è una recente ricerca tedesca. Uno studio che farà sicuramente discutere, quello condotto da Hagen Scherb e Kristina Voigt, afferenti all’