Le rinnovabili in Italia stanno diventando sempre più la figura preponderante nel campo energetico. Nel mese di giugno 2013, secondo i dati di Terna, tra tutte le fonti energetiche del nostro Paese, non solo le rinnovabili hanno rappresentato la fetta maggiore, ma hanno persino superato la metà della produzione nazionale, attestandosi al 50,2%. E non è nemmeno la prima volta dato che anche lo scorso anno, di questi tempi, registrammo numeri simili.
Energie
Nucleare al torio, cos’è e perché è considerato sicuro
Per anni abbiamo sentito parlare di nucleare sicuro ed i vari incidenti che si sono susseguiti hanno sempre smentito queste false promesse. Questa volta però qualcosa potrebbe cambiare (dicono) con l’invenzione del nucleare al torio, una procedura di produzione energetica che è simile ma non identico al nucleare che abbiamo conosciuto in questi anni.
Rinnovabili seconda fonte energetica entro 3 anni
Le rinnovabili potrebbero diventare la seconda fonte energetica mondiale entro 3 anni. Usiamo il condizionale per cautela, ma secondo Maria van der Hoeven, direttrice dell’Iea (International Energy Agency), potremmo usare persino il futuro semplice perché per lei è una certezza. La crescita dell’energia rinnovabile in tutto il mondo sta avendo un’impennata che non accenna a diminuire. Dopo il boom degli ultimi 6-7 anni che si è registrato in Europa ed in America, adesso che per una questione economica lì sta rallentando, a mantenere alto lo sviluppo ci pensano i Paesi asiatici.
UK, inaugurata la più grande centrale eolica off-shore del mondo
Il Governo britannico lo aveva annunciato, nei prossimi anni il suo futuro energetico sarebbe stato affidato al vento. A quanto pare ha mantenuto la promessa dato che pochi giorni fa il Premier David Cameron ha inaugurato la più grande centrale eolica off-shore del mondo. Si chiama London Array ed era stato annunciato diversi anni fa. Passato tutto questo tempo però c’era qualcuno che cominciava a pensare che non sarebbe mai stato realizzato, ed invece, almeno la prima fase, è ufficialmente completata.
Nucleare, scoperti test francesi in Polinesia disastrosi per l’ambiente
Negli anni ’60 e ’70 la Francia trattò la Polinesia come se fosse un poligono di tiro. Solo che non si sparavano normali proiettili ma bombe atomiche. Lo ha scoperto il quotidiano Le Parisien che ha pubblicato alcuni documenti in cui si attesta che in quel periodo, in piena guerra fredda, l’arcipelago colonia francese fu terreno di diversi esperimenti atomoci i cui risultati sono sempre stati minimizzati dalle autorità.
Pannelli fotovoltaici, nessun obbligo di partita Iva per chi vende energia
Arriva un’interessante novità dall’Alta Corte UE, che ha sentenziato che non vi è alcun obbligo di partita Iva per chi vende anche tutta l’energia prodotta con i pannelli fotovoltaici. Dall’Agenzia delle Entrate italiana la conferma della ricezione della sentenza: niente partita Iva e sì alle detrazioni fiscali.
Le energie rinnovabili fanno ripartire i comuni terremotati d’Abruzzo
Cinque piccoli comuni in Abruzzo puntano sulle energie rinnovabili, sull’ecoturismo e sulla mobilità sostenibile per riuscire a ripartire dopo il terribile terremoto del 6 aprile 2009. I cantieri per la ricostruzione diventano un’occasione per guardare al futuro in termini di sostenibilità e di Green Economy.
Obama fa un passo indietro, no alla guerra al carbone
La politica ambientale di Obama è a dir poco strana. Da un lato fa la campagna elettorale in favore dell’ecologia, e dall’altra concede le autorizzazioni per il Keyston XL, il più grande oleodotto d’America; da un lato promuove le rinnovabili e dall’altro investe sulle sabbie bituminose e sulle trivellazioni. L’ultima contraddizione arriva dall’Africa, dove il presidente è in visita in questi giorni, ed in cui appena qualche giorno fa aveva annunciato un piano contro i cambiamenti climatici. Oggi arriva un annuncio che non ci aspettavamo: “no alla guerra al carbone”.
Giornata Mondiale contro il Carbone, le foto delle manifestazioni internazionali
Tutto il mondo unito per dire di no al carbone. Parte da qui la manifestazione che ieri ha idealmente riunito milioni di persone sparse in tutto il mondo per dire basta al massacro che deriva dall’utilizzo ancora oggi, ad un secolo e mezzo dall’invenzione della centrale a carbone, di questa fonte energetica così inquinante. Si sono tenute così manifestazioni in tutto il mondo, organizzate dalle principali associazioni ambientaliste, da Melbourne a Mindanao, fino alle città “simbolo” di questa tragedia in Italia come Brindisi e Civitavecchia, due tra le città con le centrali più inquinanti d’Europa.
Centrali a Carbone, in Italia due dei peggiori mostri d’Europa
Centrali a Carbone, il WWF nel dossier “Il carbone in Italia” ribadisce come, al momento, nel nostro paese siano in funzione due dei peggiori mostri d’Europa, siti rispettivamente a Brindisi sud e a Civitavecchia. Sono entrambi nella top 15 degli impianti più inquinanti di tutto il continente.
Il gasdotto Tap si farà, Letta e Barroso contenti, i salentini meno
Arriva oggi la notizia ufficiale: il gasdotto Tap si farà e il gas azero raggiungerà l’Europa attraverso Grecia prima e Italia poi, dove approderà a San Foca, nel Salento. Enrico Letta e Manuel Barroso si complimentano a vicenda, ma i salentini non sono affatto contenti.
Gasdotto nel Salento, crescono le proteste dei No Tap
Il grande Gasdotto Tap, Trans Adriatic Pipeline, che dovrebbe portare il carburante azero nel nostro paese passando per Grecia e Albania, avrebbe come sede di ingresso San Foca, e comporterebbe grandi rischi per il territorio salentino interessato, secondo quando sostengono i No Tap.
Nucleare, l’esperienza drammatica della Gran Bretagna
Nonostante in Italia il nucleare sia una forma energetica morta e sepolta, c’è ancora qualcuno che spera di poterlo reintrodurre. Non i nostri politici che dopo l’ultimo schiacciante referendum non ci provano più, ma qualche presunto scienziato e qualche economista continuano a fornire dati inconsistenti sulla fattibilità dell’energia nucleare. Il motivo per cui queste persone sostengono che sia il caso di continuare ad investire in questo senso è la famosa autosufficienza energetica.
Giappone, addio nucleare: le aziende investono nel solare
Dopo Fukushima nessuno poteva immaginare che un Paese così tradizionalista come il Giappone decidesse una svolta così radicale. Ma è avvenuta: la popolazione non vuole più il nucleare. E lo dimostra, oltre che con le manifestazioni di piazza, anche nella maniera migliore e più civile di tutte: con gli investimenti. Non era mai accaduto prima che le aziende private avviassero una vera e propria caccia al pannello solare. Il supporto al settore nucleare è venuto meno ed ora i pannelli, che fino a qualche anno fa erano snobbati, adesso sono il primo investimento della maggior parte delle aziende.