In America nasce l’eco-religione, edifici religiosi ecologici

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Mai sentito parlare di religione ecologica? No? Bè, nemmeno noi. Da qualche tempo si sta tentando di far diventare verdi case e uffici in mezzo mondo, fino a ricostruire intere città in maniera ecologica. Ma c’è un nuovo spazio che abbraccia la eco-rivoluzione. Sembra che le chiese, sinagoghe e altri luoghi di culto stiano ascoltando le richieste dei loro eco-parrocchiani e sembra le vogliano prendere sul serio.

Una relazione dell’Associated Press pubblicata ieri sul msnbc.com indica la crescente tendenza dei luoghi di culto alla ricerca della certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design, una sorta di certificazione ambientale). Finora sono dieci le congregazioni che negli Stati Uniti hanno ottenuto tale certificato, ed altre 54 stanno tentando di ottenerla.

Video: Principe Carlo & Friends per salvare l’ambiente

Abbiamo bisogno delle foreste. Tutti ne abbiamo bisogno.

Così si conclude il commovente e divertente video messo su Youtube da un paio di giorni dallo staff del Principe Carlo d’Inghilterra, in difesa delle foreste e della lotta per il clima. Pubblicato per lanciare a livello mondiale la sua campagna Rainforest’s Project, il Principe di Galles spiega in 90 secondi, insieme ai suoi amici, il motivo per cui sta girando mezzo mondo per tentare di convincere i grandi della Terra ad unirsi a lui per combattere contro la deforestazione e fare qualcosa per salvaguardare la cosa più importante che abbiamo: il nostro mondo.

Insieme a lui si sono prestati tanti personaggi famosi, da Harrison Ford al Dalai Lama, da Pelè a Robin Williams, dai bambini, studenti di mezzo mondo, ai suoi bambini, che poi tanto bambini non lo sono più, e cioè i principi Herny e William, fino ad una rana.

Ericsson annuncia la riduzione delle sue emissioni del 40% entro 5 anni

Ericsson ha fissato un obiettivo abbastanza grande anche per sè stesso. Ha annunciato di voler ridurre la propria emissione di carbonio del 40% per ogni abbonato entro i prossimi anni. L’anno scorso l’azienda ha effettuato le analisi del ciclo di vita sul suo telefonino, sulle reti a banda larga fisse e mobili, e sui telefoni, e determinato in che modo si potrebbe tagliare l’inquinamento. Essa ha individuato alcune aree interessanti, per una società di reti di telefonia mobile, che potrebbero essere prese come esempio da molti.

Dalla relazione:

L’anno 2008 è stato una pietra miliare nei nostri sforzi per affrontare il cambiamento climatico. A livello di gruppo, il target è stato fissato per ridurre la nostra emissione di carbonio del 40% nell’arco di cinque anni, a partire da una riduzione del 10% nel 2009. I nostri calcoli includono le emissioni di CO2 da attività come trasporto, i viaggi d’affari, l’impatto del ciclo di vita dei prodotti venduti durante l’anno. Ericsson è l’unico gestore delle attività ad offrire un quadro completo del valore, comprese le emissioni di CO2 dovute all’uso del prodotto, laddove la maggior parte delle altre compagnie non sono sincere.

Festa della mamma, guida agli eco-regali

Tra meno di una settimana (l’8 maggio per l’esattezza) è la festa della mamma. Per chi non è sicuro di quello che potrà regalare questo anno, Ecologiae vi consiglia dei regali ecologici, così da far felice vostra madre ed anche Madre Natura.

Se la mamma si cura ancora mani e piedi, sarebbe intelligente regalarle uno smalto non-tossico, fatto con materiali organici (niente petrolio, niente formaldeide, ma solo mais e soia). Costo? A New York, dove tutto costa di più e con il dollaro debole, nei negozi si trova a 16 dollari. Comprato on-line ce la si può cavare con 10 euro circa.

Per gli amanti del relax, non c’è niente di meglio di un bel bagno con un bagnoschiuma acquistato tramite il commercio equo e solidale. L’ingrediente è il burro di karité e l’imballaggio riutilizza vecchi cartoni delle uova. In questo modo si finanziano le famiglie povere del terzo mondo e non le grandi multinazionali. Costo, come sopra, intorno ai 10 euro.

In Giappone scattano gli eco-punti sugli elettrodomestici

I giapponesi, si sa, per quanto riguarda l’ecologia (e non solo) stanno sempre più avanti rispetto al resto del mondo. Mentre in Italia vengono reintrodotti gli elettrodomestici non efficienti e le lampadine ad incandescenza, la tendenza del resto del mondo, e soprattutto in quello nipponico, è contraria, e cioè si tende a favorire l’economia “verde”.

Per questo dal prossimo 15 maggio, in tutto lo stato del Giappone, nei negozi di elettrodomestici sarà possibile ricevere una eco-card, una tessera per la raccolta punti che non si baserà sul prezzo, ma su quanto il prodotto che acquisteremo sarà ecologico.

In pratica, per favorire l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, i futuristici televisori di ultima generazione (quelli con la predisposizione al digitale terrestre), ma anche frigoriferi, lavatrici, climatizzatori e quant’altro, se avranno ottenuto il certificato che attesta la loro efficienza energetica, potranno regalare una percentuale del loro valore (dal 5 al 10%) al loro acquirente. Una volta accumulata una certa soglia, essa sarà spendibile dalla prossima estate in poi per l’acquisto di prodotti non ancora specificati. Ma vien da sè che saranno senza dubbio ecologici.

Rapporto Ambientale Sea: Malpensa e Linate ai primi posti per indipendenza energetica

Gli scali milanesi Malpensa e Linate sono ai primi posti in Italia e in Europa per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente. Lo rivela il Rapporto Ambientale 2008 della Sea dal quale emerge che i due aeroporti milanesi sono gli unici in Italia completamente indipendenti dal punto di vista energetico. Questo grazie agli impianti di cogenerazione di cui sono dotati entrambi gli scali milanesi che li rendono autosufficienti per quanto riguarda l’approvvigionamento di energia elettrica, di riscaldamento e di raffreddamento.  Inoltre, sia la centrale di Malpensa, attiva dal 1998, sia quella di Linate, attiva dal 2007, riescono a produrre quantità di energia superiori al fabbisogno degli aeroporti che la Sea vende.

Antartide, scattano le restrizioni per salvare l’ecosistema

Come più volte abbiano sottolineato due dei posti più in pericolo della Terra sono i due poli. In particolare uno, l’Antartide, il quale sta conoscendo una piaga tutta nuova che mette a rischio la sua sopravvivenza: il turismo. Forse spinti dai vari documentari visti in televisione, o perché c’è la paura che tra qualche anno questi bellissimi posti non esisteranno più, ma negli ultimi tempi c’è stata un’invasione di una massa di turisti in una delle zone più inospitali del pianeta.

E se è inospitale, qualche motivo ci dev’essere. Per questo, l’arrivo in massa del turismo, ha costretto le autorità locali, in accordo con quelle degli altri Paesi, a limitare il flusso dei visitatori, per tentare di diminuire l’impatto dell’uomo su questi posti incontaminati.

Earth Day, concerto di Ben Harper a Roma

Earth Day. Ben Harper, a Roma il 22 aprile in occasione del concerto per l’Earth Day, aprirà le danze insieme alla sua nuova band Relentless7 (Jason Mozersky, Jordan Richardson, Jesse Ingalis) ad aprire il concerto gratuito dell’Earth day a Roma il 22 aprile. Presenteranno in anteprima brani tratti dal loro ultimo album White Lies For Dark Times, in uscita il 24 aprile. Nat Geo Music Live è il concerto organizzato mercoledì prossimo dal canale. Celebrerà la Giornata Mondiale della Terra, e sarà un evento ad Impatto zero con l’adesione di LifeGate.

Perché i 341.000 kg di anidride carbonica, generati dall’organizzazione del concerto, dall’energia elettrica, dalle esigenze dello staff e dall’azione del pubblico che parteciperà – senza dimenticare quanto verrà ed è stato prodotto e distribuito in termini di azioni di comunicazione – verranno totalmente compensati grazie a delle azioni eco-sostenibili. Quali?

Anche Topolino diventa ecologico

La sensibilità della Disney al problema ambientale era già nota, visti i provvedimenti ecologici presi per la struttura di Disneyland di cui vi avevamo raccontato già tempo fa. Ma il pezzo forte della collezione del fumettista americano è sicuramente il suo simbolo, il giornalino settimanale che da decenni tiene compagnia a centinaia di migliaia di bambini in tutto il mondo.

Questo piccolo fumetto però ultimamente era stato messo sotto accusa dall’organizzazione LifeGate, la quale aveva accusato la casa produttrice americana di inquinare tantissimo, anche più delle altre attività produttive, per scrivere, produrre e commercializzare il suo giornalino. In pratica oltre 81 mila chilogrammi di CO2 vengono immessi nell’aria per ogni copia. E così, in onore dell’Earth Day del prossimo 22 aprile, Topolino ha voluto prendere provvedimenti.

Domenica è festa nelle Oasi del WWF, Napolitano apre la sua tenuta

Ritorna come ogni anno l’atteso appuntamento della Giornata dedicata alle Oasi del WWF. Domenica 18 aprile saranno aperte al pubblico e accessibili gratuitamente oltre cento riserve naturali protette in tutta Italia.
Più siamo, più natura salviamo, recita lo slogan lanciato dall’associazione pro-ambiente tra le più attive in Italia e nel mondo, pensato proprio per l’occasione.

E quest’anno c’è un’importante novità: tra gli eventi clou più attesi ci sarà infatti l‘apertura della tenuta presidenziale di Castelporziano, situata sul litorale a sud di Roma. E sarà proprio Giorgio Napolitano a concludere la giornata consegnando tre premi WWF al volontariato, all’educazione ambientale e alla ricerca scientifica.

Commercio sostenibile, anche l’Italia fa la sua parte

Abbiamo sempre parlato di riciclo e riutilizzo dei materiali di scarto. Sappiamo che è una cosa buona ed è il modo migliore per uscire da crisi sia economiche che ambientali, per non ritrovarci immersi dall’immondizia come accaduto a Napoli fino a poco tempo fa.

Ma fa piacere vedere che qualcuno ci deve aver preso proprio in parola perché ha deciso di fare del riciclo l’obiettivo della propria vita e del proprio lavoro. Stiamo parlando del sito internet yoox.com che ha lanciato la propria iniziativa eco sostenibile Yooxygen. Si tratta di una linea di moda con capi costruiti con materiali interamente riciclati e con un impatto ambientale che, assicurano dall’azienda, sarà a zero emissioni.

Slow fish, 23 Presidi del mare a Genova per difendere la biodiversità ittica

L’Italia è circondata quasi interamente dal mare ed è naturale che la pesca rappresenti una risorsa primaria per le popolazioni costiere, una forma di sostentamento e di economia che deve essere tutelata, soprattutto oggi che è a rischio, come un patrimonio dell’intero Paese.
Slow fish, in programma alla fiera di Genova dal 17 al 20 aprile prossimi, è il salone dei prodotti ittici e delle problematiche correlate alla pesca, che intende per l’appunto dimostrare l’importanza del preservare la biodiversità ittica, contro lo sfruttamento sregolato delle risorse marine.

Ventitrè i Presidi del mare previsti, quindici italiani, otto internazionali. Pescare con coscienza e nel rispetto per le specie a rischio di estinzione si può. Lo dimostrano le piccole comunità di pescatori che riescono a vivere in sintonia con il territorio e con il mare, offrendo prodotti di qualità, pesce fresco, sano, genuino, senza razziare per questo le acque ignorando ogni criterio di preservazione della fauna ittica.

Earth Hour, arrivano i primi risultati

Mentre le tantissime città del mondo si contendono la palma di fotografia più bella durante l’ora della Terra, l’ora che andava dalle 20:30 alle 21:30 in cui i monumenti più importanti di una nazione venivano spenti, cominciano ad arrivare i primi dati.

Sì perché quell’unica ora non è servita solamente come simbolo per dimostrare come sarebbe la nostra vita se non saremo attenti all’ambiente, ma anche a risparmiare migliaia di euro in elettricità e milioni di tonnellate di CO2, con tutto quello che ne consegue, inutilizzate per l’illuminazione. Ebbene, Earth Hour ha fatto davvero la differenza. Le centrali elettriche a gas e a carbone hanno avuto un crollo nella produzione elettrica in quelle ore, ma ancora di più c’è stato il calo per quanto riguarda l’energia nucleare. Chissà quante scorie radioattive in meno si saranno prodotte.

Earth Hour: questa sera spegnamo tutti le luci per un’ora

Sì lo so che stasera c’è la Nazionale, ma il gesto è simbolico e può essere molto importante. Stasera, sabato 28 marzo, alle 20:30 si spegneranno le luci dei luoghi simbolo di mezzo mondo, dal Colosseo di Roma alle Piramidi di Giza, dalla Tour Eiffel di Parigi all’Empire State Building di New York.

L’iniziativa, che coinvolge 2848 città di 83 Paesi diversi è stata lanciata dal WWF per sensibilizzare il mondo sul problema ambientale. L’associazione ambientalista infatti vuole lanciare un messaggio forte, e cioè fa vedere come sarà il mondo al buio se non dovessero essere presi provvedimenti in favore del clima.