Diossina: quali sono i veri rischi sulla salute?

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Da giorni si sente parlare del pericolo “diossina“, del suo effetto inquinante e dei rischi che comporta per la salute, ma che cos’è la diossina? In maniera corretta, dovremmo parlare di diossine, in quanto appartengono a questa categoria un gruppo di circa 200 sostanze, piu’ o meno tossiche, che si liberano nell’aria, in acqua e che si depositano sul suolo, derivate dalla combustione di sostanze organiche in presenza di cloro. La diossina non si sprigiona solo dagli inceneritori e dai roghi di rifiuti, ma anche dalle industrie, dalle centrali termoelettriche, dalla combustione di legno e di materiale non biodegradabile, di carbone e di rifiuti speciali (quelli ospedalieri).

I suoi effetti giungono all’uomo attraverso la respirazione, attraverso la via alimentare, cioe’ tramite vegetali, carni e derivati contaminati. La diossina si deposita e penetra nel suolo e quindi contamina le coltivazioni, a loro volta vengono contaminati gli animali da pascolo e quindi anche la carne e il latte da essi derivati. Negli ultimi anni le pecore sono diventate gli indicatori ambientali dell’inquinamento da diossine, infatti nelle aree piu’ a rischio, morivano in agonia, un numero impressionante di ovini, con conseguente preoccupazione degli abitanti di queste zone. Ma quali sono i rischi concreti per la salute dell’uomo? Prima di tutto le diossine hanno un effetto cancerogeno potentissimo, soprattutto la 2378, ritenuta causa di linfomi e tumori ai tessuti molli, data la tendenza ad accumularsi nelle cellule adipose e, determina alterazioni epatiche, neurologiche e polmonari.

Energia solare è il futuro dell’Italia, parola di Carlo Rubbia

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petrolio nè carbone. L’energia del futuro sarà il sole. La frase non è di un attivista qualunque, ma di Carlo Rubbia, premio nobel per la fisica, intervistato da Repubblica.
Da alcuni mesi lo scienziato italiano è stato incaricato direttamente dal Ministro per l’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio di formare una task-force per la promozione e la diffusione delle nuove fonti rinnovabili “con particolare riferimento – come si legge nel decreto del ministro – al solare termodinamico a concentrazione”.

E subito Rubbia si è messo al lavoro e ha già fornito i primi risultati. Secondo i dati dell’Energy Watch Group, istituito da un gruppo di parlamentari tedeschi con la partecipazione di scienziati ed economisti, il confronto tra i dati forniti dal ministero riguardo il prezzo del petrolio e sulla produzione di energia a livello mondiale sono ben diversi da quelli elaborati dalla IEA, l’Agenzia internazionale per l’energia. La differenza sostanziale sta tra le previsioni e i dati effettivi.

Cani a teatro e al cinema: in Toscana sarà presto possibile

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I nostri amici a quattro zampe potranno presto seguirci ovunque, in ogni luogo pubblico.
Se già esistevano spiagge attrezzate alla presenza di Fido, ora si cerca di estendere il diritto dei cani ad entrare un po’ ovunque.

E’ questa la proposta di legge avanzata in Toscana dal consigliere dei Verdi Fabio Roggiolani.
Il disegno di legge sull’accesso dei cani nei luoghi pubblici sta facendo molto discutere in questi giorni. E non dubitiamo a capire perchè.

La legge, se venisse approvata, consentirebbe ad ogni animale domestico (non solo il cane dunque) di seguire il padrone al cinema, al ristorante, a teatro e persino al museo e in ospedale.
La proposta nasce soprattutto per combattere il fenomeno degli abbandoni, ma le proteste non sono mancate, anche e soprattutto dagli amici degli animali.

Arrivano gli aiuti statali per chi investe nelle energie pulite

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Finalmente qualcosa si sta muovendo anche in Italia nell’ambito della produzione di energia pulita.
Siccome siamo un paese in cui l’iniziativa personale nelle nuove tecnologie va sempre a rilento, ci ha pensato lo Stato a dare quella spintarella in più che ci farà smuovere.
A fine aprile il Mistero dello Sviluppo Economico pubblicherà un bando per incentivare le piccole e medie imprese a produrre energia alternativa in proprio.

Il meccanismo è molto semplice, già sperimentato in altre nazioni come la Germania o il Giappone, che ultimamente stanno investendo in Italia in queste fonti alternative, anche perchè soprattutto per quanto riguarda il sole noi non siamo secondi a nessuno.
Il bando sarà mirato principalmente alla produzione propria di energia elettrica, tramite pannelli fotovoltaici, ma non solo. Andiamo ad analizzarlo.

Campania: chi pensa alle conseguenze sulla salute dei cittadini?

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I media hanno dedicato spazio al problema dei rifiuti in Campania, ma cio’ non ha fatto luce sui profondi disagi, con cui i cittadini sono costretti a convivere da anni, riportando enormi danni alla salute ed al benessere psico-fisico. La Campania da piu’ di 15 anni vive una situazione estremamente controversa in merito al ciclo dei rifiuti, allo smaltimento e allo stoccaggio di questi ultimi, sia per le infiltrazioni illegali nelle procedure amministrative e gestionali, sia per l’accumulo di spazzatura nei centri urbani e gli scarsi controlli per evitarli. Anche se gli studi epidemiologici sono stati numerosissimi e la percentuale di morti per malattie tumorali fulminanti o per malattie genetiche sia cresciuta notevolmente, non è stata provata ancora una relazione di causa-effetto tra l’accumulo di rifiuti urbani e l’incidenza delle malattie.

L’ambiente che danneggia il nostro DNA

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Il nostro patrimonio genetico rischia, a contatto con agenti esterni, di essere danneggiato, nonostante sia dotato di un proprio sistema di riparazione, cosa rischiosa soprattutto se coinvolge informazioni fondamentali nello sviluppo del corpo e nel metabolismo cellulare. Quando si parla di malattie genetiche causate da mutazioni, ci si riferisce a patologie dovute ad una casualita’, ad un errore sporadico, ma non sempre e’ cosi’ poiche’ spesso questo errore viene generato nell’organismo, in seguito all’esposizione ad ambienti ricchi di inquinanti (sostanze chimiche, gas, tossine, virus).

Le zone geografiche d’ Italia, nelle quali sono maggiormente concentrate industrie petrolchimiche, chimiche, di vernici, soprattutto quelle in cui non c’è controllo sullo smaltimento dei prodotti di rifiuto, presentano una elevata percentuale di soggetti affetti da mutazioni genetiche. Le sostanze incriminate sono gli epossidi, le colle, gli idrocarburi, le amine aromatiche, che se rilasciate nell’aria attraverso i fumi industriali, oppure nelle acque attraverso gli scarichi, arrivano a danneggiare l’ uomo, che accumula inconsapevolmente quantita’ tossiche di tali principi.

Il tetrapak è riciclabile?

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La Tetra Pak è un’azienda svedese che produce imballaggi per alimenti e che dà il nome al materiale divenuto ormai famoso soprattutto per i contenitori del latte.
Questa ditta ha aderito alla HCVF (High Conservation Value Forest), sorto nel 2006 per combattere la deforestazione illegale e sin dalla sua nascita si è schierata a favore dell’ambiente, partecipando ad iniziative del WWF, per diminuire le emissioni di CO2 favorendo un aumento della quota di energia verde e una riduzione dei consumi.

Tuttavia, c’è da dire che proprio per smaltire il tetrapak, i cittadini che coscienziosamente operano la raccolta differenziata, hanno riscontrato non pochi problemi. Primo tra tutti: dove si buttano i cartoni di tetrapak?

la raccolta differenziata: un dovere per il presente, un diritto per il futuro

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La raccolta differenziata è un sistema di ripartizione dei rifiuti, in base ai materiali da cui sono composti, in modo da semplificare il recupero degli elementi riciclabili e da facilitare lo smaltimento di quelli non riutilizzabili. Un decreto legge del 1997 ha stabilito che il sistema della raccolta differenziata dovesse essere obbligatorio in tutte le citta’ italiane, tuttavia non in tutte le regioni questo sistema è stato applicato ed infatti ci sono zone del nostro paese, come la Campania, che vivono una vera e propria emergenza rifiuti, poiche’ le discariche sono stracolme.

Per organizzare una raccolta occorrono fondi ed una gestione precisa del sistema di differenziamento, occorrono cassonetti differenti, dislocati nelle diverse aree urbane, per consentire a tutti i cittadini di fruirne, occorre stabilire orari di raccolta precisi, per evitare che i cassonetti siano stracolmi nei centri abitati.

Punteruolo Rosso: continua l’attacco alle nostre palme

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La presenza del Punteruolo Rosso (Rhynchophoreus Ferrugineus) il coleottero che uccide le palme, è sempre più dannosa. Il suo arrivo in Italia dall’Egitto risale al 2004 circa, quando la sua presenza fu documentata in Campania e Toscana, per essere poi scoperto in Lazio, mentre ora è la Sicilia ad essere attaccata.

La pericolosità del Punteruolo Rosso è evidenziata nelle liste dell’EPPO e, sebbene per la Comunità Europea non sia un animale da quarantena, bastano le stragi sui nostri litorali e classificare il suo arrivo alla stregua di un’emergenza fitosanitaria per le palme, soprattutto per il genere Palma della Canarie (Phoenix), la più diffusa lungo le coste del mediterraneo.

Gemellaggio fra Italia e Congo per proteggere il gorilla della montagna

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Ricordate la foresta del film Gorilla nella nebbia? E’ al via un progetto di finanziamento per la tutela di questo grande patrimonio boschivo e del suo habitat. La cooperazione avverrà in gemellaggio tra Congo ed Italia ed in particolare tra le Oasi Regionali del Wwf e quelle della Regione del Kivu. Saranno piantati circa 100.000 alberi.

Il progetto di cooperazione denominato PEVì-Kacheche è stato avviato tra Abruzzo e Repubblica Democratica del Congo ed è finanziata dalle oasi del Wwf in Abruzzo (Lago di Penne, Lago di Serranella, Diga di Alanno, Calanchi di Atri, Gole del Sagittario, Sorgenti del Pescara e Cascate del Rio Verde) e dall’Ufficio Cooperazione Internazionale della Regione Abruzzo nell’ambito del bando annuale 2007. Le azioni principali previste dal piano sono due:

  • la tutela del Parco Nazionale dei Monti Virunga, sito che è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco e reso famoso dal film Gorilla nella nebbia, attraverso l’innesto di 100.000 alberi che formeranno una fascia tampone intorno al parco, creando nuovi posti di lavoro per gli indigeni con la costituzione di un vivaio e ricostituendo gli habitat forestali oggi distrutti.
  • la formazione professionale di 5 operatori congolesi dell’Istituto per la Conservazione della Natura del Congo (Iccn, Institute Congolais pour la Conservation de la Nature) che saranno ospitati nella nostra regione e parteciperanno ad incontri, seminari e laboratori pratici nelle oasi del Wwf dell’Abruzzo.

Piantiamo nuovi alberi: da solo, un albero, ci fornisce 4kg e mezzo di ossigeno

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Inizia da Roma, la campagna nazionale di forestazione che per combattere l’inquinamento, in particolare le emissioni di CO2 nell’aria, porterà ad essere piantati in tutto il territorio, 250 mila alberi in un anno.

Si è stimato che solo nel primo anno con questa iniziativa si potrà ottenere una diminuzione dell’emissione di CO2 di ben 175.000 tonnellate; questo deriva dal fatto che un albero, con il suo ciclo di vita distrugge ben 700 chili di CO2.

Tav: rinviata a giugno ogni decisione sulla linea ad alta velocità

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L’osservatorio tecnico incaricato del progetto della linea ferroviaria Torino-Lione concluderà il suo lavoro entro la fine del mese di giugno. Le sue valutazioni sulla scelta del tracciato saranno poi presentate al nuovo governo, cui spetterà la decisione ultima in merito alla realizzazione. «Un mandato chiaro, un buon passo avanti», ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, dopo la riunione del tavolo istituzionale sulla Torino-Lione. Il governo di Palazzo Chigi ha affidato all’osservatorio il difficile compito di valutare le possibili risoluzioni della vicenda Tav e l’ancor più arduo incarico di cercare il maggior numero di consensi possibile delle realtà locali.

Il clima della riunione è stato piuttosto teso, soprattutto per la ferma volontà dei sindaci di far valere e di ascoltare le rimostranze e le opinioni popolari anti-tav, considerando la massiccia sollevazione dell’opinione pubblica mobilitatasi nei mesi scorsi per il no.
Il ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro,si è espresso in favore di una soluzione in tempi rapidi, per evitare che il nuovo governo si trovi davanti l’annoso problema irrisolto della Tav.
Il nodo che da anni blocca il problema è la questione del tracciato della Tav ed è proprio questo il mandato affidato all’ osservatorio della Valle di Susa. È un mandato che parte dalla richiesta di completare l’approfondimento sul nodo di Torino, per poi localizzare gli scenari ferroviari e trasportistici che interessano la valle.

Allarme diossina in Campania: Rischio sempre più alto

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In Campania si fa sempre più alto il rischio diossina. Non si riesce a risolvere il problema rifiuti, c’è chi cerca di cancellare il problema a modo proprio, ovvero appiccando il fuoco all’enorme massa di spazzatura che ormai i Campani si ritrovano come paesaggio naturale. I roghi così causati, provocano allarme creando diossina e altre polveri sottili come piombo e cadmio, facendo male ancora una volta al nostro ambiente e a tutti noi.
L’allarme diossina, così, sale di giorno in giorno e crea tensione sia tra gli ecologisti, che conoscono bene il pericolo che può avere l’ennesima nube tossica sul nostro pianeta, e sia nel popolo, perchè cresce il dilagarsi di malattie tumorali che già oggi affliggono in gran parte la popolazione. Ma ritorniamo alla nube tossica composta dalla diossina, che è il più potente cancerogeno sintetico. La diossina contamina l’ambiente per secoli, poichè si accumula nelle falde acquifere rendendo in questo modo pericoloso ogni tipo di prodotto agricolo.