Rapporto German Watch, Italia arretra ancora nella lotta ai gas serra

Crescere è un verbo poco usato in Italia, quasi quanto investire. In compenso sappiamo bene come arretrare, siamo geni nel fare sempre peggio. E poco importa se obbediamo solo a logiche di un illusorio e temporaneo profitto, se l’ambiente è sempre più abbandonato a sè stesso, è sufficiente che l’economia giri, quella soltanto è rinnovabile.
Noi siamo quelli che pensano al nucleare, agli acquisti malgrado la crisi, all’ottimismo ad ogni costo, realizziamo l’irrealizzabile, non sentiamo affatto la recessione incombente.

E come una mamma perdona gli errori reiterari dei suoi figli, prima o poi, passata l’ora del tg, l’Italia dimentica tutti i posti di demerito che occupa nelle classifiche europee e mondiali, un po’ in tanti campi, e ritorna a sorridere indulgente verso sè stessa, vittima di un giustificazionismo che fa venire la nausea a chi ha ancora un po’ di cervello e lo usa per pensare, altro verbo caduto in disuso, nell’era del voglio tutto e subito.
Ebbene, la notizia da dimenticare in fretta questa volta riguarda la nostra ulteriore retrocessione nella lotta ai gas serra.

Ue: no a compromessi, il pacchetto clima rimane così

Gli obiettivi del pacchetto clima dell’Unione Europea non sono negoziabili, e non si possono annacquare soprattutto ora, che con l’elezione a Presidente di Barack Obama, anche gli Stati Uniti si stanno allineando alle scelte dell’Europa.

E’ questo l’appello lanciato dal presidente della commissione Ue Josè Manuel Durao Barroso a due giorni dall’incontro dei 27 per ratificare il pacchetto del 20-20-20. Barroso non fa mai il nome dell’Italia nel suo discorso di presentazione del summit, ma i riferimenti sono fin troppo evidenti per permettere ai nostri rappresentanti di fare orecchie da mercante.

Obama inaugura il “Green New Deal”

Diciamoci la verità, siamo tutti un pò invidiosi dell’America e del nuovo Presidente (ancora non in carica) che si ritrova. Lo vorremmo anche noi un capo del Governo che vede in internet una opportunità anzichè una minaccia, e nell’ecologia il modo per risolvere i problemi dello Stato, e non una scocciatura.

Per fortuna che la nazione-modello del mondo ha deciso una svolta storica, e si tratterà di una svolta ecologica. Annunciando le riforme che Obama attuerà a partire dal prossimo 20 Gennaio, data di insediamento alla Casa Bianca, il discorso del neo Presidente eletto si è incentrato su due punti fondamentali: le infrastrutture e l’ambientalismo. A noi ovviamente interessa il secondo.

11 Dicembre, tutti in piazza in favore del clima

Ieri vi avevamo riportato la notizia dei tagli all’ambiente e allo sviluppo ecologico portati dal Governo, che andavano ad incidere direttamente sulle tasche di quei cittadini che tentavano di salvare l’ambiente in maniera privata, cioè installando impianti elettrici ad energia rinnovabile per le proprie case oppure che facevano installazioni di apparecchiature a risparmio energetico.

Oggi Legambiente ha subito reagito alla proposta del Governo e ha indetto una manifestazione che si terrà l’11 dicembre prossimo davanti Palazzo Chigi per far sentire la voce di tutti gli italiani che hanno una coscienza civica, e che ci tengono alla salute dell’ambiente.

Record di uragani in Atlantico nel 2008, colpa del riscaldamento globale e della Niña

La stagione degli uragani atlantici si chiude ufficialmente proprio oggi, 30 novembre 2008, e già si tirano le prime somme su quella che è stata una delle attività più intense mai registrate prima d’ora.
O più precisamente una delle stagioni più attive degli ultimi 64 anni, da quando cioè sono iniziate le registrazioni dettagliate e la catalogazione del numero delle tempeste annuali.

Sulla base di una stima effettuata dal NOAA National Hurricane Center, nel corso del 2008 nell’area atlantica si sono formate ben 16 tempeste tropicali. Tra queste, otto erano uragani, cinque dei quali con una forza tre o superiore a tre. Queste cifre concordano con quelle che erano state le previsioni degli scienziati nel mese di maggio e agosto. Gli studiosi avevano messo in conto il verificarsi di 14-18 tempeste tropicali, anche se la media stagionale è di circa undici tempeste, di cui generalmente sei si trasformano in uragani, solo due in uragani di dimensioni preoccupanti.

In Europa l’energia del futuro sarà il sole

L’energia solare intesa non solo come risorsa energetica alternativa ai combustibili fossili ma anche e soprattutto come fonte sostenibile della crescita economica europea.
Queste le linee guida che intende perseguire l’Unione Europea nel campo del rinnovabile, rivolgendo uno sguardo particolarmente fiducioso proprio al sole come un punto fisso che illumini un percorso così buio e ricco di ostacoli come la risalita dalla crisi che stiamo vivendo, sia a livello ambientale che finanziario.

Gli scienziati provenienti da vari istituti di ricerca europei nel settore dell’energia solare sono chiamati ad unire i loro sforzi per sostenere, incentivare, inaugurare una nuova politica energetica che sostenga attivamente le nuove tecnologie volte a fornire energia pulita ai Paesi dell’Unione.
Secondo il rapporto stilato dalla European Science Foundation, “Harnessing Solar Energy for the Production of Clean Fuel” (Sfruttare l’energia solare per la produzione di combustibili puliti), la trasformazione diretta di energia solare in combustibile rappresenta una delle poche grandi opzioni che l’umanità ha di fornire un’alternativa valida alle attuali risorse energetiche, contribuendo altresì a diminuire in maniera consistente l’impatto ambientale del genere umano.

Tutto diventa eco, anche le tombe

Di invenzioni ecologiche ne abbiamo raccontate a centinaia, ma forse questa le batte tutte. Una cittadina appena fuori Barcellona, per la precisione Santa Coloma de Gramenet, è un gruppo di case conosciuto finora per essere un posto abbastanza inospitale, grigio, ben lontano dai fasti delle metropoli spagnole, luogo in cui la classe media si ritira per riposarsi e per ricaricare le batterie per ricominciare a lavorare.

D’ora in avanti queste “batterie” potrà ricaricarle in maniera ecologica, vista la svolta voluta dal sindaco. In mancanza di grandi spazi dove costruire i pannelli solari, si doveva scegliere un posto abbastanza spazioso e tranquillo, e quale miglior luogo aveva tutte queste caratteristiche, se non il cimitero?

L’emergenza rifiuti non è mai finita

In rete circolava già la notizia, sui media nazionali non ci pensavano minimamente, eppure il sospetto ce l’avevamo in mente tutti. Ora è diventato realtà: l’emergenza rifiuti a Napoli non è mai finita, anzi, dopo i proclami in tutto il mondo di Berlusconi, siamo ancora allo stesso punto.

Ma facciamo un passo indietro e riavvolgiamo il nastro di questa vergognosa storia. Nella Primavera scorsa il Governo Prodi stava quasi per cadere, ed esplose con molto clamore il guaio dell’immondizia in mezzo alla strada a Napoli e provincia. In campagna elettorale il centrodestra promise di eliminarla definitivamente, mentre la sinistra rimaneva ancora titubante. Probabilmente è stata quest’incertezza che ha dato la vittoria a Pdl e Lega, ma siamo sicuri che le popolazioni campane ne hanno tratto vantaggio?

Unione Europea sblocca vendita frutta e verdura imperfetta

Cambiano gli standard di vendita di numerosi prodotti del mercato ortofrutticolo, per i quali l’Unione europea ha eliminato i rigidi parametri di perfezione, finora requisiti indispensabili per rientrare nella frutta e verdura smerciabile sul bancone di fruttivendoli e verdurai.
E così troveremo nel reparto ortofrutta anche i frutti bruttini, ammaccati, bitorzoluti, gobbi, insomma quelli che fino ad ora erano solo un vago ricordo legato all’agricoltura priva di trattamenti dei nostri nonni.

A segnare questo cambiamento di rotta contro modelli di frutta e verdura considerati troppo perfetti sono stati i ventisette Paesi aderenti all’Unione, che hanno deciso di approvare la proposta in materia avanzata dalla Commissione Europea.
I prodotti ortofrutticoli svincolati dai precedenti parametri sono in tutto ventisei ed includono alcuni tra i più comuni ortaggi e frutti che arrivano sulle nostre tavole quotidianamente: carciofi, asparagi, albicocche, meloni, melanzane, aglio, cipolle, cavoli, prugne e spinaci.

Unione europea salva le scimmie, primati non più utilizzabili in ricerche scientifiche

Il problema dell’abuso di cavie animali, come conigli, roditori, gatti e scimmie nella ricerca scientifica, è da sempre un tema molto caro a noi di Ecologiae.
Se è inevitabile riconoscere l’utilità dell’utilizzare test sugli animali per sperimentare nuove cure contro le malattie più rare e mortali per l’uomo, non possiamo che scandalizzarci quando si fa soffrire un coniglio solo per testare l’efficacia dell’ennesima lacca per capelli o di un prodotto depilatorio, come vi abbiamo mostrato nelle raccapriccianti immagini diffuse da Petatv, la televisione che difende i diritti degli animali dai soprusi dell’uomo.

Dopo la mobilitazione di numerose associazioni, in primis la Lav (Lega Antivivisezione), di numerosi rappresentanti dello star system, dell’opinione pubblica mondiale, e più in generale di tutti gli animalisti, qualcosa sembra muoversi anche in Europa.
A Bruxelles, infatti, l’Unione si è pronunciata contro l’utilizzo delle scimmie nella ricerca scientifica, salvo in casi rari, previa autorizzazione speciale concessa a favore di ricerche che si rivelino effettivamente fondamentali per la sopravvivenza della specie umana e per debellare gravi malattie.

Nucleare sì, ma non nel mio cortile

Il nuovo sondaggio Demos, riportato da Repubblica, sul parere degli italiani sul nucleare, ha riportato un singolare quanto tutto italiano risultato: gli italiani sono favorevoli al nucleare, ma nessuno vuole una centrale nella propria provincia di residenza.

Dall’ultimo sondaggio effettuato nell’Aprile scorso la percentuale delle persone che vogliono il nucleare è leggermente sceso, anche se purtroppo rimangono ancora la maggioranza. Con l’appoggio anche del leader dell’Udc Pierferdinando Casini, il Governo può vantare ancora una discreta parte di italiani (circa il 47%) d’accordo con i progetti energetici promessi in campagna elettorale. Se contiamo che il 9% fa parte degli indecisi, seppur con un piccolo scarto rimangono la maggioranza.

Come cambia il mondo dell’ecologia con Obama Presidente

Passati i festeggiamenti, è l’ora di mettersi al lavoro per il Presidente degli Stati Uniti, colui le cui scelte peseranno sul futuro del mondo almeno per i prossimi 4 anni, l’ex senatore, oggi primo Presidente afroamericano, Barack Obama.

Una buona fetta della campagna elettorale del candidato Democratico, oltre che su altri tipi di problemi, era incentrata proprio sull’ambientalismo, e noi speriamo che questa non sia stata una scelta per convincere i giovani a votarlo, ma che poi le sue promesse siano effettivamente mantenute. Ma andiamo a vedere quali sono questi suoi propositi.

Il diavolo della Tasmania rischia di finire…all’inferno

Sono diventati famosi grazie ad un cartone animato degli anni ’90. Il nome scientifico è Sarcophilus harrisii, ma è meglio conosciuto come diavolo orsino o meglio ancora “Diavolo della Tasmania“. Questo bellissimo animaletto australiano, rischia di far estinguere non solo la sua specie, ma tutto il suo genere, dato che rimane il suo unico rappresentante.

L’allarme lo sta lanciando uno zoologo australiano, Jeremy Austin, che sta studiando un modo per evitare questa tragedia, che secondo le previsioni potrebbe avvenire nei prossimi 20 anni. Ebbene, questo marsupiale, già scomparso dalla gran parte dell’Australia a causa della deforestazione, si è rintanato proprio nell’area che gli ha dato il nome, la Tasmania, da cui adesso rischia di essere sfrattato, e stavolta per sempre.

Usa: aperte le scuole eco-sostenibili

Non solo cambiamenti nelle tecniche di produzione, di smaltimento di rifiuti o di moda. Adesso anche i bambini vogliono essere ecologici, e il modo migliore per farlo è a scuola. Non si tratta soltanto di una iniziativa, come se ne vedono tante, di idee dei bambini disegnate o proposte ai grandi della Terra, ma semplicemente di nuove strutture in cui gli scolari si recheranno per il nuovo anno scolastico, interamente eco-sostenibili.

Parola d’ordine pare essere risparmio energetico. E allora ecco pareti isolanti per evitare dispersioni di calore, regolatori nei rubinetti per evitare perdite di acqua, cabine dei WC costruite con materiale interamente riciclato. In America essere ecologico significa esserlo completamente.