Inquinamento: Italia Paese con più ozono d’Europa

E’ appena stato pubblicato il rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che riferisce sul collegamento tra inquinamento e malattie. Stilato in collaborazione con l’Agenzia Europea per l’Ambiente, lo studio ha valutato la qualità dell’aria del vecchio Continente, ed in particolare la quantità di ozono che, ad alte concentrazioni, può essere nocivo per la salute. Ebbene, dalla valutazione è emerso che nessun Paese in Europa rispetta i limiti fissati per legge, ma quello peggiore di tutti è l’Italia.

Matrimonio, quanto mi costi in anidride carbonica?

Il matrimonio costa all’ambiente 7,5 tonnellate di anidrida carbonica. La stima si riferisce ad una cerimonia con almeno 100 invitati: il consumo elettrico e il ricaldamento a metano, nei mesi invernali, per una chiesa di circa 1.000 metri quadrati è compreso tra 0,3 e o,11 tonnellate di CO2, senza contare altri piccoli particolari: spostamento degli sposi in auto d’epoca, tragitto degli invitati da casa in chiesa e dalla chiesa al ristorante, pranzo di nozze, fiori per bouquet della sposa e per gli addobbi, carta per le partecipazioni, per il menù a tavola e anche l’album di fotografie e le bomboniere, e il viaggio di nozze? E’ la voce che più inquina con ben 3 tonnellate di CO2 per viaggio aereo, spostamenti, pernottamenti.

Fosfati nei detersivi, arriva il Sì dal Parlamento europeo

I fosfati nei detersivi sono causa di inquinamento per fiumi, laghi, mari ed interi ecosistemi, in quanto il difficile smaltimento dei fosfati e dei composti contenenti fosforo provoca l’eutrofizzazione delle piante, un processo che porta al soffocamento delle stesse, a causa di alghe che ricoprono grosse quantità della pianta. Ci eravamo occupati del problema alcuni mesi fa, a novembre, quando il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani aveva proposto la loro abolizione.

Ora arrivano le nuove regole della Commissione ambiente del Parlamento europeo per limitare il contenuto dei fosfati, e di altri composti contenenti fosforo, nei detersivi per il bucato entro il 2013.

Australia a caccia dei cammelli inquinatori

Probabilmente in questi giorni vi sarà capitato di leggere una notizia che poteva sembrare un pesce d’aprile fuori stagione, ma da quanto apprendiamo da fonti australiane, pare che non ci sia davvero nulla da scherzare. I cammelli selvatici che vivono in Australia stanno diventando un grosso problema e, per risolverlo, il Governo ha deciso di risolvere la questione alla radice, sterminandoli.

Pare infatti che il Governo australiano stia valutando una sorta di regime di “carbon credits” (crediti di carbonio) da aggiudicare con l’uccisione di cammelli nell’entroterra perché possono essere un pericolo per le specie autoctone, e perché…inquinano troppo.

Ambiente, pubblicato Rapporto ISPRA sulla Qualità dell’Ambiente Urbano

E’ stato pubblicato il VII Rapporto sulla Qualità dell’Ambiente Urbano di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sulla situazione del nostro Paese e dei 48 maggiori centri urbani d’Italia. Il progetto di monitoraggio ha visto il coinvolgimento dell’intero sistema delle Agenzie Ambientali: ARPA (Agenzia ambientale della Regione), APPA (Agenzia Provinciale per la protezione dell’ambiente della Provincia Autonoma di Trento),  e la condivisione di ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), ACI (Automobile Club d’Italia) e ISTAT (Istituto nazionale di statistica).

I dati emersi non sono tra i più rassicuranti in fatto di inquinamento, rifiuti e qualità della vita, ma sono un punto di partenza per la pianificazione, la programmazione e la gestione dell’ambiente e del territorio urbano.

Inquinamento: 2010 anno record per emissioni CO2

Ci eravamo illusi lo scorso anno che le emissioni avessero cominciato a calare, ed invece ciò era dovuto soltanto alla crisi economica. Ora che la produzione industriale è (lentamente) ripartita, le emissioni riprendono la loro corsa ad un ritmo se possibile ancora superiore a quello del passato, facendo registrare nel 2010 il record di inquinamento: 30,6 miliardi di tonnellate di CO2 emesse in un solo anno solare.

Un record purtroppo poco piacevole, e che fa registrare un +5% rispetto al precedente massimo registrato che apparteneva al 2008. A calcolare queste emissioni è l’istituto più autorevole in materia, l’Agenzia Internazionale dell’Energia, la quale non avrebbe alcun interesse a gonfiare i numeri (semmai a sgonfiarli), visto che una grossa fetta di queste emissioni proviene proprio dal settore energetico.

Europa: online le mappe dell’inquinamento

Com’è la situazione dell’inquinamento europeo? Basta andare sul sito dell’Environmental European Agency e lo scoprirete. L’Agenzia Europea dell’ambiente e la Commissione europea hanno stabilito la pubblicazione di 32 mappe online che mostrano dove gli inquinanti atmosferici sono presenti in alte concentrazioni. Questo permetterà di individuare le principali fonti di inquinamento e, si spera, sensibilizzare la popolazione e la politica ad apportare dei cambiamenti.

Le nuove mappe online pubblicate da qualche giorno sul sito dell’Agenzia, sono state effettuate in stretta collaborazione con l’Istituto per l’Ambiente e la Sostenibilità (IES) del Joint Research Centre, per permettere ai cittadini di individuare le principali fonti diffuse di inquinamento atmosferico, in modo da distinguere l’inquinamento prodotto dai trasporti da quello delle industrie, o tra quello dell’agricoltura e l’inquinamento domestico.

Inquinamento e meduse, ecco cosa temono di più gli italiani al mare

Da una ricerca condotta da Ipr Marketing, presentata allo Slow Fish di Genova dalla Fondazione Univerde, è emerso che gli italiani al mare hanno paura dell’inquinamento causato soprattutto dal lavaggio delle petroliere e dalle trivellazioni, temono le meduse che possono irritare la pelle con i loro tentacoli, gli scooter d’acqua e anche gli squali.

L’inquinamento spaventa il 42% degli italiani, mentre hanno paura delle meduse il 24% degli intervistati e della guida irresponsabile di veicoli a largo delle spiagge, il 17% del campione. A mettere più paura è principalmente l’inquinamento causato dal petrolio e dagli idrocarburi. Se il 65% degli italiani teme le petroliere e le piattaforme di estrazione dell’oro nero, le navi container e i motoscafi, il 64% si dichiara contrario alle trivellazioni.

Inquinamento, interferenti endocrini minacciano salute dei bambini

Gli interferenti endocrini rappresentano un fattore di rischio affatto trascurabile, specie per la salute dei bambini e delle donne in gravidanza, soggetti maggiormente esposti alla contaminazione in quanto più vulnerabili e permeabili fisicamente. Prima di analizzare i dati, a dir poco preoccupanti, provenienti dall’ultimo rapporto in merito elaborato dall’ISS nell’ambito del progetto  Previeni, chiariamo cosa si intende con interferente endocrino, avvalendoci della definizione riportata dallo stesso Istituto Superiore di Sanità, elaborata nel 1996 nell’ambito dello European Workshop on the Impact of Endocrine Disrupters on Human Health:

Un interferente endocrino è una sostanza esogena, o una miscela, che altera la funzionalità del sistema endocrino, causando effetti avversi sulla salute di un organismo, oppure della sua progenie o di una (sotto)popolazione.

Ambiente, rapporto ISPRA: cresce allarme frane ed inquinamento in Italia, in calo gli incendi

Il rapporto dell’ISPRA (l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), l’Annuario dei Dati Ambientali 2010, presentato oggi a Roma, ci restituisce la fotografia di un ambiente italiano fortemente compromesso, con qualche sprazzo di luce qua e là, come la diminuzione degli incendi, fenomeno in calo ma pur sempre estremamente dannoso per gli effetti nefasti sul patrimonio boschivo nazionale.

La qualità dell’aria è minata dall’inquinamento atmosferico che incombe sempre più minaccioso sulle città italiane, ne avevamo già avuto ampia testimonianza nei mesi scorsi con lo sforamento di polveri sottili oltre la soglia limite di 35 giorni all’anno concessa dalla normativa di riferimento UE, sforamento avvenuto in tempi record in metropoli come Milano, a poche settimane di distanza dall’inizio del 2011.

Inquinamento, una cappa d’ossigeno per vestito: quando l’aria diventa un lusso

L’aria in città oggi è particolarmente inquinata: che mi metto? Una provocazione sui temi dell’inquinamento atmosferico e dello smog che si fa stile grazie ad una studentessa della New York University, Hana Marie Newman, ideatrice di un vestito/bolla che ha incorporato un sistema di purificazione dell’aria. Usciremo allo scoperto, affrontando senza timore il mostro dell’inquinamento, pur rimanendo rinchiusi nel nostro guscio salubre.

Le patologie connesse o aggravate dalla cappa irrespirabile che soffoca gli ambienti di vita urbani: ictus, asma, difficoltà respiratorie, allergie, non saranno più un problema, non nostro, almeno. Ce ne staremo rinchiusi nella nostra sacca marziana, con a disposizione tutto l’ossigeno che ci serve per andarcene in giro, trotterellando per le strade nel nostro spazio protetto, infischiandocene della mal’aria anche nei giorni più stantìi, ignorando chi al nostro fianco, fuori dalla bolla dell’egoismo, si sta intossicando.

Inquinamento, sostanze chimiche e gas tossici nell’atmosfera

Per la prima volta un’equipe scientifica è riuscita a scoprire e misurare le sostanze chimiche contenute nell’atmosfera terrestre. I risultati sono tutt’altro che incoraggianti perché l’aria che respiriamo contiene sostanze chimiche dannose per la nostra salute: sostanze derivate dal fumo di sigaretta, dalla combustione di legna e dagli incendi boschivi, “veleni” per il nostro organismo.

Lo studio, condotto dai ricercatori del National Oceanic and Atmospheric Administration in USA, è stato condotto con uno spettrometro di massa, progettato dagli stessi studiosi, in grado di scomporre le particelle dell’atmosfera terrestre e individuare i livelli di acido isocianico come spiega uno degli autori della ricerca, Jim Roberts

Abbiamo scoperto acido isocianico in molti luoghi, dall’aria della downtown di Los Angeles a quella di un incendio di una foresta in Colorado, fino al fumo di sigarette. Abbiamo anche dimostrato che [l’acido isocianico] si dissolve rapidamente in acqua, cosa che indica come gli esseri umani possono essere esposti se entrano a contatto con il gas a livello di occhi e polmoni.

Cellulari e Wi-Fi banditi dalle scuole, la proposta dell’Ue

I cellulari e i dispositivi wireless potrebbero essere aboliti nelle scuole europee. A presentare la richiesta è una commissione del Consiglio d’Europa per evitare i danni causati da telefonini e apparecchi Wi-Fi, “potenziali pericoli” come si legge nel documento, per la salute umana e a maggior ragione dei nostri bambini e ragazzi.

Per sensibilizzare e ridurre il rischio delle esposizioni alle radiazioni emesse dai cellulari, si pensa di avvisare gli utenti con messaggi e frasi ad effetto, come quelle che si leggono sui pacchetti di sigarette; inoltre nelle scuole si dovrebbe vietare l’uso dei dispositivi e informare gli studenti sui potenziali rischi, con campagne si sensibilizzazione. La commissione rivolge ai governi un appello

Evitare gli errori del passato, quando sono stati riconosciuti con lentezza i pericoli dell’amianto, del fumo e del piombo nella benzina.

Quirra, poligono sotto sequestro preventivo: uranio impoverito in agnello a due teste

Il poligono del Salto di Quirra, in Sardegna, nei giorni scorsi è stato messo sotto sequestro preventivo dal Gip di Lanusei, Paola Murru:

Sussiste il fumus del delitto di disastro ambientale, quantomeno colposo, posto in essere con plurime condotte, da militari che hanno accettato il rischio di contaminare in modo grave l’ambiente.

Le attività agropastorali sono state vietate. L’area di Perdasdefogu risulta altamente inquinata ed occorre tutelare gli allevamenti, i pastori, gli abitanti, la sicurezza della catena alimentare. Il poligono è il più grande d’Europa, con i suoi 12mila ettari estesi fra le province di Cagliari e Ogliastra.