Record di freddo? Macchè, gennaio 2012 uno dei più caldi della storia

Il freddo record che si è registrato tra la fine di gennaio e le prime due settimane di febbraio, e che ancora persiste in alcune parti della Penisola, può essere dovuto ad un fenomeno diametralmente opposto. Il mese di gennaio infatti è risultato uno dei più caldi della storia. Più precisamente è il diciannovesimo mese di gennaio più caldo dall’inizio delle rilevazioni effettuate nel 1880.

Un vulcano artificiale ci salverà dal riscaldamento globale?

Regolare la quantità di raggi solari che raggiungono il nostro Pianeta è possibile. Almeno in teoria, secondo quanto spiegano dall’Aurora Flight Sciences, una società aerospaziale statunitense. Un’opzione possibile e rapida che potrebbe proteggere la Terra dal surriscaldamento può derivare dai vulcani. Abbiamo visto più volte quanto la forza dirompente delle loro esplosioni possa avere effetti devastanti ed incontrollabili, dunque se riuscissimo a controllarli potremmo utilizzarli a nostro favore.

Gli USA chiedono alle compagnie di assicurazione delle polizze contro il riscaldamento globale

I mutamenti climatici hanno già cominciato a far notare il loro effetto. Per questo in molte parti del mondo si stanno già prendendo provvedimenti, e tra questi ce n’è uno nuovo: un’assicurazione contro i danni da cambiamento climatico. E’ quello che gli Stati americani della California, Washington e New York hanno chiesto recentemente alle principali compagnie assicuratrici del Paese.

Riscaldamento globale: 2011 nono anno più caldo della storia

La buona notizia è che dopo diversi anni di record battuti, il 2011 è stato un anno in cui le temperature medie sono state lievemente inferiori a quelle precedenti. La cattiva è che si tratta comunque di uno degli anni più caldi della storia. Lo ha stabilito la Nasa che ogni anno calcola le temperature medie e le confronta con i dati risalenti sin dal 1880. Questo dato si può leggere in entrambi i punti di vista, positivo e negativo, in quanto non segue l’andamento sempre più caldo di quelli precedenti (a partire dagli anni 2000 le temperature salivano di anno in anno fino a raggiungere il picco nel 2010), ma è sempre più alta della media.

Riscaldamento globale: i 12 metodi per ridurre il metano e gli altri inquinanti

Qualche giorno fa vi avevamo parlato di un articolo apparso su Nature in cui si spiegava che per scongiurare l’incremento della temperatura media sopra i 2 gradi Celsius, un gruppo di scienziati aveva indicato nel metano e nel particolato i due obiettivi di riduzione su cui ci si doveva concentrare, ancor prima della CO2. Purtorppo però non vi avevamo indicato quali erano questi metodi. Una mancanza a cui ora tentiamo di porre rimedio.

Riscaldamento globale: i primi a farne le spese sono gli animali che vivono in montagna

I cambiamenti climatici sono ormai una realtà, e ce ne accorgiamo dove normalmente le temperature sono più estreme. Un esempio su tutti sono le montagne dove, a causa della scarsità di precipitazioni, la neve comincia a mancare. Di conseguenza anche le specie animali che si trovano lì improvvisamente hanno l’impressione di essere state trasferite altrove, e dunque sono costrette ad emigrare verso zone più accoglienti.

Acidificazione dei mari: le 10 specie che rischiano di sparire

I primi effetti dei mutamenti climatici si hanno nei mari, ma non solo per l’innalzamento del livello dovuto allo scioglimento dei ghiacciai. A causa di una serie di fattori infatti cambia anche il pH marino, e questo porta in alcune aree ad un aumento dell’acidificazione. Come abbiamo visto in passato, alcune specie più a rischio come i coralli stanno già cominciando a sbiancare, ma purtroppo quelli non sono gli unici a rischiare di sparire. Vediamo quali sono le 10 specie più prossime al rischio estinzione a causa di questo fenomeno.

Riscaldamento globale: il popolo delle Maldive sfrattato dall’innalzamento del mare

Nel giro di pochi anni le Maldive verranno cancellate dalla lista dei Paradisi tropicali. Non perché non siano più attraenti, ma perché rischiano di non esistere più. Quello che fino a qualche anno fa sembrava un sospetto, oggi è realtà: il livello del mare si è alzato talmente tanto da mettere a rischio la popolazione che lì ci vive. L’ufficializzazione è arrivata nei giorni scorsi direttamente dalla bocca del Presidente delle Maldive che sta cercando un accordo con il Governo australiano per far emigrare il suo popolo nel Paese oceanico prima che sia troppo tardi.

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Riscaldamento globale: disastri con meno di 2 gradi di aumento delle temperature

L’obiettivo che i rappresentanti di tutto il mondo da anni stanno conseguendo è di mantenere il riscaldamento globale al di sotto dell’innalzamento dei 2 gradi centigradi nella media dell’atmosfera. Se non si dovesse raggiungere quest’obiettivo, spiegano scienziati di tutto il mondo, potrebbero accadere una serie di disastri anche peggiori di quelli che stiamo vivendo negli ultimi tempi in tutto il pianeta. Secondo un gruppo di ricercatori della NASA, forse i disastri potrebbero avvenire anche ben prima dei 2 gradi.

Riscaldamento globale: quanto è colpa dell’uomo?

Che il riscaldamento globale ci sia, questo è ormai fuor di dubbio. Le stagioni che ormai non corrispondono più a quelle che conoscevamo prima, lunghi periodi di siccità intervallati da pochi giorni di alluvioni, desertificazione e temperature sempre più estreme sono solo le prime avvisaglie dei cambiamenti in atto, tanto che quasi più nessuno si permette di mettere in dubbio il fenomeno. Da qualche anno però il dibattito si sta spostando verso un nuovo capitolo: fatto salvo che il riscaldamento globale esiste, di chi è la colpa?

Riscaldamento globale, nuovo crollo sulle Dolomiti

Le Dolomiti continuano a franare, a causa dell’alzamento della temperatura. Questa volta a venire giu è stata una parte rocciosa del Sasso Maor, del gruppo Pale di San Martino. Il crollo è avvenuto lunedì mattina, ma le cattive condizioni meteo hanno reso visibile solo questa mattina il cedimento. Non si sono registrati danni a persone, ma la distruzione di tre vie alpinistiche.

Il riscaldamento globale modificherà la metà degli ecosistemi entro il 2100

In meno di un secolo almeno metà delle piante e gli ecosistemi (come foreste, tundra, ecc.) di tutto il mondo verrà modificata a causa del riscaldamento globale. Non lo afferma un ambientalista con una fervida fantasia, ma un’indagine della NASA con il supporto dei dati satellitari e di modelli computerizzati. In particolare ad effettuare la ricerca sono stati il Jet Propulsion Laboratory ed il California Institute of Technology di Pasadena, in California, che hanno studiato come possono cambiare le varietà vegetali terrestri in uno scenario con crescenti livelli di gas serra prodotti dall’uomo.