Eruzione vulcano Islanda, la nube di cenere tarpa le ali ai voli internazionali

di Redazione 1


Eruzione vulcano Islanda: in principio fu Eyjafjallajkull, e che lo pronunciamo a fare, ora è la volta di Grimsvotn di eruttare con conseguenze che travalicano i confini nazionali. Sull’isola ieri sera i collegamenti aerei internazionali sono stati ripristinati con la riapertura del principale aereoporto Keflavik, ma la nube di cenere sollevatasi dal cratere del vulcano, una massa calda di polveri e gas, come ben sappiamo dai disagi procurati l’anno scorso, si sposta e sorvola i cieli arrivando a compromettere i voli di numerosi Paesi e bloccando di fatto i canali aerei tra vaste aree del mondo.

Oggi sono stati segnalati disagi nei collegamenti tra la Scozia e Londra e fra Stavanger e Haugesund, nella Norvegia occidentale, con la soppressione in totale di ben 252 voli, almeno stando ai dati forniti dalla Eurocontrol di Bruxelles, l’associazione dei controllori di volo europei.

Lo scorso anno lo stop forzato al traffico aereo costò, secondo quanto stimato dalla società di consulenza Oxford Economics per conto di Airbus, perdite all’economia mondiale quantificate in 3,53 miliardi di euro. L’UE fa sapere che si prospetta una settimana difficile per chi deve spostarsi in aereo, nelle parole del commissario europeo ai Trasporti Siim Kallas, che però rassicura sottolineando che la lezione dello scorso anno si rivelerà utile a scongiurare il più possibile rischi e disagi:

Questa è una situazione che evolve di ora in ora – ha spiegato Kallas – Quello che è chiaro è che, un anno dopo, le lezioni sono state imparate e siamo in una posizione migliore per gestire la sfida delle ceneri che arrivano in Europa. Mentre la situazione evolve, questa potrebbe ancora dimostrarsi una settimana molto difficile per i passeggeri e il settore aereo, ma ci sono nuovi strumenti a disposizione che permettono una valutazione più precisa del rischio, per evitare, per quanto possibile, la chiusura dello spazio aereo, garantendo contemporaneamente la sicurezza.

[Fonte: Adnkronos]

 

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