Il Gip Patrizia Todisco ha depositato le motivazioni della sentenza con la quale ha deciso la chiusura dello stabilimento Ilva di Taranto finché non verranno apportate migliorie che lo renderanno più salubre. La motivazione principale per cui ha preso quella decisione è che l’acciaieria di fatto sta “ammazzando” i tarantini. Secondo le ultime stime infatti, ogni anno nel capoluogo pugliese si registrano una media di 83 morti legati allo stabilimento, che salgono a 91 nei rioni Tamburi, Paolo VI e Borgo che sono più vicini alla fabbrica.
Pericoli
Riscaldamento globale peggiora la febbre da fieno
Per tutti coloro che non credono al riscaldamento globale, oggi arriva dalla Gran Bretagna la prova che i mutamenti climatici hanno un altro effetto direttamente sugli esseri umani. A quanto pare le temperature medie più calde faranno peggiorare le condizioni di chi soffre di febbre da fieno, una condizione che deriva dall’allergia al polline. Secondo quanto dichiarato dalla Health Protection Agency (HPA) le temperature medie più elevate, l’aumento delle alluvioni e la presenza di piante invasive stanno creando dei ceppi altamente allergizzanti che peggioreranno le condizioni di soffre di allergie.
Aea, nel 2011 -2,5% di emissioni gas serra nell’Unione Europea
L’Aea, L’agenzia Europea per l’Ambiente con sede a Copenaghen, ha diffuso i dati relativi alle emissioni di gas serra in Europa nel 2011: si registra un calo del 2.5%, nel complesso, e un calo del 3,5% per i 15 paesi più vecchi dell’unione. Dati decisamente buoni, soprattutto se confrontati al terribile +2,4% del 2010.
Il rinoceronte di Giava non si è (ancora) estinto
Quasi un anno fa noi ed il resto del mondo eravamo convinti che il rinoceronte di Giava si fosse definitivamente estinto. Quello che era considerato il mammifero più grande al mondo e che una volta viveva in una grossa fetta dell’Asia era stato dichiarato scomparso da diverse agenzie che si occupano di tutela della biodiversità, prima di tutte l’IUCN. Ora però siamo tutti costretti a ricrederci in quanto c’è ancora una piccola speranza. Trentacinque rinoceronti di Giava sono stati individuati ancora in libertà.
Liberia, perse il 40% delle foreste in pochi anni
Corruzione, falsificazione e politica compiacente. La Liberia sta cadendo a pezzi, e la fotografia è quel buco lasciato lì dove fino a qualche anno fa c’erano delle foreste ed ora c’è una distesa di nulla. E’ questa la situazione di uno dei polmoni dell’Africa, dilaniato per anni dalla guerra civile e che ora rimane nelle mani avide delle multinazionali del legno che, è proprio il caso di dirlo, la spolpano, per poi lasciare ai liberiani soltanto le briciole.
Scioglimento ghiacciai in Patagonia sufficiente a ricoprire l’intera Europa
Negli ultimi 12 anni i ghiacciai che sono andati persi in Patagonia, probabilmente l’area che nel mondo risente di più del riscaldamento globale, sarebbero stati sufficienti a ricoprire l’intera Europa con un paio di centimetri d’acqua. L’ha attestato l’American Geophysical Union che ha rilevato che nell’ultimo decennio la perdita di ghiaccio nella zona del Sudamerica è aumentata notevolmente rispetto al decennio precedente.
Estate 2012 la seconda più calda della storia
Quello che in molti prevedevano ora si è avverato. Il Cnr ha infatti stabilito in via ufficiale che l’estate 2012 è stata tra le più calde della storia, seconda solo all’estate record del 2003. Si tratta della seconda rilevazione più elevata da quando sono state effettuate le prime con metodi scientifici dal 1800, ed ha stabilito che la temperatura media è salita quest’anno di 2,32 gradi, un abisso.
Estinzioni, la mappa interattiva delle specie che non ci sono più
Negli ultimi 500 anni di attività umana intensiva siamo stati in grado di far estinguere o aver fatto avvicinare all’estinzione 869 specie. Le cause sono sempre le stesse. Prima di tutto la distruzione dell’habitat, piegato alle esigenze umane di occupare sempre maggiore spazio, ma poi anche la caccia, l’inquinamento, le malattie e l’introduzione di specie aliene hanno fatto il resto. Il quotidiano britannico Guardian ha realizzato un’interessante mappa interattiva in cui vengono mostrate le specie che siamo riusciti a perdere definitivamente, quelle a rischio e la distribuzione di questi drammi in tutto il mondo.
Madagascar, allarme per i baobab, il 90% distrutti dalla deforestazione
Scatta l’allarme in Madagascar non per la minaccia agli alberi di baobab ma addirittura per la sua possibile quasi scomparsa dallo stato. Il 90% degli alberi del paese sono stati infatti distrutti dalle massicce pratiche di deforestazione messe in atto nel corso degli anni. E l’isola rischia di veder scomparire uno dei propri simboli.
Scioglimento ghiacciai record in Artico
Gli esperti lo avevano predetto non più tardi di una settimana fa: quest’estate sarebbe stata la peggiore per il Polo Nord. Detto-fatto: il ghiaccio marino artico ha fatto registrare pochi giorni fa il record negativo. Mai nella storia è stato così ridotto da quando sono state effettuate le prime rilevazioni. Il calcolo è stato possibile grazie alle immagini satellitari che hanno potuto constatare come la superficie del ghiaccio artico si sia ridotta del 30% o 1580 miglia quadrate, oltre 2.500 km quadrati.
Farfalle a rischio estinzione, ecco lo studio che lo certifica
La stragrande maggioranza degli animali sulla Terra, circa il 97%, sono invertebrati. Perlopiù si tratta di insetti, ma anche molti frutti di mare ed altri esseri viventi piccoli e piccolissimi. Molti di questi sono a rischio estinzione, ma se ce n’è uno che da molti è ritenuto il “termometro” della salute del pianeta, questo è senza dubbio la farfalla. E sta sparendo. Questo è molto più che un campanello d’allarme non solo per gli ambientalisti, ma per tutto il genere umano e non solo.
A Seminar la buona pianta, la manifestazione di Aboca

Non tutti gli eventi organizzati per i blogger si rivelano interessanti; spesso infatti si limitano ad una presentazione di qualche nuovo prodotto. Non è stato così per A Seminar la Buona Pianta, la manifestazione organizzata da Aboca cui ho partecipato nei giorni scorsi che finalmente mi ha fatto capire che è il momento di guardare più attentamente le piante che ci circondano. Se usate correttamente possono essere particolarmente benefiche per la nostra salute: ecco perché è fondamentale conoscere ad esempio quando e come usare la melissa piuttosto che l’iperico o ancora la passiflora. A fare da cornice a questo evento gli splendidi paesaggi che circondano Rovereto, Schio e Vallarsa; durante le lunghe, faticose ma indimenticabili camminate abbiamo osservato delle piante ma anche ascoltato Lella Costa che ha letto un’natologia (curata da Marina Beer) dedicata a Italo Calvino e al suo rapporto con le piante e la natura e visto anche una favolosa coltivazione di calendula, mucche, cavalli, caprette (mi verrebbe da dire che mancava solo Heidi!). Durante A Seminar la buona pianta abbiamo avuto anche occasione di prendere parte a delle lezioni di fitoterapia tenute da Andrea Lugli, fitoterapeuta e dal botanico Fabrizio Zara che ha parlato di notizie e curiosità legate alle piante medicinali. Degni di nota anche gli agriristori, punti di ristoro che ci hanno permesso di assaporare piatti a base di piante e prodotti locali e l’agriaperitivo nel bosco: piatti e bevande decisamente diverse da quelle che siamo soliti consumare. Ed è forse proprio la paura di avvicinarsi a qualcosa di “diverso”, ancora poco conosciuto che ci fa essere titubanti nei confronti delle piante medicinali; Aboca grazie a questo evento ha quindi cercato di dissipare i nostri dubbi.
Ambiente, pipistrelli a rischio per pesticidi

Animali utilissimi nella caccia alle zanzare e agli insetti in generale, i pipistrelli, rischiano di scomparire a causa dell’uomo, ed in particolare dei pesticidi usati in agricoltura. A lanciare l’allarme è un gruppo di ricercatori tedeschi che ha pubblicato sulla rivista Environmental Toxicology and Chemistry i risultati del loro studio.
Emissioni in calo in America, ma non grazie agli americani
Le emissioni di gas serra negli Stati Uniti sono finalmente in calo. I livelli di quest’anno hanno raggiunto quelli del 1992, anno di riferimento per quanto riguarda il tasso più basso di inquinamento. Un risultato ottimale che dovrebbe far sentire orgogliosi gli americani. Ma in realtà gli sforzi per il risparmio energetico e quant’altro non sono il vero motivo di questo calo. Lo spiegano bene dal Lawrence Livermore National Laboratory in California.