Quarto Conto Energia: rischio bocciatura per il fotovoltaico

                                                                               

In data odierna, martedì 19 aprile 2011, in vista della discussione, domani, in sede di Conferenza Stato Regioni, del Quarto Conto Energia e del Decreto Rinnovabili, l’Associazione Assosolare ha partecipato ad un’audizione presso la Camera dei Deputati confermando in sostanza tutte le preoccupazioni degli ultimi giorni. In base ai contenuti della bozza attuale del Quarto Conto Energia, infatti, si rischia nel nostro Paese per il fotovoltaico la bocciatura definitiva ad opera proprio dell’attuale Governo in carica per effetto delle sue scelte.

Questo è quanto, tra l’altro, ha dichiarato Gianni Chianetta, il Presidente di Assosolare, che assieme al Segretario Generale Francesca Marchini sono stati ricevuti in data odierna in audizione alla Camera dei Deputati, ed in particolare presso la Commissione Ambiente. Innanzitutto, stando alla bozza, secondo Assosolare i tagli agli incentivi previsti per il Quarto Conto Energia non sono sostenibili da parte dell’industria delle rinnovabili.

Clean Air Act: quando la legge salva vite umane

Spesso ci chiediamo cosa la politica possa fare per salvare l’ambiente, e secondo i dati che arrivano dagli Stati Uniti la risposta è che basterebbero poche leggi per far sì che non solo la Terra venga tutelata, ma vengano tutelate anche delle vite umane. Quelle stesse vite che la politica dovrebbe salvaguardare, ma che molto spesso mette in secondo piano.

L’esempio ci arriva direttamente dagli States dove, forse più che in Europa, va avanti da anni un dibattito molto acceso tra Repubblicani (ed anche una piccola parte di Democratici) che non vogliono leggi per la tutela ambientale, e la larga parte dei Democratici, sostenuti dalle associazioni ambientaliste, che invece le propongono e le promuovono.

Decreto Rinnovabili: Aper scrive al Ministro Romani

L’Aper, Associazione Produttori di Energia Elettrica da Fonti Rinnovabili, conferma riguardo al Decreto Rinnovabili la propria disponibilità, su invito, ad essere coinvolta nella discussione per portare a conoscenza della propria posizione, e per fare un approfondito esame della situazione. Inizia così, a firma del Presidente Roberto Longo, una lettera che l’Aper ha inviato al Ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani, dopo che l’Associazione è stata tirata in ballo nella giornata di ieri, alla Camera, nel corso di un’interrogazione parlamentare.

Nella lettera l’Aper ribadisce l’importanza che le rinnovabili hanno nel nostro Paese visto che, tra l’altro, trattasi di un settore industriale che, nonostante i venti di crisi, ha mostrato segnali di vitalità e di sviluppo. L’Associazione Produttori di Energia Elettrica da Fonti Rinnovabili coglie altresì l’occasione per bollare e bocciare campagne di numeri che non hanno alcuna evidenza pubblica, e che sono frutto di una matematica che, con durezza, l’Aper definisce per voce del suo Presidente come “propagandistica e aberrante“.

Quarto Conto Energia: Anie/Gifi, bozza decreto preoccupa

Il GIFI, Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane, aderente a Confindustria ANIE, prendendo a riferimento le indiscrezioni di stampa sui contenuti relativi alla bozza di decreto per le incentivazioni sulle rinnovabili, ha espresso una forte preoccupazione. Questo perché, se le indiscrezioni fossero confermate, le nuove tariffe, secondo il GIFI, “andrebbero totalmente contro lo sviluppo del mercato fotovoltaico“.

Di conseguenza, il Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane auspica nel contempo nella responsabilità di Paolo Romani, il Ministro allo Sviluppo Economico, affinché il nuovo sistema di incentivazioni per il fotovoltaico da mettere a punto con il nuovo Conto Energia, il quarto, “permetta all’Italia di arrivare alla piena competitività“. A rischio, in base ai livelli di incentivazione che la stampa in queste ore sta riportando, sarebbero sia i diritti già acquisiti, sia gli investimenti delle imprese della filiera che sono in corso. Ma come sono strutturate queste nuove incentivazioni?

Rinnovabili, Assosolare protesta: “il Ministro Romani interrompe i rapporti con noi”

Ad una prima apertura arrivata un paio di settimane fa dal Governo che sembrava andare incontro alle associazioni di categoria per quanto riguarda il quarto conto energia, abbiamo tirato tutti un sospiro di sollievo. Peccato però che la gioia sia durata poco perché, come al solito, in Parlamento si è tornato a parlare sempre dei soliti problemi di una persona sola, mentre quelli di migliaia di imprenditori sono stati lasciati fuori.

Non ne possono più le piccole e medie imprese che hanno investito nelle rinnovabili, ed ora non hanno una legge di riferimento, e nonostante chiedano di continuo che il Governo faccia la sua parte, o che almeno ci sia un incontro, dall’altra parte sembra non esserci nessun interlocutore.

Decreto Rinnovabili: Regione Toscana auspica buone notizie

Alla data di giovedì scorso, 7 aprile 2011, la Regione Toscana non ha ancora ricevuto, contrariamente a quanto previsto, alcuna bozza che, nell’ambito del Decreto Rinnovabili, getti le basi per l’ipotesi di un nuovo Conto Energia. A dichiararlo è stata Anna Rita Bramerini, Assessore all’ambiente ed all’energia della Regione Toscana, citando il fatto che due settimane fa, nel corso di un incontro con il Governo, era stato stabilito che entro la settimana successiva sia gli Enti locali, sia le Regioni, avrebbero acquisito al fine di confrontarsi una bozza di decreto.

La posizione della Regione Toscana, in merito alla revisione delle tariffe incentivati legate al Conto Energia, non è di certo tra le più morbide; e non a caso l’Amministrazione regionale chiede più gradualità nella riduzione degli incentivi da qui a fine anno per poi renderla più significativa a partire dall’anno 2012.

Quarto Conto Energia: fumata nera tra l’MSE e le imprese

Colpo di scena dal fronte delle energie rinnovabili. L’associazione Assosolare in data odierna, venerdì 8 aprile 2011, ha infatti reso noto che l’MSE, Ministero dello Sviluppo Economico, ha interrotto la collaborazione con le imprese proprio nel momento clou, ovverosia nella fase in corrispondenza della quale si deve definire per il fotovoltaico il nuovo Conto Energia, il quarto.

Niente incontro conclusivo, quindi, tra il Ministro allo Sviluppo Economico, Paolo Romani, e le imprese della filiera, con il Presidente di Assosolare, Gianni Chianetta, che parla apertamente di “indifferenza all’appello lanciato da Camera e Senato, di consultazione con l’imprenditoria di settore“. A questo punto Assosolare auspica che il silenzio del Governo non si traduca di nuovo in un provvedimento che danneggia le imprese delle rinnovabili, altrimenti, ha aggiunto il Presidente Chianetta, “il ricorso a tutte le azioni di denuncia saranno inevitabili sia a livello nazionale che internazionale“.

Incentivi rinnovabili: Associazioni chiedono abolizione effetti retroattivi

                                                                  

Ises Italia e Asso Energie Future si sono unite all’Aper condividendo, in materia di incentivazioni sulle fonti rinnovabili, la stessa proposta da inviare al Ministro allo Sviluppo Economico, Paolo Romani. A darne notizia in data odierna, martedì 5 aprile 2011, è stata proprio l’Associazione dei Produttori di Energia Elettrica da Fonti Rinnovabili nel sottolineare come nella proposta venga chiesto un nuovo meccanismo di incentivazione ma anche l’abolizione degli effetti retroattivi; questo affinché vengano preservati e tutelati quegli investimenti e quei progetti che sono stati già avviati.

Aper, Asso Energie Future e ISES ITALIA non chiudono chiaramente la porta al contenimento delle incentivazioni, ma le riduzioni devono rientrare all’interno di una soglia prevedibile in modo tale da non intaccare per i progetti presenti e futuri la loro sostenibilità a livello finanziario; in altre parole, il nuovo sistema di incentivazione dovrà essere in grado di garantire sia certezze, sia stabilità.

Incentivi rinnovabili e la fine del terzo Conto Energia

Nella giornata di mercoledì 30 marzo 2011, a Torino si è riunita la Commissione Ambiente e Energia della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, con all’ordine del giorno la questione inerente le incentivazioni al fotovoltaico. L’orientamento della Commissione Ambiente e Energia, presieduta da Massimo Giordano, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Piemonte, è quello di tutelare nel nostro Paese la filiera del fotovoltaico, e di procedere di conseguenza ad una riduzione graduale delle incentivazioni.

In particolare, al fine di venire incontro alle imprese delle rinnovabili, in sede di Commissione sono state condivise alcune prime indicazioni di massima che poi saranno trasmesse al Governo. Nel dettaglio, il terzo conto energia, quello che, stando a quanto intende fare il Governo, dovrebbe essere “chiuso” tra poche settimane, dovrebbe invece essere mantenuto almeno fino al 31 dicembre del 2011. Questo perché, lo ricordiamo, le imprese hanno contestato questa sorta di cambio in corsa unitamente ad un “tempo di vita” del terzo conto energia di pochi mesi quando invece gli iter autorizzativi sono quasi sempre molto lunghi.

Quarto Conto Energia: Assosolare, le proposte sui punti irrisolti

Assosolare, riguardo ai punti irrisolti sul Quarto Conto Energia nel corso di un tavolo tecnico di Confindustria, al quale ha partecipato, ha inviato le relative proposte sia alla stessa Confindustria, sia al Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani. Innanzi tutto Assosolare, al fine di evitare il blocco degli investimenti con il conseguente rischio reale di perdita di posti di lavoro nel comparto, chiede che almeno il 2011 venga salvato permettendo per le tariffe incentivanti una riduzione più graduale rispetto al previsto.

In più, a fronte della tutela della filiera industriale italiana, Assosolare, tra l’altro, chiede l’eliminazione dei tetti annuali per il fotovoltaico, e la contestuale introduzione di obiettivi annui indicativi pari a 3 GW fino all’anno 2016. Il Presidente di Assosolare, Gianni Chianetta, auspica inoltre che vengano introdotte forme di defiscalizzazione finalizzate ad incentivare sia la crescita, sia lo sviluppo della filiera industriale del solare in Italia; così come andrebbe istituito un tavolo di monitoraggio permanente proprio per l’industria del settore fotovoltaico.

Rinnovabili: l’appello di Anter al Governo per non bloccare gli incentivi

A breve il neoministro Romani dovrà decidere cosa ne sarà del comparto rinnovabili in Italia. E’ infatti allo studio, ormai da settimane, il decreto che dovrà disciplinare finanziamenti, incentivi e quant’altro possa riguardare il settore energetico, il quale è stato temporaneamente frenato dalle notizie che arrivano dal Giappone e che riguardano la centrale nucleare di Fukushima.

In questo momento di confusione ciò che sta a cuore a migliaia di italiani è che le rinnovabili vengano incentivate come è stato fatto negli anni scorsi, e per questo è scesa in campo l’Anter, l’associazione nazionale a tutela delle energie rinnovabili, che ha rivolto un’appello pubblico a che non si fermi la “diffusione democratica dell’energia”.

Incentivi strutturali per il solare termico

Il Decreto Rinnovabili recentemente approvato dal Governo, e che ha mandato su tutte le furie le Associazioni delle imprese che operano nel fotovoltaico, introduce comunque alcuni interessanti novità per l’altra tecnologia applicata al solare, ovverosia il solare termico. A farlo presente è stata Assolterm, l’Associazione Italiana Solare Termico che rappresenta e tutela gli interessi di una ottantina di operatori del comparto quali i progettisti, i produttori ed i distributori dei collettori solari e dei relativi componenti.

Nel dettaglio, il Decreto Rinnovabili che, lo ricordiamo, ha recepito la direttiva comunitaria 2009/28/CE, introduce infatti un incentivo di natura strutturale per gli impianti a solare termico di piccola taglia. Trattasi, nello specifico, di una sorta di “conto energia” per il solare termico i cui dettagli, comunque, risulteranno essere oggetto di approvazione di successivi decreti di attuazione; a questi decreti è demandata infatti la definizione dell’incentivo, i requisiti tecnici ed anche, tra l’altro, l’erogazione ed il monitoraggio.

Decreto Rinnovabili: Rete Imprese Italia, 85 mila imprese a rischio

Anche Rete Imprese Italia, in linea con quanto già comunicato alla vigilia dell’approvazione, rimane fortemente preoccupata in merito ai contenuti del nuovo Decreto sulle Rinnovabili approvato di recente in Italia dal Consiglio dei Ministri in recepimento di una apposita direttiva comunitaria. Secondo Rete Imprese Italia, che rappresenta le PMI ed i professionisti di CNA, Confesercenti, Confartigianato, Casartigiani e Confcommercio, occorre ristabilire certezze sia per gli investimenti, sia per l’occupazione, altrimenti con il nuovo Decreto Rinnovabili, così com’è, sono a rischio ben 85 mila imprese.

Questa posizione è stata espressa da Rete Imprese Italia, durante un incontro tenutosi presso il Ministero dello Sviluppo Economico, che chiede in particolare un’approvazione rapida, per il fotovoltaico, del nuovo Decreto che stabilisca i livelli degli incentivi senza attendere la scadenza fissata in sede di approvazione del Decreto stesso; inoltre, secondo Rete Imprese Italia occorre introdurre una clausola transitoria che mantenga le attuali incentivazioni, quelle del terzo conto energia, fino alla data del 31 maggio del 2012.

Decreto fonti rinnovabili: incontro Governo-Regioni a Roma

E’ fissato per mercoledì 23 marzo 2011, a Roma, un incontro tra il Governo e le Regioni in merito al Decreto sulle fonti rinnovabili approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri. All’incontro sarà presente anche Enrico Rossi, il Presidente della Regione Toscana che, in particolare, ha sottolineato come in rappresentanza dell’Amministrazione regionale si recherà nella Capitale per chiedere al Governo di cambiare quello che è stato definito, sulle fonti rinnovabili, come un “decreto-catastrofe“.

Secondo il Presidente Rossi serve un’azione comune che vada a coinvolgere non solo le istituzioni, ma anche le forze sociali ed economiche a difesa di un settore come quello delle rinnovabili che per il nostro Paese è strategico. Le rinnovabili, in particolare, devono rimanere in Italia un’occasione di occupazione e di sviluppo alla quale non si può rinunciare. E rispetto al Decreto approvato, il Presidente Rossi ha posto l’accento sul fatto che per il settore “negli altri paesi d’Europa sono state prese misure più equilibrate, sostenibili e non punitive“.