Rinnovabili, Assosolare protesta: “il Ministro Romani interrompe i rapporti con noi”

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Ad una prima apertura arrivata un paio di settimane fa dal Governo che sembrava andare incontro alle associazioni di categoria per quanto riguarda il quarto conto energia, abbiamo tirato tutti un sospiro di sollievo. Peccato però che la gioia sia durata poco perché, come al solito, in Parlamento si è tornato a parlare sempre dei soliti problemi di una persona sola, mentre quelli di migliaia di imprenditori sono stati lasciati fuori.

Non ne possono più le piccole e medie imprese che hanno investito nelle rinnovabili, ed ora non hanno una legge di riferimento, e nonostante chiedano di continuo che il Governo faccia la sua parte, o che almeno ci sia un incontro, dall’altra parte sembra non esserci nessun interlocutore.

Per questo Gianni Chianetta, presidente dell’Assosolare, ha deciso di inviare al Ministro Paolo Romani una lettera aperta in cui dà sfogo al suo senso di frustrazione che rende evidente come gli imprenditori del settore si sentano abbandonati dalle Istituzioni:

La mancata risposta alle reiterate richieste di un incontro conclusivo al Ministero dello Sviluppo Economico ci porta a constatare la volontà del Ministro Paolo Romani, di interrompere ogni relazione e condivisione proprio nel momento della finalizzazione del testo. Ciò nonostante l’invio al Ministero lo scorso martedì della posizione definita dall’Assemblea dell’Associazione.

Una posizione netta e decisa che punta a salvare il settore dal disastro che il quarto conto energia vuol mettere in pratica, e cioè, in sintesi, cambiare le regole a partita in gioco, sottraendo milioni di euro di fondi che in questo modo bloccano non solo gli investimenti futuri, ma persino quelli già avviati, una situazione che non si dovrebbe verificare in un Paese che si definisce industrializzato.

Di nuovo il Governo così dimostra l’indifferenza all’appello lanciato da Camera e Senato, di consultazione con l’imprenditoria di settore, di cui Assosolare è l’unica espressione associativa e autonoma. Se questo silenzio si dovesse tradurre nuovamente in un provvedimento a danno del settore, nonostante le aperture dell’Associazione nel merito e la disponibilità da sempre al confronto, il ricorso a tutte le azioni di denuncia saranno inevitabili sia a livello nazionale che internazionale

conclude il presidente Chianetta. Vedremo se il Ministro avrà la compiacenza di rispondere.

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