Cavalli in ecoplastica invadono Milano per il progetto Animal-Art

di Redazione Commenta

Se siete a Milano questi giorni potrete ammirare lungo le strade del centro cavalli a grandezza naturale in plastica colorata anzi, in ecoplastica. Le numerose sculture collocate in Via Vittor Pisani sono un omaggio al riciclo e all’uso responsabile delle risorse.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Milano, fa parte di un progetto chiamato Animal-Art. Animal-Art perché in occasione della Fiera CAVALLIaMILANO (Fieramilano Rho 21-24 ottobre 2010) la città vuole sensibilizzare all’arte pubblica, alla cultura e all’amore per gli animali e la natura. E lo fa attraverso le sculture in ecoplastica di artisti del calibro di Danny Smile Wahab.

Animal-Art è una factory che sintetizza in poche parole un messaggio molto profondo e attuale: Natura, Ecologia, Equità e Passione. Questi sono i temi principali su cui si fonda questo laboratorio di contemporanea espressione che vuole riproporre al mondo, indaffarato, senza tempo, produttivo e inquinato, che la natura, l’arte, il progresso…in parole povere la cultura è il vero valore, l’unico patrimonio che ci appartiene, e che dobbiamo difendere. Alla base delle loro creazioni il rispetto per l’ambiente e gli animali, ma anche le tematiche ecologiche e la necessità di cambiare le abitudini delle genti, evitare gli sprechi e risparmiare sui consumi.

Come informano gli Animal-Art, le città del Bel Paese sono responsabili della produzione di 33 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani ogni anno. Sostenere e praticare la raccolta differenziata dei rifiuti e il risparmio energetico è già un ottimo punto di partenza per salvaguardare il nostro Pianeta e limitare i danni dell’inquinamento, le emissioni di gas serra e tenere sotto controllo i cambiamenti climatici.
I cavalli in mostra lungo le vie di Milano fino al 30 ottobre, sono realizzati a grandezza naturale, in materiali ecologici ed ecocompatibili. Sono uno degli esempi di riciclaggio creativo che si sta diffondendo nella Green Art. Sono nati dall’idea del maestro Guido Visentini, e oggi sono realizzati anche dagli allievi Silvana Bracchim, Angelo Mazzoleni e Antonia Bolis.

[Fonte: Affari italiani]

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