Raccolta differenziata in aumento nella Regione Toscana

di Redazione 2

Lo scorso anno la raccolta differenziata nella Regione Toscana è aumentata rispetto all’anno precedente di due punti percentuali attestandosi al 38,56% rispetto al 36,57%. Il dato, fornito dall’Amministrazione regionale, mette in evidenza come la differenziata sul territorio abbia subito una positiva accelerazione dopo quattro anni di stabilità intorno al 33%. Il tutto a fronte di un calo dei rifiuti urbani che, portandosi sui livelli del 2002, scendono da 684 a 663 chilogrammi per abitante.

In media ogni cittadino toscano lo scorso anno ha differenziato 237 chilogrammi di rifiuti a fronte di dati che, passando da una Provincia all’altra, sono comunque caratterizzati da una forte variabilità: si passa infatti dai 182 chilogrammi di rifiuti differenziati pro-capite nella Provincia di Arezzo ai 317 di Prato e passando per i 302 di Lucca ed i 361 di Siena.

Sul totale dei 287 Comuni della Regione Toscana, lo scorso anno sono stati 55 quelli che sono riusciti a superare il 45% di raccolta differenziata, ovverosia l’obiettivo di Legge. Tra questi spiccano Comuni come Capannori e Vaiano con una percentuale superiore all’80%; a Montespertoli si è addirittura arrivati al 91,65%, mentre Lucca si è distinto tra i grossi centri con il 49,89% di raccolta differenziata dei rifiuti con a ruota Prato con il 45,69%.

Secondo quanto dichiarato dall’Assessore regionale Anna Rita Bramerini, il calo 2009 della produzione dei rifiuti è spiegabile anche con la crisi economica e finanziaria che ha comportato una diminuzione dei consumi e della produttività. Ma nello stesso tempo l’aumento percentuale del livello di raccolta differenziata nella Regione Toscana è frutto sia delle attività di promozione, sia dei processi di riorganizzazione messi in atto nell’ambito del sistema di gestione dei rifiuti; il tutto con l’obiettivo, per i rifiuti, non solo di separarli, ma di farli tornare a nuova vita attraverso il riciclo ed il riutilizzo. Al riguardo proprio l’Assessore Bramerini ha ricordato specifici accordi di filiera siglati per la plastica e per il vetro.

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