Earth Overshoot Day, quale futuro per le scorte alimentari mondiali?

di Daniele Pace Commenta

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Era una cosa abbastanza facile da attendersi, ma il rischio è quello di non comprendere fino in fondo cosa significhi l’Earth Overshoot Day per il mondo in cui viviamo.

Una volta appresa l’ufficialità che il pianeta Terra ha terminato tutte le scorte di alimenti programmate per il 2015, ci si chiede quali possano essere le soluzioni per il futuro: il tema dell’alimentazione è particolarmente d’attualità, anche per via di Expo 2015.

Per tanti si potrebbe trattare di una notizia insignificante, ma in realtà ha dei risvolti ambientali pazzeschi.

Da qualche anno, infatti, il giorno in cui le scorte alimentari terminano, in riferimento alle necessità annuali di cibo dell’intero pianeta Terra, prende il nome di Earth Overshoot Day.

In base alle ultime ricerche che sono state diffuse, il momento dopo il quale tutti gli abitanti della Terra hanno mangiato quanto era stato prodotto per il fabbisogno annuale corrisponde ad una sorta di soglia d’allarme: una volta sconfinato questo limite, gli uomini producono inquinamento nell’aria, diffondendo masse e masse di Co2 che, come si può facilmente intuire, il nostro pianeta fatica enormemente a smaltire.

Ebbene, sono stati sufficienti otto mesi all’uomo per finire ciò che era stato prodotto per soddisfare il fabbisogno annuale del 2015: dati che fanno riflettere, sopratutto perché consumando le scorte di cibo oltre tale soglia, si propagano effetti negativi in tutta la Terra.

Per far comprendere meglio il pericolo che corre la Terra per via di questo fenomeno, i ricercatori hanno evidenziato come la siccità cominci a diffondersi sempre di più per colpa della mancanza di acqua dolce, mentre i boschi hanno sempre meno spazio, con un innalzamento nelle emissioni nocive nell’ambiente circostante.

L’Italia sottovaluta il rischio ecologico: scorte già finite il 5 aprile

In alcuni paesi nel mondo, il problema si fa ancora più serio, dato che tale soglia è stata sorpassata ben prima rispetto alla “media di agosto”: ad esempio, in Italia l’Earth Overshoot Day si è già verificato il 5 aprile scorso.

Dati che lasciano senza parole, come ha voluto evidenziare anche Luca Mercalli, famoso climatologo, che ha parlato dell’Earth Overshoot Day in termini molto negativi per la nostra nazione, sottolineando come l’Italia viva almeno quattro volte sopra le proprie disponibilità, ma ancora peggio non ha la minima idea del pericolo ecologico che sta correndo, sottovalutandolo in modo perfino eccessivo.

 

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