Eco-computer: arrivano gli hard disk “green”

di Redazione 3

In realtà sono in vendita già da un po’, ma in Italia sono ancora poco conosciuti. Si tratta di eco hard drive, che in quanto ad estetica e prestazioni sono molto simili ai loro omologhi classici, ma a conti fatti consumano di meno. Osservando il consumo di energia dei modelli “verdi” rispetto a quelli regolari, la prima cosa che gli esperti di Ars Technica hanno notato è che quelli verdi sono in genere più lenti rispetto ai modelli normali.

Ma il motivo è che proprio per questo risparmiano energia: fanno girare i piatti ad una velocità di 5400 RPM (rotazioni per minuto) invece del più comune 7200 RPM, e vanno in modalità sleep più spesso (anche dopo appena 10 minuti di inattività). Quindi, se quello che serve all’utente è il massimo delle prestazioni, magari è più adatto un disco classico, ma se quello che serve è la prestazione, ma non tantissimo spazio, un disco rigido a stato solido (SSD) potrebbe essere la migliore soluzione (l’SSD può utilizzare solo un paio di watt di potenza, è considerato il disco del futuro, ma oggi è ancora costoso).

E per quanto riguarda gli altri HDD? Ad esempio, un 1TB Western Digital Caviar Green che funziona a 3.0 Gb/s con una cache da 32 MB consuma in media 4,8 watt durante la lettura o la scrittura, 2,82 watt in idle, e 0,38 watt in modalità standby o sospensione. Un WD Caviar Black con le stesse specifiche consuma 8,4 watt durante la lettura o la scrittura, 7.8 in idle, e 1 in standby o sleep. Tradotto per i non esperti, non si tagliano grosse cifre in bolletta, ma è già qualcosa, che se sommato alle altre piccole attenzioni per gli elettrodomestici, fa un grande risultato.

Con le altre linee di dischi fissi i risparmi sono ancora più modesti. Un EcoGreen 5400 RPM hard drive di Samsung, il HD103SI, registra cifre di consumo energetico di 5.6/4.4/1 watt, mentre un equivalente a 7200 RPM, il HD103SJ funziona a 7.2/6.3/1 watt. Seagate Barracuda ha lanciato una linea di 5900 RPM “verdi” le cui unità ottengono risparmi rilevanti rispetto agli altri modelli della stessa marca: la versione verde utilizza 5,4 watt durante la lettura/scrittura e 4,8 quando inattivo contro un 9,23 durante la lettura/scrittura e 6,39 quando inattivo del Barracuda XT.

Ripetiamo, si tratta di una porzione relativamente piccola del consumo energetico di un computer. Se non è necessario il massimo delle prestazioni, un hard drive verde potrebbe essere utile, specialmente su un portatile dove la differenza di prestazioni è più evidente rispetto al desktop. Se però volete risparmiare di più con il computer, basta ricordare di spegnerlo o metterlo in modalità sleep quando non lo usate, si risparmierà tanto qualsiasi sia il vostro hard disk.

[Fonte: Treehugger]

Commenti (3)

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