Energia pulita dal passaggio dei treni

di Redazione Commenta

Chi ha detto che l’energia elettrica pulita è solo quella prodotta dalle fonti rinnovabili? Molte cose possono produrre energia senza danneggiare l’ambiente e nel mondo già si mettono in pratica soluzioni ecosostenibili: in una stazione di Stoccolma ad esempio dove l’elettricità è prodotta con il calore corporeo dei passeggeri; oppure in un club in Olanda dove è il movimento delle persone che ballano a generare energia.

Oggi anche i treni potrebbero essere utilizzati per generare elettricità senza consumi, grazie al brevetto del dispositivo T-box.Il dispositivo T-box è per metà italiano e per metà cinese, perché ideato dall’inventore Alessandro Leonetti Luparini in collaborazione con un designer cinese. L’apparecchio ha vinto il secondo premio nella più prestigiosa rassegna asiatica sull’energia da fonti pulite. Ora servono solo dei fondi affinché il dispositivo non rimanga solo un brevetto, ma sia messo in funzione. Come spiega l’inventore italiano

L’idea mi è venuta due anni fa e consiste consiste in una serie di turbine sotto i binari, azionati dal movimento del treno. Per ora c’e’ solo un progetto, ma secondo me avrebbe le potenzialità per passare alla fase successiva, per cui servirebbero due milioni di euro.

T-box sfrutta una turbina già esistente, che potrebbe essere inserita sotto i binari delle ferrovie e che, con il passaggio dei treni, verrebbe azionata mettendo in modo un meccanismo in grado di generare elettricità dal movimento della turbina stessa. Dalle simulazioni effettuate in laboratorio è stato dimostrato che un treno che viaggia alla velocità di circa 200 km orari, attraversando 1 km di turbine lungo i binari, produrrebbe energia per circa 2,6 Kilowatt di elettricità. L’energia pulita, come ha proposto l’inventore Leonetti Luparini, potrebbe essere impiegata per fornire energia alla abitazioni o agli esercizi commerciali situati nei pressi di una ferrovia certo, dopo aver ottenuto i finanziamenti necessari per mettere su il progetto.

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[Fonte: Ansa]

 

 

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