Giappone, un’altra centrale nucleare a rischio: Onagawa

di Redazione 1

Una nuova centrale nucleare desta preoccupazione in Giappone. Si tratta di quella di Onagawa nel distretto di Miyagi, lo stesso di Fukushima e quello che ha subìto le devastazioni peggiori a seguito del terremoto e dello tsunami dell’11 marzo scorso.

Il danneggiamento è stato registrato quando in Italia era già notte, a causa di 8-9 perdite di acqua dalla vasca di raffreddamento delle barre di combustibile in tutti e quattro i reattori. Per sua fortuna la Tohoku Electric Power, la società che controlla l’impianto, aveva già spento tutti suoi reattori dopo il terremoto del mese scorso, e per questo è stato molto più semplice controllare le fuoriuscite e ridurle ad una mera perdita senza conseguenze per l’ambiente.

Secondo i primi controlli infatti i livelli di radioattività all’esterno della centrale non sembrano aumentati, ma fatto sta che bisognerà comunque fermare la perdita d’acqua per evitare problemi di altra natura. Impresa comunque non complicata perché, a differenza di quanto sta accadendo a Fukushima, ci si può avvicinare alla struttura in quanto spenta. Ma questa vicenda non può farci tirare un sospiro di sollievo in quanto, se i danni maggiori sono stati evitati, lo si deve soltanto al fatto che la centrale era già spenta. Ma se non ci fosse stato il terremoto dell’11 marzo e la centrale, lavorando a pieno regime, avesse registrato 9 buchi nelle sue vasche che avrebbero fatto uscire acqua radioattiva, mettendo a rischio il processo di raffreddamento dei reattori, adesso si sarebbe corso il rischio di assistere ad una catastrofe.

E a proposito di catastrofe, tutto è nato a causa di un altro terremoto, definito solo “scossa d’assestamento”, ma che in quanto a potenza è stato secondo solo al terremoto devastante che ha causato tutto questo disastro. La magnitudo registrata è stata di 7.4 (quella dell’11 marzo era di 9), ed ha provocato 3 morti e 140 feriti, ma per fortuna nessun altro intoppo alla centrale di Fukushima. I reattori infatti erano già fermi e, nonostante l’alimentazione elettrica sia stata momentaneamente interrotta dal sisma, non sono stati registrati ulteriori danni alla centrale.

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[Fonti: Libero; Reuters]

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