Nel vorticoso mare del mercato libero di luce e gas, molti operatori attivi scelgono di differenziare tariffe e relative offerte in due principali categorie, così da aiutare i clienti nella decisione in base alle proprie esigenze personali.
energia elettrica
Greenpeace invia 100mila vere bollette Enel per emissioni di CO2
Greenpeace da diverso tempo si batte nel sostenere le fonti rinnovabili contro il carbone e il nucleare. Secondo i dati raccolti dall’associazione ambientalista, chiaramente contestati dall’Enel, il carbone “uccide un italiano al giorno“. Una morte prematura e circa 1 miliardo e 800 milioni di euro di danni all’anno. Come si legge nel rapporto Greenpeace “Enel, il carbone costa un morto al giorno” questi sarebbero i costi reali dell’energia elettrica in Italia. Costi che non si trovano di certo sulla bolletta dei consumi. Per questo l’associazione ha inviato 100mila bollette a 100mila italiani con i veri costi nell’energia per emissioni di CO2.
Energia elettrica, se nel mondo ci fossero 100 persone, 19 non ce l’avrebbero
Se nel mondo abitassero soltanto 100 persone, 19 non avrebbero accesso all’energia elettrica. E’ quanto scaturisce dall’ultimo rapporto dell’EWEA (European Wind Energy Association) rilasciato nei giorni scorsi a Copenhagen. L’evento che si è tenuto nella capitale danese è una manifestazione che si tiene tutti gli anni per fare il punto della situazione per quanto riguarda l’accesso all’energia elettrica in tutto il mondo. E da quanto se ne deduce, la situazione non è molto positiva visto che il 19% delle persone in tutto il pianeta non ha accesso all’energia, mentre il 39% non ha accesso ai servizi energetici moderni.
Solare, in Bangladesh è l’unica fonte di energia per milioni di persone
Il Bangladesh è una delle nazioni più povere del mondo, e di conseguenza non ha dei servizi essenziali come l’energia elettrica. Si calcola che oltre 80 milioni di abitanti non siano raggiunti dall’elettricità, ma questa situazione è destinata a cambiare grazie alle rinnovabili. Un’iniziativa della banca etica Grameen Shakthi ha infatti promosso il progetto denominato Shs (Solar Home System), cioè un sistema low cost per far arrivare l’elettricità grazie all’energia solare anche nelle aree non raggiunte dalla rete elettrica nazionale.
Il cellulare si ricarica parlando, produrre energia elettrica dalle onde sonore
Ricaricare il cellulare semplicemente parlando, ovvero ottenere energia elettrica dalle onde sonore. Una promessa che viene dalla Corea e che ha fatto in poche ore il giro del mondo, veicolata, oltre che dal consueto tam-tam del web, dal potenziale stesso della tecnologia che permette di rivoluzionare il nostro modo di rifornire di energia i dispositivi, con il miraggio delle chiacchiere tradotte in costo zero.
In un futuro non troppo lontano sarà possibile. Ne è convinto il dottor Sang-Woo Kim della South Korea’s Sungkyunkwan University che spiega come suoni e rumori presenti nell’ambiente circostante rappresentano una fonte energetica trascurata ma affatto trascurabile.
Energia pulita dal passaggio dei treni
Chi ha detto che l’energia elettrica pulita è solo quella prodotta dalle fonti rinnovabili? Molte cose possono produrre energia senza danneggiare l’ambiente e nel mondo già si mettono in pratica soluzioni ecosostenibili: in una stazione di Stoccolma ad esempio dove l’elettricità è prodotta con il calore corporeo dei passeggeri; oppure in un club in Olanda dove è il movimento delle persone che ballano a generare energia.
Oggi anche i treni potrebbero essere utilizzati per generare elettricità senza consumi, grazie al brevetto del dispositivo T-box.
Decreto fonti rinnovabili: Ministro Romani risponde al dibattito
Con il Decreto sulle fonti rinnovabili approvato dal Consiglio dei Ministri ci sarà oppure no il blocco degli investimenti, in particolare nel ramo del fotovoltaico? Ebbene, a rispondere al dibattito che si è acceso in questi ultimi giorni è stato direttamente Paolo Romani, il Ministro allo Sviluppo Economico, che al riguardo ha manifestato l’intenzione e l’impegno di incontrare le banche e le imprese interessate alle rinnovabili per fare il punto ma anche per chiarire la situazione. Ebbene, secondo il Ministro, innanzitutto, con il Decreto è stata apportata per il mercato dell’energia da fonti rinnovabili una stabilizzazione.
Questo significa che non ci sarà alcun blocco degli investimenti in quanto chi li ha già fatti, facendo entrare in esercizio gli impianti entro il 31 maggio 2011, potrà continuare a fruire delle incentivazioni del terzo conto energia. E dopo tale data?
Decreto sulle fonti rinnovabili, la parola al presidente di Esperia S.p.A. Filippo Giusto
In merito al nuovo decreto sulle fonti rinnovabili, oggetto di accese polemiche nel mondo delle associazioni di categoria e tra gli ambientalisti, ci scrive l’ingegner Filippo Giusto, presidente di Esperia S.p.A., azienda di Milano attiva nella fornitura di energia ed operativa nella Borsa Elettrica Italiana. La società solleva la spinosa questione dei falsi certificati di origine dell’energia di importazione, tema che, ricorderete, fu affrontato magistralmente in una puntata di Report di fine novembre 2010.
Giusto in questi giorni ha inviato una lettera aperta al Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ed al Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani. La falsità dei certificati, ci spiega il presidente di Esperia, consisterebbe nella dubbia garanzia con cui gli stranieri assicurano che l’elettricità importata è prodotta solo da fonti rinnovabili. Gli stessi certificati che avrebbero pesato in bolletta, negli ultimi dieci anni, per un onere di 500 milioni di euro, all’insaputa dei consumatori.
Il governo, come al solito, adotta le direttive comunitarie (in questo caso la n. 28 del 2009) con uno spirito troppo autoritario che si evidenzia nella grave omissione, rispetto al testo della direttiva, che riguarda la costituzione di un vero mercato. Tale omissione danneggia fortemente il consumatore e i produttori di energia verde.
Energia elettrica e fotovoltaico: forte crescita della produzione nazionale
Nel 2010 la produzione nazionale netta di energia elettrica da fotovoltaico è cresciuta del 136,3%. A rilevarlo è stata la società Terna, quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel dispacciamento dell’energia elettrica sul territorio nazionale. Complessivamente, rispetto al 2009, a conferma dei segnali di ripresa del ciclo economico, in Italia l’anno scorso la domanda di elettricità è cresciuta dell’1,8%.
Oltre al +136,3% della produzione nazionale netta di energia elettrica con il fotovoltaico, sono cresciuti anche l’eolico con un robusto +29,1%, mentre decisamente più contenuti, con rispettivamente un +0,3% ed un +2,8%, sono stati gli incrementi della produzione nazionale netta di energia elettrica con il geotermoelettrico ed il termoelettrico.
Risparmio energia elettrica: le imprese puntano sul mercato libero
Risparmiare sulla bolletta della luce con il mercato libero. E’ questo quello che fanno in Lombardia molte imprese che, nel passaggio al mercato libero da quello tutelato, riescono a risparmiare in media il 7%. Ma la situazione non è omogenea sul territorio se si considera che a Milano a prevalere è ancora il mercato tutelato, mentre in Province come quelle di Cremona e di Lodi si punta e si sceglie il mercato libero.
Questo è quanto, in particolare, emerge da “Il costo della fornitura di energia elettrica pagato dalle imprese lombarde“, un Rapporto elaborato e presentato dalla Camera di Commercio di Milano. Il passaggio al mercato libero può garantire vantaggi economici non solo alle società appartenenti a comparti “energivori” come la metallurgia e la chimica, ma anche ai piccoli ed ai micro-consumatori come ad esempio i piccoli commercianti e gli artigiani.
Eolico e fotovoltaico: Sardegna, lettera Associazioni al Presidente
Le Associazioni delle imprese operanti nel settore delle energie rinnovabili, ed alcune Associazioni ambientaliste, nella giornata di ieri, mercoledì 17 marzo 2010, hanno inviato una lettera ad Ugo Cappellacci, Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, e per conoscenza ai Consiglieri Regionali, a Claudio Scajola, Ministro per lo Sviluppo Economico, ed a Raffaele Fitto, il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali. La lettera inviata, in particolare, è stata sottoscritta da Aper, Anest, Greenpeace Italia, Kyoto Club, Ises Italia, Legambiente, Itabia e Fiper in merito a dei provvedimenti che la Giunta della Regione Sardegna ha adottato e che, secondo le Associazioni, rischiano seriamente di ostacolare sul territorio sardo lo sviluppo e l’espansione delle energie rinnovabili, a partire da quella generata da fonte eolica.
Con la lettera le Associazioni chiedono il ritiro di questi provvedimenti che, in particolare, prevedono l’istituzione di una apposita Agenzia che si occuperà su tutto il territorio sardo delle attività inerenti la realizzazione e la gestione degli impianti fotovoltaici.
Energia elettrica dalla fotosintesi grazie ad una cella a biocombustibile
Un team di scienziati francesi è riuscito a trasformare l’energia chimica generata dalla fotosintesi in energia elettrica attraverso lo sviluppo di una cella a biocombustibile. Questa innovativa tecnologia offre una nuova strategia per convertire l’energia solare in energia elettrica in modo ecocompatibile e rinnovabile. Inoltre, la cella a biocombustibile potrebbe avere importanti applicazioni mediche.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Analytical Chemistry.
Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. La fotosintesi è il processo attraverso il quale le piante convertono l’energia solare in energia chimica. In presenza di luce visibile, anidride carbonica (CO2) e acqua (H2O) si trasformano in glucosio e O2 nel corso di una complessa serie di reazioni chimiche. I ricercatori del Centre de Recherche Paul Pascal (CNRS) hanno sviluppato una cella a biocombustibile che funziona utilizzando i prodotti della fotosintesi (glucosio e O2) ed è costituita da due elettrodi con enzimi modificati.
Fotovoltaico nel piano strategico di Terna
Nel Piano Strategico di Terna per gli anni che vanno dal 2010 al 2014 c’è anche il fotovoltaico. In data odierna, infatti, la società che si occupa nel nostro Paese del dispacciamento dell’energia elettrica ha presentato il piano di investimenti aggiornato con risorse aggiuntive pari a ben 900 milioni di euro, con un incremento del 26% rispetto al precedente piano strategico. In particolare, per il fotovoltaico Terna nel periodo sopra citato mette sul piatto investimenti per le energie rinnovabili che superano i 300 milioni di euro, e che a regime porteranno a conseguire una redditività pari ad oltre l’80%. Per implementare i progetti per il fotovoltaico, Terna mira a valorizzare i terreni che sono adiacenti alle stazioni elettriche e che in questo momento non sono utilizzati; l’obiettivo è quello di realizzare impianti di produzione di energia fotovoltaici di piccola taglia al fine di conseguire già entro l’anno corrente una potenza complessiva cumulata pari a 100 MW.
Premio Terna: ambiente e arte per un cocktail ecosostenibile
“Energia : Umanità = Futuro : Ambiente. La proporzione per una nuova estetica”, sarà il tema su cui i partecipanti al Premio Terna dovranno esprimersi per conquistare il podio di una gara che veste di eleganza, tecnologia e rispetto per l’ambiente.
Una proporzione che ha il sapore della sostenibilità proiettata nel futuro e dove l’uomo é il soggetto principale tra tecnologia e arte. Il primo rapporto della proporzione rivela infinite soluzioni possibili dove l’energia trova il suo senso al servizio dell’umanità. Il secondo rapporto ammira l’ambiente, il cui rispetto é l’unico ponte per attraversare serenamente il futuro.
Una proporzione che si presta a infinite interpretazioni e sulla quale artisti di tutto il mondo potranno contendere i premi finali. Il concorso è diviso per la sessione italiana in 3 categorie (Terawatt, Gigawatt, Megawatt) più un Premio Online; inoltre Terna apre le porte al mondo con la categoria newyorkese (Connectivity New York).