Energia: mondo al 100% rinnovabili? E’ possibile entro il 2050 e vi spieghiamo come

di Redazione 1

Recentemente molti Paesi, a causa delle crisi del petrolio e del nucleare, stanno pensando di soddisfare il proprio fabbisogno energetico nazionale attraverso le rinnovabili. Eppure la frase che si sente ripetere spesso è che le rinnovabili non sono in grado di coprire il 100% del fabbisogno energetico di un Paese. Questo è in parte vero, ma solo per oggi. Se guardiamo la questione più a lungo termine cambia tutto.

Una società di consulenza energetica internazionale, la Ecofys, ha prodotto un rapporto dettagliato su come possiamo soddisfare quasi il 100% del fabbisogno mondiale di energia con fonti rinnovabili entro il 2050. Circa la metà dell’obiettivo verrebbe raggiunto tramite una maggiore efficienza energetica per ridurre la domanda di energia; l’altra metà si ottiene con il passaggio a fonti energetiche rinnovabili per la produzione di energia elettrica. Vediamo come.

Per raggiungere l’obiettivo del 100% di produzione di energia rinnovabile, Ecofys prevede che la domanda globale di energia nel 2050 sarà inferiore del 15% rispetto al 2005, nonostante una popolazione in crescita e lo sviluppo economico in Paesi come India e Cina. Secondo loro basterebbe che l’industria utilizzasse più materiali riciclati e a basso consumo energetico, gli edifici fossero costruiti o modificati per portare al minimo il fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffreddamento, e vi sia uno spostamento verso forme più efficienti di trasporto, ed il gioco è fatto.

Per quanto possibile, potremmo usare l’energia elettrica al posto dei combustibili solidi e liquidi; l’energia eolica, solare, biomasse e idroelettrica saranno le principali fonti di energia elettrica, con il solare ed il geotermico, con le pompe di calore, a fornire riscaldamento. Poiché le forniture di energia eolica e solare variano, le reti elettriche “intelligenti” sono state già oggi sviluppate per archiviare e trasportare più efficientemente l’energia da dove ce n’è tanta a dove scarseggia. La bioenergia (biocarburanti liquidi e biomasse solide) verrebbe usata come ultima risorsa in caso di mancanza di altre fonti energetiche rinnovabili.

Per raggiungere la produzione necessaria di energia rinnovabile, Ecofys prevede che le forniture di energia solare produrranno circa la metà dell’elettricità, la metà del riscaldamento degli edifici, ed il 15% del calore industriale e del carburante entro il 2050. Per fare ciò, basterebbe addirittura una media di crescita annua di energia solare di molto inferiore a quello che stiamo attualmente conseguendo, dunque non ci sarà nemmeno bisogno di investimenti spropositati.

La relazione rileva che il vento potrebbe soddisfare un quarto dell’elettricità mondiale entro il 2050, ai tassi di crescita attuali. Più di un terzo della produzione di calore proverrà da fonti geotermiche, e raddoppiando i tassi di crescita della produzione da questa fonte, potremmo ottenere anche il 4% del nostro fabbisogno totale di elettricità. La forza dell’acqua, che attualmente fornisce il 15% dell’elettricità globale, in ultima analisi, fornirà appena il 12% nello scenario di Ecofys.

La combustione di biomassa (ad esempio rifiuti vegetali e animali) fornirà il 60% dei combustibili e calore industriali, il 13% del calore degli edifici privati, ed il 13% del fabbisogno di elettricità. Gran parte della proposta di utilizzare la biomassa proviene da residui vegetali provenienti dall’agricoltura e dalla trasformazione dei prodotti alimentari, segatura e residui forestali e della lavorazione del legno, letame e rifiuti urbani. Tutte queste tecnologie di energia rinnovabile sono attualmente esistenti, ed è solo una questione di applicazione su una scala sufficientemente grande.

Infine lo scenario prevede che tutti i nuovi edifici dovranno prevedere l’isolamento a tenuta stagna, le pompe di calore e l’illuminazione tramite luce solare entro il 2030. Il 2-3% degli edifici esistenti dovranno essere adattati ogni anno per migliorare l’efficienza energetica, un’impresa nemmeno tanto eroica visto che la Germania sta già attuando questa politica, mentre il discorso dell’efficienza riguarderà anche i trasporti che dovranno utilizzare combustibili più efficienti come le auto elettriche, nonché l’attuazione di politiche che incentivino il maggiore utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico.

Ma come si fa a realizzare tutto questo? Ecofys fornisce una serie di strumenti da cui si può iniziare:

  1. Introdurre standard minimi di efficienza in tutto il mondo per tutti i prodotti che consumano energia, compresi gli edifici;
  2. Servirsi del risparmio energetico in ogni fase della loro progettazione;
  3. Introdurre rigorosi criteri di efficienza energetica per tutti i nuovi edifici;
  4. Introdurre una tassa sull’energia o un prezzo sulle emissioni di carbonio;
  5. Aiutare i Paesi in via di sviluppo a perseguire alternative alla combustione della biomassa inefficiente, ma fornendogli strumenti per la produzione di energia rinnovabile;
  6. Effettuare notevoli investimenti nel trasporto pubblico;
  7. Far rendere privati, aziende e comunità più consapevoli del loro consumo di energia, ed incoraggiarli ad una maggiore efficienza.

Visto che i progetti sulle cosiddette energie sporche sono falliti, forse è il caso di tentare anche questo.

Fonti rinnovabili e nuovi edifici: battuta d’arresto in Italia per la green economy
Impianti fonti rinnovabili: rischio stangata sulle bollette
Finanziamento PMI per energie rinnovabili ed efficienza energetica

[Fonte: Treehugger]

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