Expo 2015, padiglione Stati Uniti: la speranza di un’alimentazione migliore

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expo 2015 padiglione stati unitiIl padiglione degli Stati Uniti all’Expo 2015 di Milano fornisce spunti di riflessione molto interessanti: il progetto del padiglione si intitola American Food 2.0: Sustainable, Innovative, Healthful, Entrepreneurial and Delicious, ovvero Cibo Americano 2.0: sostenibile, innovativo, salutare, imprenditoriale e delizioso. Ed è noto che, a oggi, l’alimentazione americana è lontanissima dall’essere salutare e sostenibile, pertanto il padiglione tocca senza dubbio alcuni punti molto delicati del sistema America.

Il padiglione degli Stati Uniti d’America all’Expo 2015 di Milano si presenta con l’idea di fornire spunti di riflessione in merito ai grandi problemi della nutrizione che il mondo contemporaneo affronta, sempre spaccato tra alimentazione eccessiva, insalubre, per nulla sostenibile a livello ambientale, di cui paradossalmente gli Stati Uniti sono proprio l’esempio principale, e la malnutrizione, le carenze di cui si soffre in molte nazioni del globo tendenzialmente poco industrializzate.

Il padiglione degli USA all’Expo 2015 del capoluogo lombardo proporrà ai visitatori dell’esposizione un percorso dal campo alla tavola, ovvero un percorso interattivo che ripercorre il ciclo della filiera alimentare e che fornisce tutta una serie di approfondimenti e informazioni in merito, e naturalmente, essendo anche il tema generale dell’Expo 2015 Nutrire il pianeta, Energia per la vita, si parlerà anche di sostenibilità ambientale, di innovazioni per la sostenibilità, di economia e di salute.

Una sfida non da poco per gli Stati Uniti, il cui sistema alimentare è da sempre unanimemente criticato per via dell’enorme apporto di prodotti animali e di derivati: oltre a rappresentare un fattore di primissimo rilievo per l’insorgere delle cosiddette malattie del benessere (ictus, diabete, patologie correlate all’obesità in genere), si presenta come tra le meno sostenibili possibili dal punto di vista ambientale. Come è noto, infatti, l’industria della carne e dei derivati rappresenta il primo fattore al mondo per il riscaldamento globale ed è inoltre collegata alla desertificazione (azione meccanica del pascolo su ampie distese), alla deforestazione (si pensi alle enormi superfici di Foresta Amazzonica acquistate dalle multinazionali e trasformate in pascoli per il bestiame), all’inquinamento del suolo e delle acque.

Ritorniamo al titolo del progetto del padiglione degli Stati Uniti all’Expo di Milano: “Cibo Americano 2.0: sostenibile, innovativo, salutare, imprenditoriale e delizioso”. Possiamo dire che imprenditoriale l’attuale sistema industriale alimentare americano lo sia di certo, ma sotto alcuni punti di vista (salute, responsabilità ambientale) il sistema USA appare ancora lontanissimo dal muovere i giusti passi verso il cambiamento. Si spera quindi che il padiglione dell’Expo 2015 si presenti non con promesse superficiali ma come un punto di dibattito ove la responsabilità verso la salute dei cittadini e dell’ecosistema venga trattata con la giusta dovizia e importanza.

Il padiglione degli States non rinuncerà a presentare la tradizione culinaria americana, e a tal proposito è stata annunciata un’iniziativa legata a dei food trucks, dei camioncini che potranno presentare piatti e pietanze fast food muovendosi all’interno dell’area espositiva dell’Expo milanese.

Concludendo, dato che il padiglione affronterà il delicatissimo tema dell’alimentazione nel futuro del nostro pianeta, e dato che per gli Stati Uniti il problema è quanto mai scottante a livello nazionale, l’installazione si presenta particolarmente interessante.

Photo credits | Expo2015.org

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