5 falsi miti ecologici sull’alimentazione e non solo

di Redazione Commenta

pomodori

Con la presa di coscienza sui prodotti di bellezza naturali e sui cibi biologici sono esplose tante dicerie con tanta forza che, anche sugli scaffali dei supermercati (e purtroppo anche in qualche pubblicità), alcuni miti ecologici si sono moltiplicati.

Sebbene non vi siano prove per aiutarci a capire quali prodotti siano veramente eco-friendly, cerchiamo di dare un senso alle acque torbide della verità (e della menzogna) nella pubblicità. Così abbiamo raccolto i cinque più comuni pensieri sui prodotti ecologici, e cerchiamo di capire insieme quanto c’è di vero.

1. Se è “naturale”, deve essere ecologico. “Naturale” e “completamente naturale” può portare a supporre che un prodotto sia puro come la neve, ma siccome non esiste ancora un preciso regolamento sui termini di etichettatura, i commercianti sono liberi di marchiare il proprio prodotto senza timore di essere smentiti. Inoltre, i loro “cugini” come “ispirato dalla natura” e “di derivazione naturale” sono anche vaghi, fuorvianti, e in sostanza, privi di significato. Non vi fidate dunque nè delle scritte, nè tantomeno dei nomi delle aziende stesse che si fregiano del suffisso bio, natural, ecc., donandovi un falso senso di sicurezza.

2. Il cibo organico proviene dal commercio equo-solidale. Anche questa diceria non è completamente vera in quanto avere un paio di ingredienti organici non significa far parte del commercio equo e solidale. Per quanto lodevole possa essere la filiera, non bisogna confonderla con una che ha tutt’altra finalità.

3. Non ha conservanti: non dobbiamo preoccuparci di null’altro. Non così in fretta. Mentre questi onnipresenti conservanti sono tra i principali responsabili di alcuni mali (alcuni anche di tumori), non è detto che un prodotto che non li contenga sia completamente sano. Diffidate quindi dalle società che non utilizzano i conservanti, ma aprite bene gli occhi perché in genere i parabeni (i conservanti più comuni) vengono sostituiti da ftalati o altre sostanze tossiche.

4. C’è qualche sigillo di approvazione, quindi è un buon prodotto. L’attestazione di cibo organico o di origine protetta o controllata non è l’unica sicurezza per la vostra alimentazione. La proliferazione di certificazioni e marchi negli ultimi anni non ha fatto che confondere le idee con standard incomprensibili alle persone comuni. L’unica certezza che si può avere probabilmente è che il prodotto più è di origine locale, più è fresco e sano.

5. Lo possono usare anche i neonati: è un prodotto sicuro. Non è detto che sia così. Solo perché un prodotto (non solo alimentare) è orientato verso i bambini, non significa che sia stato testato in piena sicurezza. I nostri bambini sono esposti a così tanti ingredienti chimici che noi non possiamo nemmeno immaginare, tra cui anche agenti cancerogeni noti come 1,4-diossano e formaldeide. Anche una marca di fiducia può contenere un prodotto non adatto al vostro bambino, o chissà, magari anche a voi stessi.

Fonte: [Treehugger]

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