Fotovoltaico e Decreto Milleproroghe: i chiarimenti del GSE

di Redazione 9

A seguito dell’approvazione, da parte del Governo italiano, del cosiddetto “Decreto Milleproroghe“, il GSE, Gestore dei Servizi Energetici, è intervenuto con un comunicato ufficiale facendo presente come allo stato attuale, aspettando la pubblicazione del Decreto stesso sulla Gazzetta Ufficiale, le modalità di presentazione e soprattutto i termini per la comunicazione di ammissione agli incentivi vigenti rimangano invariati al prossimo 31 dicembre del 2010.

Il Gestore dei Servizi Energetici, infatti, considerando l’articolo numero 20 della bozza del Decreto Milleproroghe, apprende che le comunicazioni inerenti l’effettiva conclusione dei lavori per gli impianti fotovoltaici, entro il 31 dicembre del 2010, possano essere effettuate non entro la stessa data, ma con un mese di proroga e, quindi, entro il 31 gennaio del 2011.

Nel momento in cui il Decreto Milleproroghe sarà pubblicato, il Gestore dei Servizi Energetici, sul proprio sito Internet, provvederà a dare comunicazione tempestiva di eventuali e diverse modalità operative; nel frattempo al fine di fruire delle tariffe incentivanti vigenti così come previsto nel Decreto Ministeriale del 19 febbraio del 2007, gli operatori sono tenuti a seguire le modalità operative vigenti che prevedono la conclusione dei lavori per l’impianto fotovoltaico entro il 31 dicembre 2010, e la comunicazione redatta e  sottoscritta da un tecnico abilitato, comunque entro la stessa data.

Ricordiamo inoltre come il Governo nelle scorse settimane abbia recepito in sede di Consiglio dei Ministri la direttiva rinnovabili 28/2009/CE che, secondo quanto sostiene l’Aper, Associazione Produttori Energia da Fonti Rinnovabili, sembra dare respiro sia nel medio, sia nel lungo termine agli obiettivi ed agli impegni assunti dall’Italia in sede comunitaria da qui al 2020. In ogni caso secondo l’Associazione, che apprezza i principi base con cui è stata recepita la direttiva, occorre andare a correggere quegli elementi che risultano essere in contraddizione affinché il nostro Paese possa avere tutte le carte in regola per conseguire gli obiettivi vincolanti da qui al 2020.

Commenti (9)

  1. E’ strano che non si riesca ad avere una chiarezza su una questione tanto importante e di vasto interesse. Come tutti abbiamo rilevato che non è chiaro se il termine del 31 gennaio riguarda la presentazione dell’asseverazione (che dichiara la fine lavori al 31/12/2010) o la comunicazione stessa del completamento dei lavori. Questo modo contorto di presentare le cose insinua un dubbio che sotto c’è qualcosa di poco chiaro. Se c’era la volontà di dare una proroga bastava dire che la scadenza slittava al 31/01/2011. Chiuso.

    1. contorto è dir poco, Mario! Più che chiarire si è generata una confusione pazzesca! Poi ognuno interpreta come gli pare, è questo il rischio di poca chiarezza!

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