In arrivo un carburante per le vetture ottenuto dai rifiuti

di Redazione 14

Da diversi anni ormai la questione dello smaltimento dei rifiuti è diventata una priorità nella lista dei lavori dei governi nazionali e delle amministrazioni locali. L’emergenza rifiuti che ha interessato negli ultimi mesi la Campania dimostra quanto sia indispensabile mettere a punto tutta una serie di iniziative per migliorare la gestione dei rifiuti e sperimentare nuove tecnologie in grado di utilizzare e, dunque, smaltire, l’immondizia.

In Gran Bretagna, una delle più grandi compagnie chimiche, la INEOS, si è mossa in questa direzione ed ha annunciato di aver ideato e sperimentato un nuovo processo tecnologico che permette di trasformare i rifiuti in bioetanolo da impiegare come combustibile per le automobili.


In particolare, quella che viene definita la seconda generazione di bioetanolo viene ottenuta, tra gli altri, da rifiuti solidi urbani biodegradabili, da rifiuti organici commerciali e da residui agricoli. Si tratta di un grande passo avanti poiché, fino ad ora, il bioetanolo veniva prodotto a partire esclusivamente da colture agricole. Ora, con la nuova tecnologia, sarà possibile, ad esempio, ottenere circa 400 litri di bioetanolo da una tonnellata di rifiuti asciutti e biodegradabili. Il bioetanolo della INEOS contribuirà, inoltre, a ridurre l’inquinamento dell’aria in quanto si stima che il suo utilizzo comporterà una riduzione del 90% di gas serra rispetto alla benzina.

Il processo di produzione del bioetanolo si compone di tre fasi. Innanzitutto, i rifiuti vengono surriscaldati e convertiti in gas di sintesi. Successivamente, i gas subiscono un processo di fermentazione tramite batteri anaerobici e vengono trasformati effettivamente in etanolo grezzo. Infine, l’etanolo ottenuto viene purificato e reso combustibile pronto per essere utilizzato come carburante per le vetture.

L’azienda INEOS conta di realizzare a breve, nel giro di due anni, impianti commerciali per la produzione di bioetanolo di seconda generazione. Ad oggi, poiché in Europa non sono ancora diffusi veicoli con motori in grado di essere alimentati esclusivamente ad etanolo, il combustibile della INEOS dovrà essere miscelato con i tradizionali carburanti.

Utilizzare i rifiuti per la produzione di un nuovo combustibile potrebbe rappresentare davvero un’importante svolta poiché contribuirebbe a risolvere tre gravosi problemi: lo smaltimento dei rifiuti, la riduzione delle emissioni di gas serra e, non ultimo, la riduzione della dipendenza europea dal petrolio straniero.

Commenti (14)

  1. …Ricordo Le Scene Di Ritorno Al Futuro 1 (e 2) Dove Doc Metteva Immondizia Nell’Automobile E Questa Ne Produceva Tanta Da Viaggiare Nel Tempo 😉

    …Talvolta La Finzione Cinematografica Insegna Qualcosa Alla Realta’ Della Vita Reale!

  2. Lo sai che ci ho pensato anche io a quella scena del film mentre preparavo il pezzo? ? 🙂
    In effetti se ci pensi molte invezioni odierne erano state già pensate in passato…solo che prima non c’erano tutte le tecnologie e le conoscenze di oggi per realizzarle..

  3. Interessante. Tuttavia, se non capisco male, si possono impiegare solo rifiuti organici, che sono di per sé stessi biodegradabili. Lasciati in discarica questi comunque diventano gas infiammabili e quindi utilizzabili. In ogni caso il problema rimane: . a. per i rifiuti non biodegradabili b. in ogni caso il rifiuto riutilizzabile deve essere raccolto in maniera differenziata rispetto agli altri. Problema principale di Napoli.
    Gia’ ora dove la raccolta avviene con un minimo di criterio i risultati sono evidenti. Quindi bando al facile entusiasmo e avanti a lavorare tutti con impegno e coscienza.

  4. infatti Red, qui non si parla di miracolo ma solo di un incentivo a differenziare i rifiuti…si sa che il denaro smuove anche le pietre..
    Ovviamente il progetto se portato a termine non ha la pretesa di risolvere il problema dei rifiuti ma potrebbe apportare un buon contributo..
    Hai ragione,ognuno di noi dovrebbe passarsi una mano sulla coscienza e decidere di fare la cosa giusta..

  5. Chiara, non è rivolta rivolta a te questa polemica, ma allo stato attuale delle cose…
    ” In arrivo tanta aria fritta” su tutti i canali satellitari e via cavo (internet compresa): ogni giorno si agiunge un argomento per far parlare (almeno fosse per discutere) la gente dal barbiere o parrucchiere, e tenere la mente impegnata altrove….
    Ciao Chiara, tutto bene? Buone vacanze, se devi ancora farle…

  6. “In arrivo tanta aria fritta”… 🙂 mi piace!
    Racchiude l’essenza del problema!
    Tutto bene grazie..

  7. Si è parlato da qualche parte di efficenza energetica di questo processo?

    Non vi sembra assurdo sprecare energia per surriscaldare l’organico, quando da sempre si ricava gas dalle biomasse semplicemente aspettando un po’ di tempo?
    E poi la conversione in etanolo..

  8. Visto che si dovranno usare entrambi i carburanti, l’unico risultato, a mio avviso, sarà quello di far aumentare il prezzo di entrambi.

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