Le Maldive diventano la prima nazione ad emissioni zero

di Redazione 2

Non sono soltanto un Paradiso in Terra per la bellezza dei paesaggi. Le Maldive stanno per diventare un Paradiso anche per i principi dell’ecologia. Questo Paese, formato da 1.200 atolli e 380.000 persone, è destinato a diventare al 100% a zero emissioni entro dieci anni. Il nuovo (primo) presidente democraticamente eletto, Mohamed Nasheed ha fatto dell’ambiente la sua priorità assoluta, perché l’aumento del livello del mare minaccia di inondare la sua terra stessa.

L’anno scorso, il Presidente ha annunciato che stava cercando di acquistare un altro territorio per “traslocare” la sua popolazione in un’altra terra, a causa delle sue paure sugli effetti del cambiamento climatico. Il Paese ha già speso 30 milioni di dollari per i lavori fatti per contrastare i danni delle alluvioni attorno alla capitale, Malè. Ma l’emergenza comprende non solo quella zona, ma ben l’80% delle isole che sono soltanto ad un metro sopra il livello del mare. Ora il presidente ha annunciato piani per eliminare l’uso dei carburanti fossili, sulle isole. Il programma comprende

una nuova generazione di elettricità da fonti energetiche rinnovabili ed infrastrutture di trasmissione, con 155 grandi centrali eoliche, mezzo chilometro quadrato di pannelli solari sui tetti, ed un impianto a biomassa che brucia anche le bucce di cocco.

Auto e barche con motori diesel e gas dovrebbero essere sostituite con quelle elettriche, come accadrebbe anche nell’alimentazione di abitazioni e imprese. Il costo per tali misure sarà di circa 110 milioni di dollari all’anno, per dieci anni. Queste le parole del presidente sull’Observer:

Il livello di riscaldamento ed il relativo livello del mare potrebbe inondare le Maldive a causa del cambiamento climatico dovuto alle attività umane. Se il mondo non può salvare le Maldive oggi, potrebbe essere troppo tardi per salvare anche Londra, New York ed Hong Kong domani. In un patto così grottesco, abbiamo fatto un accordo con il diavolo del carbonio: per gli innumerevoli consumi dei combustibili fossili nella nostra vita, abbiamo scambiato la Terra che appartiene ai nostri figli. Oggi le Maldive stracceranno questo patto. Spesso la gente mi dice la cura per l’ambiente è troppo difficile, troppo costosa o troppo fastidiosa. Ammetto che installare pannelli solari e turbine a vento non è economicamente conveniente. Ma quando ho letto i rapporti scientifici da Copenaghen, so che vi è una sola scelta. Vivere ecologicamente potrebbe costare caro, ma sarebbe anche più oneroso non farlo: ci costerebbe la Terra.

Commenti (2)

  1. Peccato che i suoi sforzi saranno inutili, non è certo l’azzeramento delle emissioni da parte di 380 mila persone che elimina l’innalzamento dei mari.

    Matteo

  2. Certo Matteo,ma se non si prendono idonei provvedimenti,loro saranno tra i primi ad essere sommersi,per cui,dando l’esempio,potranno dimostrare al mondo intero che si può fare.

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