Mariana: un paese che vive di rifiuti

di Redazione 2

Sono in molti a vedere i rifiuti non come un handicap ma come un’opportunità: imprese, ecologisti, ed ora anche i Comuni. Uno in particolare, si trova in Lombardia ed ha registrate all’anagrafe appena 732 anime. Si tratta di Mariana, un piccolo paesino a pochi chilometri da Mantova, il quale ha deciso di trasformare i rifiuti nella principale fonte di reddito cittadina.

Ma come fanno? Semplice, bastano tre requisiti: lo spazio per inserire una discarica, una buona organizzazione ed un impianto a biogas. Lo spazio c’è, visto che il centro abitato, come detto, è molto piccolo, e così è possibile costruire una discarica a 3 km dalla prima casa, in modo da non far vedere nulla ai cittadini.

Una volta arrivati i rifiuti (che permettono al comune di incassare 13 euro a tonnellata, oltre un milione di euro lo scorso anno), i compattatori partono molto rapidamente, li riducono in balle in pochi minuti, tanto che, come dice il sindaco Angelo Rosa,

siamo tanto veloci che anche i gabbiani non trovano nulla da mangiare.

Questa rapidità gli permette di avere tanto spazio in discarica, ma soprattutto non far fermentare l’immondizia che crea quell’aria irrespirabile che conosciamo benissimo visto che ci è stata raccontata in tutte le salse nella cronaca di Napoli. In pratica i cittadini non si accorgono nemmeno della presenza della discarica, e così gli unici odori cattivi che arrivano, quando arrivano, sono da attribuire agli allevamenti presenti intorno al centro abitato, non di certo all’immondizia.

Infine le eco-balle vengono trasportate al vicino impianto a biogas che produce elettricità per il comune. Risultato? I cittadini non pagano tasse (Irpef sparita, l’Ici era stata eliminata anche prima della riforma voluta da Berlusconi), addirittura i genitori non pagano nemmeno la mensa scolastica e la retta alla scuola materna, e sono persino previsti degli incentivi a sposarsi e fare figli (vengono elargiti 750 euro a chi si sposa e va a vivere nel Comune, 500 euro per il primo figlio, 1000 per il secondo e per il terzo, più altri 500 euro per chi iscrive il proprio figlio alla scuola elementare del paese). Conclude il sindaco

Se non ci fosse la discarica, come Comune avremmo fatto bancarotta già quindici anni fa, eravamo rimasti solo in 596. Adesso siamo in crescita e la cosa bella è che dai paesi vicini arrivano soprattutto giovani che si vogliono sposare e mettere su casa.

Il motivo è semplice, ed è legato oltre che agli incentivi, anche al fatto di poter acquistare una villetta a poco prezzo, a 30 euro al metro quadro nelle aree già urbanizzate ed anche meno per le aree nuove. Insomma, come spiega lo stesso sindaco,

Bisogna usare la testa. Se si ragiona, anche i problemi più gravi si risolvono. Ci vogliono programmazione e consenso.

E speriamo che il modello Mariana sia esportato anche nel resto d’Italia.

[Fonte: Repubblica]

Commenti (2)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.