Puglia, processo Ilva resta a Taranto, sequestrato biostabilizzatore di Poggiardo

Due notizie di rilievo dalla Puglia: il processo all’Ilva di Taranto per le emissioni inquinanti dello stabilimento siderurgico resterà nel capoluogo di provincia pugliese, come stabilito di recente dalla Corte di Cassazione che ha respinto l’istanza di trasferimento avanzata da diversi imputati (tra cui diversi esponenti della famiglia Riva. Inoltre è stato disposto il sequestro preventivo del biostabilizzatore di rifiuti di Poggiardo a causa delle esalazioni nocive per la salute dei cittadini.

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Falcognana, arriva la prima relazione della Finanza sulla discarica

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La Guardia di Finanza ha fornito una prima relazione sulle indagini promosse dai cittadini del Municipio IX per far luce sul sito di Falcognana, dove dovrebbe sorgere la nuova discarica di Roma, dopo la chiusura ormai imminente di Malagrotta. Le indagini sulla società Ecofer, la cui reale competenza sulla gestione del sito è l’oggetto delle ricerche delle Fiamme gialle, hanno portato a dei primi risultati, ma per approfondire l’argomento delle fiduciarie e dei firmatari dei permessi, occorre l’intervento della Procura.

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Discarica di Falcognana, zona franca o zona di proprietà?

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Dopo i sit-in, le manifestazioni e gli incontri con la stampa per l’apertura della discarica “temporanea” di Falcognana, i cittadini del Municipio IX sono riusciti a far sentire la loro e le indagini richieste per accertare la trasparenza nella scelta del sito, per la nomina della Società di gestione dello smaltimento dei rifiuti “inodori” nella discarica che dovrebbe sorgere lungo l’Ardeatina, a pochi km dal Divino Amore per accogliere la spazzatura dei romani, e per conoscere i nomi dei firmatari delle delibere all’intero iter della vicenda,

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Discarica di Falcognana, al via le indagini della Procura sull’Ecofer

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Dopo le proteste e i sit-in della popolazione sull’apertura della nuova discarica di Falcognana, sull’Ardeatina, interviene la Procura per indagare sulla società Ecofer a cui verrà dato in gestione il sito, a cui fa capo l’intervento parallelo della Guardia di Finanza, voluto dal prefetto Pecoraro. Le indagini sono state promosse dai comitati cittadini dopo aver fatto ricorso al Tar e alla Corte dei Conti. La procura è interpellata per fare chiarezza sulle reali competenze dell’Ecofer, a partire dalle procudure seguite per l’individuazione della società, le autorizzazioni rilasciate per la gestione della discarica che accoglierà i rifiuti della Capitale.

Discarica di Falcognana, manifestazioni e sit-in, Zingaretti contestato

SYRIA-CONFLICTDiscarica di Falcognana, manifestazioni e sit-in continuano a essere organizzati contro le scelte della regione, e il presidente Zingaretti viene contestato: davanti alla Regione Lazio, ieri, moltissimi striscioni da parte dei comitati contro la discarica, tra gli altri “Zingaretti Vergogna”, “Al Divino non se passa”.

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Rifiuti, al vaglio le ipotesi del post Malagrotta

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Si sta svolgendo in queste ore la manifestazione dei cittadini di Selvotta e domani il corteo partirà da un’altra zona del IX municipio di Roma Capitale. Il motivo? A Roma nessuno vuole la discarica “provvisoria” per la chiusura ormai imminente di Malagrotta. Nessuno tranne le autorità che non sanno come altro fare per sostituire l’ormai inutilizzabile sito di Malagrotta.

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Rifiuti, al via Piano nazionale per le emergenze

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La priorità per l’ambiente in Italia è un piano nazionale per la gestione dei rifiuti. A dirlo è Fise Assoambiente, l’Associazione di Confindustria  che rappresenta le aziende private che si occupano di rifiuti nel nostro Paese. Come ribadisce Assoambiente, occorre definire un piano nazionale dei rifiuti per prevenire le situazioni d’emergenza che, dopo le direttive europee, in Italia sono molte: a breve peraltro verrà chiusa la discarica romana di Malagrotta e l’emergenza rifiuti tornerà ad essere uno dei problemi principali della Capitale.

rifiuti tares orlando legambiente

Rifiuti, Orlando e Legambiente chiedono di modificare la Tares

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Si torna a parlare di rifiuti e di discariche all’indomani di due importanti appuntamenti per i cittadini: la pubblicazione del rapporto annuale di Comieco sulla raccolta differenziata della carta e del cartone in Italia, e la premiazione dei Comuni Ricicloni promossa da Legambiente per sensibilizzare, e scoprire, quali sono i Comuni del Bel Paese che mettono in atto una virtuosa gestione dei rifiuti. In entrambi i casi il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando era intervenuto con dichiarazioni in favore di una riduzione dei rifiuti e di una promozione della raccolta differenziata volta al riciclaggio dei materiali, al recupero di energia e alla diminuzione dell’uso della discarica.

Comuni ricicloni 2013 legambiente

Comuni ricicloni 2013, vince Ponte nelle Alpi (Belluno)

Comuni ricicloni 2013 legambiente

E’ Ponte nelle Alpi il Comune Riciclone 2013 per eccellenza. Il comune della provincia di Belluno, che da quattro anni consecutivi raggiunge ottimi risultati, anche quest’anno si è distinto per la gestione dei rifiuti, per la raccolta differenziata, il riciclaggio e anche per l’acquisto di beni opere e servizi che hanno saputo valorizzare i materiali recuperati dalla raccolta differenziata. L’Italia vista da Legambiente è fatta di 330 comuni rifiuti-free in cui circa il 90% dei rifiuti vengono differenziati; e di altri comuni, Roma compresa,

che ancora non si sono accorti che il mondo è cambiato e continuano a riempire cassonetti e discariche.

No ai test su animali per la pericolosità dei rifiuti, l’appello Enpa e Lav

no test animaliStop ai test su animali per la pericolosità dei rifiuti, questo l’appello lancio dall’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali e dalla Lav, la Lega AntiVivisezione. Dopo la lunga battaglia infine vittoriosa, in Europa, per bandire i test cosmetici, ora le associazioni puntano a fermare i test per determinare la pericolosità dei rifiuti per le discariche.

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Discariche, l’Italia rischia 100 milioni di multa dall’UE

discariche italia multa ueLa gestione dei rifiuti in Italia è insostenibile. Per questo ora rischiamo oltre 100 milioni di euro di multa da parte dell’Unione Europea. Una multa che dovrebbero pagare quelle decine di amministratori locali e soprattutto nazionali che per anni hanno limitato la progressione della raccolta differenziata o di altre forme di smaltimento ed hanno invece preferito buttare tutto in discarica. L’Italia si conferma così, non solo per il problema rifiuti, la maglia nera dell’Europa.

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Ecologia, la Sindrome Nimby: cosa è e come si cura

sindrome nimby

Con il termine Nimby si sintetizza l’acronimo inglese “Non In My Back Yard” ossia “Non nel mio cortile” e con tale espressione si indica un atteggiamento molto diffuso soprattutto in Italia che non vuole la costruzione di opere di interesse pubblico nei pressi della propria città. Con la sindrome Nimby si vogliono in sostanza indicare tutte quelle proteste contro la costruzione di grandi vie di comunicazione, o termovalorizzatori, o discariche, ma anche centrali elettriche perché si temono gli effetti negativi e l’inquinamento che possono da essi generare.

inghilterra riserva naturale discarica

Inghilterra, riserva naturale aperta su una discarica

inghilterra riserva naturale discaricaÈ molto complicato, e soprattutto costoso, smaltire correttamente una discarica dismessa. In Inghilterra hanno preferito riciclarla nella maniera più ecologica possibile: costruendoci sopra una riserva naturale. Si tratta del Thurrock Thameside nature park, un’ex discarica che raccoglieva fino a qualche anno fa i rifiuti di 6 quartieri di Londra, e che oggi ospita 48 ettari di erba, rovi, arbusti, barbagianni, lepri, ballerine gialle orchidee e chissà quante altre specie di flora e fauna.

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Rifiuti, l’Italia utilizza ancora troppo la discarica

rifiuti italia discaricaIl dramma che si sta vivendo in questi ultimi tempi in alcune città come Palermo, Napoli e di recente anche in alcune zone intorno alla Capitale, hanno riportato al centro del dibattito politico la questione dei rifiuti. Anche se ultimamente la gestione di questo problema sta senza dubbio migliorando (quasi tutti i Comuni hanno un serio piano di riciclaggio), ancora non stiamo facendo abbastanza. Come sottolinea Eurostat infatti, fino al 2011, ultimo anno in cui abbiamo i dati completi, abbiamo riciclato ancora troppo poco e gettato ancora troppi rifiuti in discarica.