Nucleare Italia, le cinque condizioni di Veronesi

di Redazione 4

Non si attenua il dibattito sul ritorno al nucleare in Italia. Le ultime news riguardano una lettera inviata al Corriere della Sera dal senatore Pd Umberto Veronesi, oncologo di rinomata fama, con oggetto la sua nomina a Presidente dell’Agenzia per la sicurezza Nucleare.

La Prestigiacomo ha parlato di scelta bipartisan, sollevando il malcontento del Pd, contrario al ritorno all’atomo, malgrado un membro così di spicco del partito si sia schierato a favore, con quello che potrebbe sembrare, a tutti gli effetti, un salto dall’altra parte della barricata. Ci ha pensato lo stesso Veronesi a chiarire la sua posizione in merito, esponendo le cinque condizioni e convinzioni per un suo sì a ricoprire la carica:

  1. Dimettersi dal Senato, per via dell’impossibilità di conciliare attività scientifica, agenzia, e lavori in Parlamento.
  2. La garanzia che il ritorno al nucleare sia basato su un piano tecnologicamente avanzato, economicamente sostenibile, e professionalmente gestito da figure di alto profilo scientifico e non selezionate in base a logiche di partito.
  3. Occuparsi della salute della popolazione in primis.
  4. La convinzione che il nucleare sia un bene per il Paese.
  5. La nomina non cambierà il suo pensiero ed il suo impegno sociale. “Il mio contributo alla vita dei cittadini e al Paese, sono convinto sia, in questo momento, accettare un ruolo di tutela della Salute nell’ambito di una scelta nucleare comunque già presa dall’attuale governo”.

[Fonte: Agi]
[Foto: © Roberto Monaldo/LaPresse]

Commenti (4)

  1. IL SIGNOR VERONESI MI DEVE PRECISARE QUANTI SENI A RESECATO CHE NON AVESSERO TRACCE DI REDIAZIONI NUCLESRI O SIMILI. IL FATTO DI DOVER SOPPORTARE IL MERCATO NELLE PROPRIE CONVINZIONI. DEL FAUTORE DEL REFERENDUN IN CUI NOI ITALIANI ABBIAMO BOLLATO IL NUCLEARE, GRAZIE A CHICCO TESTA RUFFIANO DEL TEMPO CHE VIVIAMO. MA MAI MI SAREI ASPETATTO TALE TALE COMPORTAMENTO DA PARTE DI UNA PERSONA CHE NOI POPOLO ERAVAMO QUASI ABITUATI A VENERARE.NELLA MIA FAMIGLIA ALMENO QUATTRO DONNE SONO STATE VITTIME DELLA SUA SCENZA CHE NON CAPISCO PIU’ QUALE SIA MAI STATA..

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