Il dissesto idrogeologico si previene on line con Empower

di Redazione 2

Il rischio idrogeologico è elevato per il 70% dei comuni italiani ma il Governo, spiega Legambiente, continua fare tagli alla prevenzione, togliendo fondi sia per la programmazione degli insediamenti umani secondo le buone pratiche pianificatorie urbanistico-paesaggistiche che per la messa in sicurezza ed il restauro ambientale degli insediamenti a rischio, come per gli interventi di delocalizzazione di abitanti e fabbricati dalle aree a rischio e per quelli utili ad una corretta manutenzione delle sponde ed alla redazione di piani di emergenza.

Più si piangono i disastri annunciati, maggiore è la consapevolezza della loro evitabilità e meno si fa per cambiare le cose. Angelo Gentili (segretario nazionale Legambiente) 
afferma che

Prevenire e monitorare la nostra rete idrogeologica è una condizione fondamentale per ridurre i danni e limitare i disastri che stanno distruggendo l’Italia. Solo monitoraggio e manutenzione, in una parola prevenzione, garantiscono la sicurezza dai pericoli del dissesto idrogeologico.


Dalle immagini degli sfollati di Massa e da questa consapevolezza riparte la campagna nazionale di Legambiente per la prevenzione e il monitoraggio dei fiumi italiani.
In collaborazione col Dipartimento della Protezione Civile, l’associazione ambientalista tenta di sfruttare al meglio l’attenzione pubblica e mediatica, altissima in questi giorni, esortando a non attendere più i rimorsi del post tragedia ma a partecipare attivamente a scongiurare il ripetersi di tali disastri annunciati. Come? Firmando la petizione on line Empower.

Empower è un progetto cofinanziato e promosso dalla Commissione europea per permettere ai cittadini di esprimersi sulle tematiche ambientali e di segnalare le buone pratiche e denunciare quelle cattive. I cittadini sono chiamati a costituirsi in una sorta di osservatorio nazionale collettivo sul rischio idrogeologico. Una volta raggiunto un certo volume di contatti, di informazioni e di firme il tutto verrà presentato dai rappresentanti dell’iniziativa (di Legambiente e di Ansa) al Parlamento italiano ed al Parlamento europeo.

[Fonte: Ansa.it]

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