Rifiuti pericolosi, WWF: “Proroga SISTRI apre Far West delle scorie in Italia”

di Redazione 3

Tempo fa, quando parlammo del SISTRI, alcuni nostri lettori che operavano nel settore industriale e del trasporto, ci scrissero che il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti gli stava procurando non poche noie, disagi e confusione per via dei ritardi, della poca chiarezza e dell’organizzazione logistica carente e ancora poco funzionale.

Oggi a lamentarsi con il Ministro dell’Ambiente, l’Onorevole Stefania Prestigiacomo, è il WWF Italia che intravede un periodo nero per la sicurezza ambientale del nostro Paese, già gravemente compromessa, proprio a causa del SISTRI o meglio della proroga all’operatività che di fatto, sospendendo fino a giugno le sanzioni per le violazioni del trasporto delle scorie, apre un vero e proprio Far West dei rifiuti pericolosi nella penisola.

L’associazione ambientalista, in una lettera aperta alla Prestigiacomo, chiede pertanto che le sanzioni vengano immediatamente ripristinate.
Il WWF sottolinea come la situazione sul fronte trasporto dei rifiuti si sia fatta pericolosa in Italia sin dal 28 dicembre scorso, da quando

sono state sospese le sanzioni per chi trasporta rifiuti industriali pericolosi e non, almeno fino alla fine di maggio.

Stefano Leoni, presidente del WWF Italia, chiama in causa il parere autorevole a riguardo di Gianfranco Amendola, Procuratore capo di Civitavecchia, che ha avvertito che è proprio

“dall’operatività del sistema Sistri che dipende l’entrata in vigore del nuovo sistema sul controllo e sulla tracciabilità dei rifiuti previsto dagli art. 16, c. 1 e 39, c. 2 del Dlgs n. 205/2010”.

Per effetto del Dm citato, prosegue Leoni, per cinque mesi, dalla fine di dicembre 2010 alla fine di maggio 2011 il trasporto dei rifiuti industriali, pericolosi e non pericolosi, può avvenire senza controlli e, soprattutto, senza incorrere in alcun tipo di sanzione, nel caso di violazioni.

Per il WWF occorre una norma urgente, magari da inserire in un decreto in fase di conversione come ad esempio il cd milleproroghe, per ripristinare immediatamente le sanzioni.

E’ altrettanto necessario che sia stabilito e sia in vigore un sistema di sanzioni certo e chiaro, anche per prevenire quella gestione scorretta del ciclo dei rifiuti che favorisce gli interessi di gruppi di criminalità organizzata, come sottolineato anche dal Parlamento europeo nella risoluzione approvata la scorsa settimana, conclude l’associazione.

Commenti (3)

  1. Sistri, qualche notizia interessante a riguardo (in lingua inglese anche per oltre confine)

    http://www.youimpresa.it/video/monitor/cross-border-transport-waste

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.