Lo scandalo carne di cavallo e le farine della mucca pazza, cresce la preoccupazione

di Redazione 1

Lo scandalo della carne di cavallo continua a espandersi e cresce la preoccupazione dei cittadini italiani ed europei per la carenza di controlli sui prodotti alimentari. Nel frattempo stanno per tornare le farine animali responsabili della mucca pazza: l’UE assicura maggiori controlli, ma tra la gente cresce la preoccupazione.

Lo scandalo carne di cavallo cresce e continua a restare sotto i riflettori. Meno in luce la notizia di alcuni giorni fa della conferma da parte dell’Europa della rimozione del divieto sull’utilizzo delle farine derivate da carcasse animali da utilizzare come foraggio per altri animali, le famigerate farine responsabili della mucca pazza. Va da sé che i cittadini maggiormente preoccupati per le carenze dimostrate in tutta Europa dalle autorità che dovrebbero vigilare ed effettuare controlli sui prodotti alimentari si chiedono: possiamo fidarci delle dichiarazioni UE? I controlli sulle farine animali saranno davvero così rigidi? Se nemmeno sui prodotti destinati al consumo umano si vigila bene, come si vigilerà su quelli destinati al consumo di altri animali?

Lo scandalo della carne di cavallo è lo scandalo del momento, ma non è certo l’unico che apre alla preoccupazione sulla sofisticazione alimentare a livello italiano ed europeo. Le farine animali torneranno a essere utilizzate per i pesci prima, per maiali e pollame poi. L’UE ha ricevuto una grande quantità di critiche per la grande pericolosità di questa scelta: basterà non dare i mangimi incriminati alle mucche affinché simili morbi non si generino in altri animali? L’Europa glissa e se la cava sostanzialmente con una promessa di controlli più rigorosi sulle farine derivate dalla triturazione e la polverizzazione di resti di altri animali. (Aggiungendo una discutibile assicurazione: non ci sarà cannibalismo, ai maiali non verranno dati da mangiare resti di altri maiali, ma vi sono fortissimi dubbi che questa considerazione abbia valore in merito ai rischi di nuovi morbi e malattie).

La domanda quindi sembra essere: possiamo fidarci delle autorità europee riguardo ai maggiori controlli? Sempre ricordando che ammesso che siano fatti alla perfezione diversi esperti non escludono comunque vari rischi, noi non non diremo né che dobbiamo fidarci né che non dobbiamo fidarci, ma crediamo che siano argomenti su cui è bene interrogarsi.

Photo credits | law keven su Flickr

Commenti (1)

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