Scosse di terremoto a Modena, scuole e ospedale evacuati. 3 vittime e nuovi crolli

di Redazione 2

scosse terremoto modena

Da soli non ce la faremo

Comincia a farsi sentire il disagio, la paura. Dopo 9 giorni di scosse di terremoto la provincia di Modena è in crisi. 7 le vittime, a cui se ne aggiungono almeno altre 3 tra cui un operaio finito sotto le macerie di un edificio in via Perossaro, a San Felice. Il primo cittadino ha dato l’allerta e ha fatto evacuare le scuole chiuse a tempo indeterminato, l’0spedale della città, seguito dalle amministrazioni comunali di Padova e di altri distretti della Lombardia dove, in via precauzionale, le scuole sono state chiuse.

Gli sfollati della provincia di Modena accolti nei campi allestiti dalla Protezione civile sono circa 1.600 a cui si aggiungono oltre 400 che chiedono ricovero, mentre sono 2.000 le persone che dormono in auto o in tende montate nei parchi o nei giardini perché le loro case sono inagibili. La scossa di terremoto registrata questa mattina attorno alle 9 “fa parte della sequenza in atto” informano gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). I danni maggiori si registrano a Finale Emilia e San Felice sul Panaro dove sono stati registrati nuovi crolli, e Mirandola, una cittadina di 25mila abitanti epicentro del sisma. Qui non si sono registrate vittime, ma fortunatamente solo feriti leggeri, eppure come dichiara il sindaco Maino Benatti “la città è in ginocchio”. La rete produttiva, il distretto biomedicale, primo in Italia per innovazione e ricerca, avranno grosse difficoltà a risollevarsi se non interviene un aiuto da parte del governo. I danni in cifre riguardano il 70% dell’intera filiera, per un giro d’affari di almeno 800 milioni di euro per danni subiti, più o meno gravi, compresi crolli e lesioni dei reparti produttivi.

La scossa di terremoto è stata registrata in tutto il Nord Italia: in Valle d’Aosta dove sono stati evacuati gli uffici del palazzo regionale; in Trentino; in Veneto cellulari e centraline telefoniche sono in tilt; a Genova nel Golfo del Tigullio i cittadini sono scesi in strada e le scuole evacuate dagli insegnati per precauzione. Anche nelle Marche si è sentita la scossa di terremoto e le scuole sono state evacuate per precauzione.

[Fonti: La Repubblica; Ansa]

[Foto: IREA Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente]

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