Olimpiadi di Rio de Janeiro, nasce parco sostenibile da oltre 90 mila mq

In vista dei grandi impegni dei prossimi anni (i mondiali di calcio nel 2014 e le olimpiadi nel 2016) Rio de Janeiro lavora sull’ammodernamento e il miglioramento del proprio ambiente urbano. Tra le più grandi e migliori iniziative troviamo la creazione del Madureira Park, un gigantesco parco sostenibile di oltre 90 mila mq in uno dei quartieri degradati della metropoli brasiliana.

Zanzare geneticamente modificate contro malattia tropicale

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Il Brasile sta avviando una produzione massiccia, circa 4 milioni di esemplari maschi a settimana, di zanzare geneticamente modificate per combattere una delle malattie tropicali più gravi e mortali, la dengue. Scopriamo come agiscono le cosiddette zanzare killer e quali sono i veri responsabili del contagio nell’uomo.

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Energia dalle carceri, un modo per ridurre la pena lavorando per la società

energia carceri ridurre pena lavorare societàUna buona idea proveniente dal Brasile potrebbe rivedere il metodo di utilizzo dei carcerati anche qui da noi in Italia. Mentre nelle nostre carceri le persone vengono abbandonate a loro stesse, ed i servizi sociali sono comunque molto limitati, nel Paese sudamericano hanno inventato un metodo che fa bene a tutti, compresa quella società che è stata “ferita” dal delitto che hanno compiuto gli ospiti delle patrie galere: produrre elettricità.

deforestazione presidente Brasile perdona distruttori foresta amazzonica

Deforestazione, il presidente del Brasile perdona i distruttori dell’Amazzonia

deforestazione presidente Brasile perdona distruttori amazzoniaDa anni i vari Governi brasiliani che si sono succeduti hanno lottato strenuamente contro la deforestazione illegale del più grande polmone della Terra, la foresta Amazzonica. Ora però che finalmente stava per entrare in vigore una legislazione dura, il presidente Dilma Rousseff ha deciso di alleggerirla un po’. In questo modo tutti gli sforzi che si fanno per proteggere l’area del Rio delle Amazzoni in cui non si può quasi più tagliare nemmeno un albero legalmente, ma dove tutto viene fatto ormai illegalmente, vengono vanificati.

Biodiversità: una delle savane più ricche al mondo distrutta per farci colture di soia

Al peggio non c’è mai fine. In Brasile esiste un’area che sembra uno scrigno del tesoro. Si chiama Cerrado, è la più grande savana tropicale che da sola contiene il 5% della biodiversità di tutto il mondo. E sta per essere distrutta. Anzi, questo processo è già iniziato. Il motivo è la coltivazione di una monocultura di soia che dovrà rifornire i supermercati britannici, la quale viene soprannominata, quasi a sfregio, “soia sostenibile”. Purtroppo di sostenibile non ha un bel niente.

Marea nera in Brasile, a causarla ora è la Chevron

Non riusciremo mai a liberarci delle maree nere, almeno finché continueremo ad estrarre petrolio in così grande quantità. Ma questo è ciò che accade nel mondo, e a noi non resta che raccontarvelo. A diverse migliaia di chilometri da noi, al largo delle coste del Brasile, si sta consumando un’altra tragedia, una marea nera causata dalla compagnia petrolifera Chevron.

Amazzonia, ucciso l’ottavo ambientalista per le proteste anti-deforestazione

A qualche migliaio di chilometri da noi, in Sudamerica, si sta combattendo una guerra senza che il mondo ne sappia nulla. Ci troviamo in Brasile in uno dei polmoni del pianeta, la foresta Amazzonica, che il Governo afferma di voler difendere, ma solo a parole. Da tempo infatti è in atto una deforestazione selvaggia che va al di fuori delle leggi e che però non sta bene alle popolazioni locali che protestano e, a volte, hanno la peggio.

Rifiuti e Green Art, come valorizzare la discarica più grande del mondo

Se a Napoli i rifiuti sono un problema, serio e da affrontare al più presto, in Brasile dove si trova la discarica più grande del mondo, possono essere un tesoro. Ma solo se un grande artista come Vik Muniz ci mette mano.
L’artista di origini brasiliane ma newyorchese di adozione, ha trascorso tre anni nella discarica di Jardim Gramacho, nella periferia di Rio de Janeiro e ha creato delle opere d’arte utilizzando i rifiuti.

La sua esperienza dal 23 novembre è anche un film-documentario, Waste Land presentato dal regista Lucy Walker alla rassegna Lo schermo dell’arte di Firenze. Il documentario, già premiato ai Festival di Sundance e a quello di Berlino 2010, è già un cult perché l’artista brasiliano è riuscito a dare un valore estetico ed artistico anche ai rifiuti, e a dar voce agli abitanti della discarica. Si, perché nella discarica di Rio vivono cibandosi dei rifiuti e cercando il riciclabile, il vendibile, poveri ed emarginati, chiamati catadores de rua. L’artista con il loro aiuto ha realizzato sculture e ritratti fatti di rifiuti.

Deforestazione, multa record in Brasile

Il Comune di Sao Félix do Xingu, nello Stato del Parà in Brasile, è stato ritenuto responsabile della distruzione di oltre 19.000 km quadrati di foresta dell’Amazzonia, un’area vasta quanto la regione Puglia, e multato per 12,3 milioni di real, che corrispondono circa a 5,2 milioni di euro. Una cifra record per l’ambiente nello Stato del Brasile.

E’ la prima volta che un ente territoriale viene riconosciuto responsabile con l’accusa di deforestazione, ma gli avvenimenti degli ultimi mesi che si sono verificati nel Comune di Sao Félix hanno suscitato l’interesse, e hanno dato via all’indagine dell’Ibama, l’Ente ambientale del Brasile, e dello Stato del Parà.

Amazzonia, il nuovo allarme è la carenza d’acqua

L’Amazzonia sembra diventato un posto maledetto. Dopo anni di distruzione delle foreste, che per ora sembra calare, un nuovo allarme si staglia all’orizzonte: la mancanza d’acqua. In quasi tutte le aree del polmone del mondo, diversi tratti dei fiumi più importanti e dei loro affluenti si sono prosciugati quasi del tutto, riducendo i corsi d’acqua ad una vasta pianura di argilla e fango.

Per alcune persone che vivono e lavorano in questa parte del mondo, la vita sta diventando impossibile a causa della peggiore siccità degli ultimi anni. Si stima che oltre 62 mila famiglie siano state colpite dalla mancanza di precipitazioni, con oltre la metà dei comuni della regione che hanno adottato lo stato d’emergenza. E, sulla scia di un recente rapporto sulla siccità globale prevedibile a causa del cambiamento climatico, non si può che chiedersi se tali scenari diventeranno più frequenti qui e altrove.

Deforestazione in Amazzonia, -16% dall’estate 2009

Secondo i dati preliminari elaborati dalla ONG brasiliana Imazon, la deforestazione nell’Amazzonia è calata del 16% negli ultimi dodici mesi. Una buona notizia, ma non ancora sufficiente a cantar vittoria, visto che 1.488 chilometri quadrati di foresta sono stati ugualmente cancellati. Questi corrispondono all’abbattimento di alberi per un ammontare di emissioni pari a 95,6 milioni di tonnellate di CO2 emesse nell’atmosfera che, secondo i calcoli di Mongabay, corrispondono all’incirca alle emissioni annuali della Grecia.

Per capire meglio queste statistiche, basti pensare che l’area di alberi che ogni anno vengono tagliati corrisponde all’incirca ad una superficie di poco più grande della città di Roma. Per non parlare del degrado delle foreste (terreni non completamente rasi al suolo, ma lo stesso gravemente colpiti) che nello stesso periodo di riferimento è purtroppo risultato simile ai dati dell’anno precedente.