Rafforzare gli impegni assunti nel COP15 all’inizio di questo mese. E’ questo ciò che il Presidente brasiliano Lula ha deciso tramite un decreto legge che richiede alla sua nazione di ridurre le emissioni di gas ad effetto serra del 39% entro il 2020. Nonostante l’azione coraggiosa fatta dal Brasile per ridurre le emissioni, che è tra le più ambiziose, tre importanti disposizioni del progetto di legge non hanno fatto piacere ai gruppi ambientalisti. Ma a differenza dei risultati del COP15, la nuova legge brasiliana offre un esempio da seguire per le altre nazioni.
Il disegno di legge, che è stato approvato dal Senato, conteneva regole rigorose in materia di industrie per garantire la riduzione delle emissioni entro l’obiettivo, ivi compreso l’obbligo che i combustibili fossili fossero gradualmente abbandonati, sostituiti da altre fonti di energia. Nel firmare il disegno di legge in legge, Lula ha posto il veto su tre delle disposizioni più avanzate al suo interno, una delle quali era la graduale eliminazione dei combustibili fossili.