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OGM, Greenpeace: Monsanto rinuncia alle coltivazioni in Europa

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Il colosso mondiale Monsanto ha dichiarato che nei prossimi mesi rinuncerà a quasi tutte le richieste per coltivazioni di organismi geneticamente modificati in Europa a causa della “avversione dei cittadini verso queste colture”. A dare la buona notizia è Greenpeace, da tempo impegnata a fermare le coltivazioni di OGM con la Campagna Agricoltura Sostenibile, che tuttavia evidenzia come la società statunitense cercherà di vendere anche in futuro il suo “controverso” mais MON810 in Europa…

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OGM, l’Asia blocca l’import di grano dall’America

ogm asia import grano usaLa scorsa settimana vi riportavamo della scoperta negli Stati Uniti del contagio dei semi OGM in campi non-OGM. Questa rilevazione apre uno scenario nuovo e potenzialmente tragico per gli USA dato che in quasi nessuna parte del mondo sono autorizzati questo tipo di prodotti. Ed essendo gli Stati Uniti tra i maggiori esportatori di grano, oltre che di altre colture, c’è il rischio di vedere la loro economia in ginocchio. Molti Paesi europei, tra i quali l’Italia, stanno pensando di bloccare momentaneamente l’import di questi prodotti. Quelli asiatici invece ci hanno messo molto meno: l’hanno già fatto.

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OGM, la protesta sbarca anche negli Stati Uniti

ogm protesta stati unitiLì dove è nato, l’OGM potrebbe morire. La scienza degli organismi geneticamente modificati aveva trovato soltanto negli Stati Uniti un terreno fertile dove poter progredire. L’Europa ha da tempo detto no, l’Africa non se li può permettere e forse soltanto l’Asia, ed in particolare la Cina, potrebbe rimanere l’ultimo baluardo. Ciò che conta però è che i cittadini statunitensi, che non hanno mai visto di buon occhio gli OGM, ora sono insorti.

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Zanzare geneticamente modificate contro malattia tropicale

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Il Brasile sta avviando una produzione massiccia, circa 4 milioni di esemplari maschi a settimana, di zanzare geneticamente modificate per combattere una delle malattie tropicali più gravi e mortali, la dengue. Scopriamo come agiscono le cosiddette zanzare killer e quali sono i veri responsabili del contagio nell’uomo.

Ogm, Clini riapre al dialogo in Italia

Il discorso sugli Ogm in Italia finora non era quasi mai nemmeno arrivato, impanatosi a Bruxelles dove i Ministri del’Ambiente dei 27 Paesi l’avevano bloccato. Ma ora qualcosa si muove. Proprio il ministro italiano Clini, insieme ad alcuni suoi colleghi, ha riaperto il dialogo proprio in sede di Commissione Europea.

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OGM: l’on. Cenni chiede chiarezza al Governo

Sulla questione OGM (Organismi Geneticamente Modificati) siamo quasi tutti d’accordo, sia cittadini che politici: sono pericolosi, non sicuri, ed è meglio starne alla larga. Persino le due fazioni più litigiose d’Italia, Centrodestra e Centrosinistra, hanno trovato un punto di convergenza nel dire no alle colture OGM, eppure, forse perché preso da altre vicende che, per questioni personali, hanno la priorità, il Governo continua a rimandare il discorso su una legislazione seria e precisa sulla vicenda.

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Per cena pollo OGM alla diossina

In questi giorni si è parlato del pollo OGM modificato geneticamente dai ricercatori dell’Università di Cambridge ed Edimburgo per resistere all’influenza aviaria, e ovviamente lo si è immediatamente associato ad una maggiore sicurezza per la salute dei consumatori. D’altra parte è quello che avviene istintivamente quando ci presentano prodotti prima a rischio, poi ritoccati in chiave innocua.

Greenpeace, però, non ci sta e contesta quello che definisce l’ennesimo lancio sensazionalistico del mondo biotech con dichiarazioni molto forti, che contrastano con il generale entusiasmo che era seguito ad una all’apparenza buona notizia come il pollo transgenico no aviaria.

OGM (Organismo Geneticamente Modificato)

OGM

OGM è l’acronimo di Organismo Geneticamente Modificato, ossia un essere vivente il cui patrimonio genetico è stato modificato dall’uomo con tecniche di ingegneria genetica, stabilite dalla Direttiva europea 2001/18/CE in:

  • tecniche di ricombinazione del patrimonio genetico che comportano la formazione di nuove combinazioni di molecole di DNA, RNA, o loro derivati, attraverso l’uso di un vettore di molecole; nonché il loro inserimento in un organismo ospite;
  • tecniche che comportano l’inserimento diretto in un organismo di materiale genetico preparato al suo esterno;
  • tecniche di ibridazione o fusione cellulare per la costruzione di cellule vive con nuove combinazioni di materiale genetico.

Il primo OGM fu ottenuto nel 1973 da due ricercatori americani che riuscirono a clonare un gene di rana all’interno di un batterio, l’Escherichia coli, per dimostrare che era possibile trasferire materiale genetico da un organismo all’altro. La comunità scientifica nel 1974 decise di imporre una moratoria internazionale all’uso indiscriminato della tecnica del DNA ricombinante, il National Institutes of Health redasse anche delle linee guida (1976) tuttora seguite dai laboratori di tutto il mondo.

OGM, Conferenza Stato-Regioni rinvia decisione su linee guida coesistenza

La decisione relativa alle linee guida per la coesistenza tra coltivazioni tradizionali, biologiche e geneticamente modificate slitta al 30 settembre. La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome alle fine ha deciso per il rinvio. Dario Stefàno, coordinatore degli assessori regionali all’agricoltura, lo ha motivato

con la necessità di verificare il lavoro sin qui svolto con le recenti decisioni dell’UE.

Decisione accolta favorevolmente dalla Task Force per un’Italia libera da OGM, che legge la dilazione come un passo verso un’Italia OGM free,  che faccia chiarezza sull’ulteriore confusione generata dal Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 luglio 2010 che aveva modificato la direttiva 2001/18 Ce offrendo agli Stati membri la possibilità di scegliere se limitare o vietare completamente la coltivazione di OGM sul loro territorio.

OGM e non OGM, da Bruxelles proposte ambigue

OGM, nuove direttive dalla Commissione europea

In questi giorni la Commissione Europea ha varato un piano d’intervento in materia di ogm. La proposta Ue presentata da John Dalli, responsabile alla Salute e protezione dei consumatori dà diritto agli Stati membri di vietare le coltivazioni di organismi geneticamente modificati sul proprio territorio, perché, come ha spiegato lo stesso

l’esperienza acquisita sino ad oggi nel campo degli ogm mostra che gli stati hanno bisogno di un margine di manovra maggiore per organizzare la coesistenza tra colture ogm e di altro tipo, per esempio biologiche o convenzionali.

Le autorizzazioni sulla coltivazione di ogm restano invariate, così come le misure di sicurezza riguardo alla coesistenza di colture ogm e non ogm. Dunque non ci sono cambiamenti sostanziali rispetto alla precedente direttiva 2001/18/CE, proprio per questo Greenpeace parla di passo indietro rispetto a quanto chiesto dai ministri dell’Ambiente dell’Unione europea nel 2008.

Bruxelles e gli Ogm, Unione favorevole al mais biotech

Stavros Dimas, commissario europeo all’ambiente, ultimo caposaldo sul fronte del “no” agli Ogm, ha gettato la spugna di fronte alle ripetute insistenze dell’Unione riguardo alle colture geneticamente modificate. La Commissione accelera sullo sblocco delle semine alterate in laboratorio e si dichiara propensa ad autorizzare la coltivazione in Europa di due mais biotech: il Bt11 della multinazionale Syngenta e il Bt1507 della Pioneer.

Tra circa sei settimane quella che è una semplice proposta potrebbe tramutarsi in liberalizzazione delle colture Ogm, approdando sul tavolo dei Ventisette a chiedere conferma della possibile attuazione. Inutile dire che la decisione ha suscitato non poche polemiche. Legambiente chiede all’Europa di ripensarci e di valutare attentamente le possibili conseguenze ambientali, economiche e sociali di una scelta di questo tipo. Ma il fronte del sì Ogm sul continente è più saldo di quanto si creda.

Acqua potabile geneticamente modificata: materiale genetico per “depurare” l’acqua

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Il dibattito sugli organismi geneticamente modificati (Ogm) e sui cibi transgenici, infuria ormai da qualche anno.
Tra chi si schiera a favore e chi vota contro, chi ha paura delle conseguenze degli OGM per la salute e chi ha fiducia incondizionata nelle potenzialità della modificazione genetica, il confronto non sembra e non deve avere fine.

E’una notizia di questi giorni a riaccendere i riflettori sul geneticamente modificato, questa volta si tratta addirittura dell’acqua.
Alla Duke University sarebbero stati eseguiti dei test per purificare l’acqua, impiegando frammenti di materiale genetico.