giappone nucleare solare

Giappone, addio nucleare: le aziende investono nel solare

giappone nucleare solareDopo Fukushima nessuno poteva immaginare che un Paese così tradizionalista come il Giappone decidesse una svolta così radicale. Ma è avvenuta: la popolazione non vuole più il nucleare. E lo dimostra, oltre che con le manifestazioni di piazza, anche nella maniera migliore e più civile di tutte: con gli investimenti. Non era mai accaduto prima che le aziende private avviassero una vera e propria caccia al pannello solare. Il supporto al settore nucleare è venuto meno ed ora i pannelli, che fino a qualche anno fa erano snobbati, adesso sono il primo investimento della maggior parte delle aziende.

sun & cloud fotocamera rinnovabile

Sun & Cloud, la prima fotocamera ad energia rinnovabile

sun & cloud fotocamera rinnovabileNegli ultimi anni il settore del rinnovabile si è espanso anche ai gadget tecnologici. Abbiamo visto comparire i primi modelli di cellulari ad energia solare, ma questo dispositivo probabilmente li batte tutti. Si chiama Sun & Cloud ed è una fotocamera digitale che si ricarica con l’energia solare e con quella meccanica. Le sue funzioni sono identiche a quelle di qualsiasi fotocamera digitale oggi sul mercato (fa sia foto che video, ha 15 filtri diversi e tre modalità di scatto, ritratto, normale e macro), con l’unica differenza che non ha bisogno di batterie per funzionare.

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Pannelli fotovoltaici con efficienza al 50% grazie…ai Pink Floyd

pannelli fotovoltaici efficienza 50% pink floydRicordate la celebre copertina dell’album “The Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd? Probabilmente è una delle più famose a livello mondiale, e da oggi esce dal campo musicale per sbarcare in quello della produzione energetica. Un gruppo di ingegneri della DARPA è partito da quell’immagine, quella del cristallo che decompone il raggio solare nei suoi colori primari, e vi ha realizzato un nuovo e potentissimo pannello solare.

Rapporto Ipr, per il 90% degli italiani si dovrebbe puntare sul solare

L’interessante rapporto realizzato da Ipr marketing in collaborazione con Fondazione UniVerde e Yingil Green Energy ribadisce l’assoluta predilezione degli italiani per l’energia solare. Il 90% degli intervistati crede infatti che l’Italia dovrebbe puntare sul fotovoltaico e sul solare e che con un nuovo incentivo pubblico sarebbero favorevoli all’instalazione di un impianto fotovoltaico sopra la propria abitazione.

Cabina telefonica ecologica, pronta la rivoluzione Telecom

Le cabine telefoniche si diceva dovessero sparire. Con l’avvento dei cellulari e le tariffe sempre più basse, questi stanzini di metallo posti sui marciapiedi servivano sempre meno ed erano diventati bersaglio di graffittari e vandali. Ma la Telecom anziché abbandonarli, li ha migliorati. Ha infatti annunciato di voler installare una nuova generazione di cabina telefonica la quale non solo permetterà di telefonare, ma fornirà nuovi servizi. Tutti rigorosamente eco.

L’hanno chiamata “Cabina Intelligente” ed oltre ad avere un design futuristico ha una serie di funzioni interessanti. La più importante è che sarà alimentata da un pannello solare. Dopotutto una cabina non ha bisogno di molta elettricità per funzionare, e così un pannello fotovoltaico è sufficiente per far funzionare il telefono che presumibilmente avrà ancora la classica scheda telefonica.

Falsi miti sui pannelli solari

Quali sono i falsi miti sull’energia solare, nello specifico sui pannelli solari? Parliamo di quelle convinzioni spesso insinuate nella mente di conoscenti ed amici che non sono molto esperti dai detrattori dell’energia pulita più democratica che esista. O magari di frasi buttate a caso in trasmissioni televisive da sapientoni che accusano i verdi di essere degli illusi se pensano che si possa generare tutta l’energia che occorre dalle rinnovabili e per dimostrarlo, invece di usare dati attendibili sull’esigenza, per il momento, di un mix con i fossili, dati che tra l’altro esistono e sono veritieri, preferiscono ricorrere a delle supposizioni campate in aria e poco credibili.

Solare: un pannello su ogni tetto garantirebbe la metà del fabbisogno cittadino

Un’idea che sta prendendo sempre più piede negli ultimi tempi è quella di installare un pannello solare sul tetto degli edifici. In questo modo si sfrutterebbe uno spazio altrimenti inutilizzato, portando al contempo energia pulita e risparmio sulle bollette. Ma quanto possono servire tutti questi pannelli? Più di quanto ci si potrebbe immaginare. Per avere un’idea è stato fatto un calcolo sulla città più grande del mondo, New York City, ed i risultati sono stati sorprendenti.

Il Sole dopo la tempesta: Abruzzo, bando per pannelli solari termici gratuiti

pannelli-solari-termici-gratuiti-abruzzo-bando-sole-dopo-tempestaA favore della popolazione abruzzese colpita dal terremoto del 6 aprile 2009, è stato recentemente istituito un importante Bando, dal titolo “Il Sole dopo la tempesta“, finalizzato alla presentazione di progetti ed idee per l’attribuzione gratuita di ben 110 pannelli solari termici. Trattasi, nello specifico, di un’iniziativa che è stata istituita dal Comune dell’Aquila, da Legambiente, dal Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo Sostenibile (CIRPS) e da Reseda Onlus al fine di premiare le migliori idee ed i migliori progetti che porteranno nei piccoli comuni, nelle frazioni e nelle città del cosiddetto cratere sismico all’installazione dei pannelli solari termici.

Al Bando possono partecipare sia i soggetti pubblici, sia quelli privati nell’ambito di un’iniziativa che andrà a premiare non solo i progetti e le idee più innovative, ma anche quelle che avranno il maggior contenuto a livello sociale.

Solare d’arte: arrivano i bonsai fotovoltaici

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Se siete tra i fan del solare, ma non avete la possibilità di installare un pannello perché non avete una casa con terrazzo o per qualsiasi altro motivo non potete accedere ai grandi pannelli che conosciamo tutti, non disperatevi. Infatti i gadget solari sono sempre più diffusi, ed ora arriva anche il pannello solare portatile che dà un tocco in più al vostro appartamento o giardino.

Si chiama Electree, è stato disegnato e progettato da Vivien Muller, e si tratta di una sorta di bonsai solare con foglie fotovoltaiche. Designboom che per primo ha scoperto questo gioiellino ci spiega:

Electree è una scultura moderna che imita un bonsai, le cui foglie sono piccoli pannelli fotovoltaici. Esso consente agli utenti di ricaricare i propri dispositivi mobili senza utilizzare energia diversa da quella della luce. La struttura è dotata di 42 celle che sono equivalenti a una superficie di 2.178 centimetri ², per un altezza della pianta di circa 40cm. L’energia prodotta dai pannelli durante il giorno viene immagazzinata in una base con una batteria nascosta. Una volta caricato, questo accumulatore alimenta una porta USB. L’uso è strettamente limitato alla casa.

Presentato in Kenya il primo cellulare solare africano

cellulare solare

Delle volte vien da chiedersi se effettivamente è l’Occidente ad essere più avanti rispetto ai Paesi del Terzo Mondo o il contrario. No perché se così fosse, non si spiega come mai nei Paesi in cui la tecnologia va avanti di giorno in giorno, i cellulari vengono ricaricati tramite presa elettrica, collegata ad una centrale che nella maggior parte dei casi è inquinante, mentre in Africa i cellulari si ricaricano con la luce solare.

La più grande società di telefonia mobile del Kenya, la Safaricom Ltd., ha appena lanciato il primo telefono ad energia solare del Paese. Il cellulare è dotato di un regolare caricatore e di un pannello solare che ricarica il telefono usando i raggi del sole. La vendita al dettaglio ha un prezzo di circa 35 dollari (circa 24 euro), e la produzione la si deve all’azienda cinese ZTE Corp. Safaricom prevede di effettuare una vendita iniziale di 100.000 telefoni.

Greenbus 2009: viaggio per l’America con una missione ecologica

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Cavalcando la campagna “Vehicle for Change“, un team di 15 studenti e neodiplomati del Dartmouth College, si è dedicato alla lotta per diminuire i problemi ambientali ed economici attraverso l’istruzione, viaggiano a bordo del Big Green Bus per 12.000 miglia (oltre 19 mila chilometri) attraverso gli Stati Uniti. Il 17 giugno scorso hanno raggiunto l’ultima tappa al Timberland Store di Manhattan per svelare le nuove eco-funzioni del loro autobus, per far capire quanto sia possibile viaggiare per il mondo con zero emissioni e non solo.

Recentemente si sono incontrati con i rappresentanti politici di Washington, del Nord e Sud Carolina, New Orleans, Texas, California, e via dicendo, in giro per tutta la nazione. Ma in cosa consiste l’autobus eco-friendly? Prima di tutto, com’era facile attendersi, ha un pannello solare ed è alimentato anche con rifiuti di olio vegetale. Gli interni sono composti da pavimenti in bambù, vernici non tossiche e altri materiali da costruzione ecologici.

Allo zoo? Non più animali, ma robot!

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Continuiamo il nostro viaggio alla ricerca di curiosità e stranezze dal mondo. Questa volta siamo in Portogallo, e precisamente in un giardino pubblico di Alverca.
E’ quì che l’artista portoghese Leonel Moura ha creato un singolare zoo, il primo al mondo, in cui al posto degli animali ci sono robot.

Secondo l’eccentrico ideatore del progetto, bisogna pensare ai robot come ad una nuova specie, da quì l’idea di trattarli esattamente come animali e, ahimè, metterli in gabbia (l’uomo è particolarmente bravo ad imprigionare qualsiasi cosa, la storia insegna!).
E questa volta fra le sbarre sono finiti 45 robot di 14 specie diverse, ciascuna con caratteristiche e comportamenti differenti.