Il funzionamento è molto simile a quello del SISTRI, il Sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi varato dal ministero dell’Ambiente alcuni mesi fa ma ancora in fase di stallo; eppure nel caso del progetto pilota di San Vito di Spilamberto, una frazione della provincia di Modena, ad essere rintracciabili saranno i rifiuti domestici. L’obiettivo è quello di gestire in modo eccellente, e trasparente, la raccolta differenziata monitorando costantemente il percorso dei rifiuti domestici, dai cassonetti per la raccolta differenziata ai centri di stoccaggio e riciclo di carta, plastica, vetro e metallo.
Provincia di Modena
Fotovoltaico: Fotowatio e Italgen, impianto da 20 milioni di euro
Una potenza complessiva cumulata pari ad oltre 6 MW a fronte di un investimento complessivo di 20 milioni di euro. Sono questi i numeri di un impianto fotovoltaico che è stato
La Provincia di Modena compra un pezzo di Costarica (illegalmente)
Come si dice in Italia, fatta la legge, trovato l’inganno. Un’idea molto apprezzabile della Provincia di Modena si è trasformata in un tentativo di raggiro (non si sa quanto in buona fede) della legge, con conseguenti ammende ai poveri cittadini ignari di quello che stava accadendo.
Tutto è cominciato quando, due anni fa, i dirigenti della Provincia hanno deciso di iniziare delle azioni umanitarie in Costarica e Nicaragua, per tentare di salvare alcuni pezzi delle foreste tropicali. L’idea di base era duplice: acquistare pezzo per pezzo interi ettari di alberi per preservarli dalla distruzione, e nel contempo istruire la popolazione locale alla salvaguardia ambientale. Tutte opere lecite ed apprezzabili, fino a quando qualcuno ha deciso di rovinare tutto facendole comparire nei bilanci della Provincia nel tentativo di sfruttarle per ottenere “crediti ecologici” come prevede il Protocollo di Kyoto. In pratica l’opera di beneficenza si è tradotta in un’opera di sfruttamento. Ovviamente tutto è stato bloccato.